25 marzo 2010. Il Consiglio di indirizzo e di vigilanza ha dato mandato al
presidente Lotito di interessare il ministro Sacconi alla costituzione di un
gruppo allargato in cui parti sociali, INAIL, Inps, Inpdap, Ipsema e Regioni
promuovano strategie a tutto campo per la tutela dei lavoratori esposti
ROMA - Sollecitare il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, alla
costituzione di tavolo allargato in cui parti sociali, INAIL, Inps, Inpdap,
Ipsema e Regioni affrontino tutte le problematiche relative all'esposizione
all'amianto: questo il mandato che il Consiglio di indirizzo e vigilanza
dell'INAIL ha affidato al suo presidente, Franco Lotito.
Diversi gli aspetti che hanno motivato questa sollecitazione nei
confronti del governo - valuta il Civ INAIL - a partire dall'enorme numero di
domande presentate all'Istituto per il riconoscimento dei benefici
previdenziali relativi alle conseguenze dell'esposizione all'asbesto: una realta'
che conferma come questo problema abbia senz'altro scavalcato il confine della
dimensione strettamente lavoristica per diventare una vera e propria questione
sociale.
Questa richiesta, sottolinea il Civ, si inserisce inoltre nell'ambito delle
competenze di supporto tecnico-scientifico, di certificazione e monitoraggio che
le normative in materia assegnano all'INAIL: compiti che l'Istituto ha sempre
svolto - e continua ad assolvere - con rigore, sforzandosi di contemperare il
pieno rispetto delle leggi con l'aspettativa dei lavoratori che nel corso degli
anni hanno richiesto il riconoscimento della loro condizione. Come purtroppo
confermano tutti gli studi scientifici, il picco della patologia e' destinato
a incrementarsi fortemente nel corso dei prossimi 15/20 anni e questo rende
quanto mai necessario agire adesso con ancora maggiori impegno e tempestivita'.
Proprio a causa di questo scenario di grande gravita' sociale, dunque, il Civ
INAIL intende farsi promotore di un impegnativo percorso di riforma della tutela
dei lavoratori esposti all'amianto che abbia non solo l'obiettivo di
superare la frammentazione e le lacune delle norme attualmente in vigore, ma
anche di precisare le competenze e le responsabilita' che si esprimono sia nel
processo lavorativo sia come dimensione sociale di tutti i soggetti interessati,
dotandoli di strumenti efficaci per una valutazione di merito. Tra le finalita'
del tavolo, infine, anche la valutazione relativa all'opportunita' di
realizzare un Testo Unico in merito.
"Contemporaneamente si puo' e si deve agire usando i mezzi gia' disponibili per
realizzare un Registro nazionale degli ex esposti venuti a contatto
dell'amianto per motivi di lavoro", e' l'esortazione del Civ INAIL, "una
mappa dei siti produttivi interessati dall'uso dell'amianto, un programma di
sorveglianza sanitaria dei lavoratori ed una ricerca per la diagnosi precoce dei
tumori polmonari correlati all'esposizione all'asbesto".
Fonte:
www.inail.it
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