EDILIZIA: SIGLATO DA ANCE E SINDACATI IL RINNOVO DEL CCNL (contratto collettivo nazionale di lavoro dell`edilizia,) che riguarda circa 1.200.000 addetti.
22/04/2010 |
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E` stato siglato da Ance e Sindacati nazionali edili, nella notte del 19
aprile, il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro dell`edilizia,
che riguarda circa 1.200.000 addetti.
Relativamente alla parte economica nazionale l`accordo ha fissato i
nuovi minimi salariali, il cui incremento e`, preso come parametro
concordato il secondo livello (operaio qualificato), di euro 106,47, suddiviso
in tre tranches, pari rispettivamente ad euro 35,10 dal 1°
aprile 2010, euro 35,10 dal 1° gennaio 2011 ed euro 36,27 dal 1° gennaio 2012.
Svolta storica in materia di contrattazione di secondo livello. E` stato
introdotto un nuovo elemento variabile della retribuzione che terra` conto sia
della produttivita` dell`impresa che dell`andamento della
congiuntura territoriale.
All`approssimarsi della ricorrenza del 14 maggio (data degli Stati
Generali dell`edilizia dello scorso anno) Ance e Sindacati nazionali edili hanno
inoltre concordato fondamentali azioni per fronteggiare la grave crisi economica
e rilanciare le costruzioni motore fondamentale per lo sviluppo del paese che
entra in questo periodo nel culmine della crisi.
L`edilizia ha solo 3 mesi di Cassa integrazione ordinaria
contro i 12 di tutto il resto dell`industria. A fronte di questo grave
squilibrio Ance e sindacati hanno chiesto al Governo non solo di sanare
questa incongruenza, ma di introdurre, attraverso l`utilizzo dello
specifico Fondo Inps, un sistema di ammortizzatori sociali per
la formazione continua degli operai che hanno perso il posto di lavoro.
L`obiettivo e` quello di trattenere il piu` possibile il lavoratore legato al
settore, anche in un momento di crisi, ed evitare che diventi una risorsa per il
lavoro nero.
A questo proposito svolgeranno un ruolo chiave gli Enti paritetici
del settore.
Rilevanti, infine, le azioni concordate per incentivare ulteriormente
l`adesione dei lavoratori edili al Fondo di previdenza complementare di
settore.
Fonte:
Ance.it
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