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TUTELA DELLA LIBERTA' D'IMPRESA - Progetto di legge in Parlamento
11/10/2010

In questi giorni si sta svolgendo presso la X Commissione della Camera (Attivita' produttive, commercio, turismo) l'esame, in sede referente, del progetto di legge sulla tutela della liberta' d'impresa.



Tra gli emendamenti recentemente approvati si segnalano quelli inerenti l'art. 11 che prevedono una serie di misure indirizzate alle amministrazioni, ma anche alle regioni, allo stato, finalizzate ad una maggiore trasparenza degli appalti e, in generale, ad un piu' agevole accesso agli appalti da parte delle piccole e medie imprese.

Principali contenuti della norma:

1) obbligo per le stazioni appaltanti a «suddividere gli appalti in lotti e "rendere visibile le possibilita' di subappalto", riservandone una quota non inferiore al 30 per cento alle pmi. Lo scopo e' quello di frazionare l'appalto in piu' parti per garantire una pluralita' di commesse alle piccole e medie imprese ;

2) per la fase di aggiudicazione, al fine di scongiurare il verificarsi del fenomeno degli eccessivi ribassi, viene richiamata l'esigenza di tenere conto, oltre che del criterio del prezzo piu' basso, anche dell'offerta economicamente piu' vantaggiosa.

3) previsione di misure che possano favorire le aggregazioni fra micro e piccole e medie imprese privilegiando associazioni temporanee di impresa, associazioni in partecipazione e forme consortili e ogni altra forma di aggregazione quali i contratti di rete;

4) per gli appalti banditi da comuni che hanno meno di 5 mila abitanti, previste condizioni di favore per le micro e piccole imprese per l'accesso agli appalti pubblici di fornitura di servizi pubblici locali, per importi inferiori alle soglie stabilite dalla Ue.

5) favorire, nelle gare o nelle societa' miste, anche con meccanismi premiali, consorzi e forme di aggregazione di micro e piccole e medie imprese locali;

6) definire «lotti adeguati alla dimensione ottimale del servizio pubblico locale, nonche' alle caratteristiche delle imprese presenti sul territorio potenzialmente interessate agli affidamenti». In quest'ottica appare anche necessario, per la norma, individuare ambiti di servizio compatibili con le caratteristiche della comunita' locale.

7) nelle grandi opere infrastrutturali qualora sia e' prevista l'esecuzione da parte delle amministrazioni comunali delle cosiddette «opere compensative», si stabilisce che si favorisca la partecipazione ai lavori delle micro e piccole imprese.

8) divieto di carattere generale (gia' richiamato dalla giurisprudenza consolidata) di non richiedere alle imprese concorrenti requisiti finanziari sproporzionati al valore dei beni e dei servizi oggetto di gara.

9) le stazioni appaltanti debbono vigilare «sulla corretta corresponsione, da parte degli appaltatori, dei pagamenti ai subappaltatori nei vari stati di avanzamento dei lavori», anche in questo caso a tutela indiretta delle piccole e medie imprese che intervengono a valle della commessa principale.

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