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ENTI E SICUREZZA - La neo-aggregazione del futuro polo della sicurezza INAIL. A chi e a cosa serve.
14/06/2010

La strumentalizzazione della crisi da parte del governo per sopprimere Ispesl e Ipsema rientra nella strategia del governo per trasformare profondamente il quadro istituzionale relativo alla gestione della tematica salute e sicurezza sul lavoro.
La prossima "razionalizzazione" rappresentata dalla concentrazione su Inail di un insieme di funzioni di ricerca tecnico scientifica per validare sia metodologie di valutazione e gestione dei rischi sia soluzioni tecniche per la sicurezza d'impianti e macchine rompe lo schema emerso con la Riforma sanitaria del 1978.
Quali sono i cambiamenti radicali che si profilano rispetto al ruolo finora svolto ?
Senz'altro cambiano mission e funzioni. Ispesl nell'assetto precedente era cosi' definito :

" L'Istituto Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza del Lavoro - ISPESL - e' ente di diritto pubblico, nel settore della ricerca, dotato di autonomia scientifica, organizzativa, patrimoniale, gestionale e tecnica. E' organo tecnico-scientifico del Servizio Sanitario Nazionale per quanto riguarda ricerca, sperimentazione, controllo, consulenza, assistenza, alta formazione, informazione e documentazione in materia di prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali, sicurezza sul lavoro nonche' di promozione e tutela della salute negli ambienti di vita e di lavoro, del quale si avvalgono gli organi centrali dello Stato, preposti ai settori della salute - dell'ambiente - del lavoro - della produzione, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano..... " segue su Ispesl .it

Ispesl era una struttura dotata di "autonomia scientifica, organizzativa ... ecc". in altri termini il legislatore nel 1978, ben consapevole della delicatezza dei compiti isituzionali, aveva predisposto un sistema di garanzie e di protezione dell'Istituto rispetto ai conflitti d'interesse in campo che potevano condizionarne l'attivita'.



Il compito istituzionale di effettuare la sorveglianza epidemiologica delle esposizioni a sostanze cancerogene e delle malattie professionali ha una rilevanza attuariale enorme ed esporra' in futuro Inail che ne assumera' il compito istituzionale ad un duplice e conflittuale ruolo di rilevatore e di risarcitore nello stesso Istituto senza le dovute garanzie di autonomia tecnico scientifica da parte del futuro Dipartimento che svolgera' le funzioni ex Ispesl.

E' palese che l'Istituto che paga definisce anche modalita' e ambiti operativi del futuro dipartimento o struttura che svolgera' le funzioni ex Ispesl.

Le ragioni di questo Progetto di aggregazione del Polo della Sicurezza sono molteplici, cerchiamo di elencarle con ordine:

- in primo luogo vi e' una pressante esigenza da parte di Inail di evitare che iniziative legali di altre Assicurazioni possano sfociare in una sentenza che definisca Inail monopolista con abuso di posizione dominante. Al riguardo, una sentenza della Corte di giustizia ha chiarito che, quand'anche vi fosse una ragione che giustifichi un affidamento in regime di monopolio di una particolare attivita' economico-sociale, questo sistema monopolistico non deve finire con il realizzare un abuso di posizione dominante, perche' questo sarebbe, comunque, vietato dall'articolo 86 prima, 81 oggi, del Trattato medesimo. In tal senso l'incremento di attivita' sociali a favore dei portatori del bene salute assicurato rappresenterebbe una protezione rispetto al rischio sopra descritto, in quanto altre Assicurazioni non sarebbero in grado , nel breve periodo, di offrire le prestazioni di prevenzione offerte da Inail.

- in secondo luogo vi e' una strategia da parte del governo tesa a deresponsabilizzare il ruolo dello stato rispetto alla tutela della salute dei cittadini che lavorano. Il ruolo della Pubblica Amministrazione nella relazione con il sistema delle imprese per quanto attiene la tutela del diritto alla salute dei cittadini che lavorano viene depotenziato. Lo Stato delega proprie competenze nel campo della ricerca in materia di salute e sicurezza all'Ente
assicuratore Inail. Il bene salute delle persone che lavorano passa dalla tutela fondata sul diritto costituzionale alla tutela basata sul paradigma attuariale e assicurativo che agisce sulla logica delle convenienze aziendali e non del diritto alla salute. Il dominus del sistema prevenzione diviene il cliente di Inail, il sistema delle imprese. La salute e la sicurezza dei lavoratori viene fatta uscire dai compiti del Servizio Sanitario Nazionale e viene convogliata in un sistema gestionale neocorporativo e assicurativo nel quale il diritto del singolo lavoratore e cittadino sara' esposto a valutazioni di convenienza...

- in terzo luogo vi e' un interesse da parte di alcuni clan del potere a costruire una concentrazione di potere importantissima per essere in grado di modulare e condizionare alleanze tra il mondo della produzione e dell'impresa e leadership politiche facenti parte dell'area dell'attuale Ministro del Lavoro. La salute dei lavoratori,a nostro parere, verosimilmente e' l'ultimo dei pensieri che sono in testa agli animatori di questo progetto ( vedi Libro Bianco del Ministro del Lavoro )

La funzionalita' di questa concetrazione e' tutta da dimostrare. Cio' che e' certo e' che in futuro sara' assai piu' difficile per i lavoratori esigere da questo molock risarcimenti e riconoscimento dei propri diritti.

Scenari prossimi venturi

Il budget molto ricco di Inail testimonia, allo stato dell'arte che sono gia' state fatte politiche risarcimentali molto restrittive nei confronti dei lavoratori, molti sono i diritti negati. La spesa legale per contrastare il risarcimento da parte dell'Istituto in parecchi casi pare superare il valore del risarcimento stesso. L'approccio attuariale applicato alle pratiche di prevenzione presenta alcuni rischi: ne paventiamo almeno un paio. Si provvedera' ad azioni preventive privilegiando le fascie di lavoratori che "costerebbero" molto in caso d'incidente e/o malattia professionale mentre saranno meno presenti nei settori in cui la forza lavoro ha un valore attuariale piu' basso. ( Non ritengo necessario, data l'intelligenza dei lettori, di dovere fare esempi ...)
La riprova di quanto sopra viene da una notizia di ieri: il datore di lavoro non sara' piu' obbligato a denunciare all'autorita' locale di pubblica sicurezza gli infortuni sul lavoro con prognosi superiore a 3 giorni ma solo all'Inail con il conseguente rischio che il giudice non possa perseguire eventuali rilievi penali. Se questo provvedimento dovesse passare alla Camera senza modifiche affiderebbe ad Inail una grande discrezionalita' rispetto alla denuncia di gravi reati alla magistratura.... vedi comunicato

Questo percorso di attuazione del Polo della Sicurezza Inail gia' in atto va studiato e conosciuto per sviluppare proposte serie emendative che consentano ai lavoratori, ai cittadini, alle assemblee elettive regionali , alle organizzazioni sindacali un controllo sociale su di una struttura con troppo potere, a guida oligarchica, portatrice di troppi conflitti d'interesse in una materia delicata come la salute e sicurezza sul lavoro

Gino Rubini, editor di diario per la prevenzione
9 giugno 2010

http://www.diario-prevenzione.it

 


 
 
 
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