Dal 2020 potranno essere costruiti soltanto edifici con consumo di energia
quasi pari a zero per decisione del Parlamento europeo favorevole alla
proposta di Direttiva comunitaria presentata il 13 novembre 2008, finalizzata
alla cosiddetta rifusione della direttiva 2002/91/CE sul rendimento energetico
nell`edilizia.
Entro il 30 giugno 2011 gli Stati nazionali dovranno predisporre i
piani per gli incentivi finanziari per i green building. In tale senso sono
richiesti anche lo sviluppo di nuovi strumenti finanziari e fiscali e il
rafforzamento di quelli esistenti, al fine di aumentare l`efficienza energetica
degli edifici di nuova costruzione e di quelli gia` costruiti.
Importante sara` anche il ruolo che verra` svolto dai progettisti per il
miglioramento dell`efficienza energetica in fase di pianificazione,
progettazione, costruzione e ristrutturazione. Con la votazione della
settimana scorsa i parlamentari europei hanno approvato norme che contribuiranno
a tagliare i costi delle bollette dei consumatori e l`Ue a centrare
l`obiettivo del cambiamento climatico usando il 20% in meno di energia.
Gli edifici assorbono circa il 40% del consumo energetico totale della Ue e
costituiscono la piu` grande fonte di emissioni d`Europa, migliorando le loro
prestazioni energetiche si riuscirebbe a raggiungere gli obiettivi sulle
emissioni di Co2.
Dal 2020 dovranno avere elevati standard di risparmio energetico,
dovranno essere alimentati dalle rinnovabili. Gli edifici pubblici dovranno
partire due anni prima. La Ue co-finanziera`. Ove possibile la spesa
energetica degli immobili esistenti dovra` essere migliorata nel corso di
lavori di ristrutturazione. Durante questi lavori i proprietari saranno
incentivati a installare «contatori intelligenti» e a sostituire gli impianti di
riscaldamento, quelli idraulici per l`acqua calda e i sistemi di climatizzazione
con soluzioni alternative ad alta efficienza come le pompe di calore.
La normativa nazionale richiedera`, inoltre, ispezioni regolari alle
caldaie e ai sistemi di climatizzazione. Inoltre, gli Stati membri
dovranno adeguare i propri codici di fabbricazione in modo che tutti gli
edifici che saranno realizzati dalla fine del 2020 in poi risultino conformi ai
piu` elevati standard di risparmio energetico. La nuova direttiva stabilisce i
requisiti minimi per la prestazione energetica degli immobili di nuova
costruzione e la loro applicazione per gli edifici esistenti. Gli Stati membri
dovranno adottare misure atte a raggiungere requisiti di rendimento energetico a
costi ottimali e secondo la metodologia comparativa.
http://www.ance.it
|