La commissione Giustizia della Camera ha trasmesso in questi giorni
all'Assemblea un DDL Antimafia che prevede interessanti novita' per il settore
delle costruzioni di seguito sintetizzate:
TRACCIABILITA': tutti i contratti e i subappalti dovranno prevedere la
tracciabilita' dei flussi finanziari pena la nullita'. Se i movimenti
finanziari non risultano presenti sul conto corrente dedicato si paghera' una
multa dal 5 al 20% della transazione;
TURBATIVA: la pena dell'arresto per la turbativa d'asta passa dai 2 anni
attuali ad un massimo di 5 anni; introdotto un nuovo reato di turbativa
d'asta applicabile a quei soggetti che con doni, promesse, collusioni o altri
mezzi fraudolenti cercheranno di condizionare il bando o gli altri documenti di
gara. Il colpevole in tal caso sara' punito con l'arresto da 6 mesi a 5 anni
oltre ad una multa da 103 a 1.032 euro;
CERTIFICATI: viene attribuita una delega al governo per riesaminare e
rivedere:
-l'iter delle procedure per il rilascio del certificato
-la normativa antimafia
-i casi di esclusione e le soglie di valore al di sopra delle quali scattera'
l'obbligo per appaltatori e subappaltatori di procurarsi il certificato;
-i casi, tuttora controversi, in cui il tentativo di infiltrazione mafiosa,
accertato con il contratto in corso, puo' e deve provocare l'interruzione del
rapporto con la pubblica amministrazione.
In relazione ai certificati, il DDL ritiene fondamentale intensificare gli
strumenti informatici e creare una banca dati unica relativa alla documentazione
antimafia. Il DDL si propone inoltre di individuare le attivita' "sensibili" (es.
movimento terra, gli inerti ecc.) che, se anche d'importo minimo devono comunque
avere la certificazione antimafia.
STAZIONE UNICA: creazione di una la stazione unica appaltante su base
regionale, piu' volte proposta ma mai attuata. La sua regolamentazione
spettera' ad un futuro decreto che stabilira' le convenzioni con gli enti che vi
aderiranno su base volontaria.
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