Da vecchia rimessa di autobus si trasformera' in un piccolo quartiere di
edifici ricoperti di cristallo del tutto ecosostenibile. A Roma, l'area di
via delle Lega Lombarda tra la stazione Tiburtina e piazzale delle Province,
una zona all'interno del quartiere Nomentano, a breve si trasformera' in un
complesso di palazzine denominato "Citta' del sole".
L'idea alla base dell'intervento di riqualificazione e' stata quella di
sostituire un deposito Atac con un complesso di edifici ad uso residenziale e di
uffici integralmente sostenibile, con la massima efficienza energetica, la
corretta gestione del ciclo delle acque, la riduzione delle emissioni
inquinanti, l'eliminazione dei fattori di rischio per gli utenti e la qualita'
ambientale degli spazi interni. Il tutto tra giardini e fontane.
La Citta' del sole prevede, tre edifici dalla forma disarticolata, due blocchi
basamentali e piazze verdi. Nella parte bassa saranno realizzati spazi
commerciali, uffici, la bibiolteca, palestre, studi professionali e ristoranti.
Nella parte alta andranno invece altri uffici ed appartamenti: nell'edificio in
linea sono ospitate vere e proprie ville urbane a due livelli, di dimensione
variabile tra gli 85 mq e i 160 mq, dotati di piccoli patii interni, logge
perimetrali ed un piccolo tetto giardino ad uso individuale; mentre
nell'edificio alto sono ospitati alloggi piu' tradizionali di dimensione
variabile tra i 60 e i 100 mq, dotati di logge e spazi esterni su tutti i
fronti.
Il progetto si e' prefisso l'obiettivo di realizzare una porzione di citta'
integralmente e realmente sostenibile, ovvero capace di tutelare l'ambiente
ed insieme il benessere psico-fisico degli abitanti. La massima efficienza
energetica, la corretta gestione del ciclo delle acque, la riduzione delle
emissioni inquinanti, l'eliminazione dei fattori di rischio per gli utenti, la
qualita' ambientale degli spazi interni, sono stati dunque punti di partenza del
progetto architettonico ed energetico.
Gli edifici della Citta' del Sole sono stati pensati come "solidi
cristallini" che galleggiano sospesi sullo spazio continuo della citta'; un
complesso disarticolato che si apre verso l'intorno urbano e verso gli elementi
naturali; il vento e l'aria, attraversano i differenti volumi, entrano negli
spazi interni delle abitazioni, delle piazze, dei negozi e degli uffici; la
trasparenza del vetro cattura la luce del sole e ne trattiene l'energia; il
verde delle piazze, dei giardini e delle serre, entra all'interno del tessuto e
permea gli spazi della citta' che si raffrescano attraverso l'acqua e respirano
attraverso gli alberi.
Il progetto prevede due tipi di spazi per servizi: quelli collocati al
primo livello del basamento, potenzialmente integrabili con il sistema degli
spazi commerciali al livello della piazza, sono pensati a servizio del
quartiere: banche, palestre, studi professionali, ristoranti; al contrario
l'edificio a ponte – il primo dei tre edifici sospesi – e' pensato per una
tipologia piu' tradizionale di uffici.
Infine la progettazione della biblioteca ha perseguito l'obiettivo di
conservare, da una parte l'atmosfera delicatamente industriale dell'edificio
pre-esistente – vero e proprio simbolo del quartiere – dall'altra la
volonta'/necessita' di creare uno spazio ricco di aria e luce. La biblioteca si
caratterizza dunque per il grande spazio centrale libero al piano terra;
ambiente a doppia altezza bagnato dalla luce che proviene dalla lanterna di
copertura; mentre le navate laterali, organizzate su due livelli, ospitano le
sale di lettura e gli ambienti piu' raccolti.
L'intera zona sara' dotata di parcheggi a due livelli e con diverse
destinazioni d'uso. Ogni livello e' stato suddiviso in cinque comparti e per
ognuno e' prevista una risalita pedonale autonoma, privata o pubblica
.(Progettista: Labics.Promoter e Committente: Parsitalia Real Estate).
Fonte:
www.aniem.it
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