In questi giorni si sta svolgendo presso la X Commissione della Camera
(Attivita' produttive, commercio, turismo) l'esame, in sede referente, del
progetto di legge sulla tutela della liberta' d'impresa.
Tra gli emendamenti recentemente approvati si segnalano quelli
inerenti l'art. 11 che prevedono una serie di misure indirizzate alle
amministrazioni, ma anche alle regioni, allo stato, finalizzate ad una
maggiore trasparenza degli appalti e, in generale, ad un piu' agevole accesso
agli appalti da parte delle piccole e medie imprese.
Principali contenuti della norma:
1) obbligo per le stazioni appaltanti a «suddividere gli appalti in
lotti e "rendere visibile le possibilita' di subappalto", riservandone una
quota non inferiore al 30 per cento alle pmi. Lo scopo e' quello di frazionare
l'appalto in piu' parti per garantire una pluralita' di commesse alle piccole e
medie imprese ;
2) per la fase di aggiudicazione, al fine di scongiurare il verificarsi
del fenomeno degli eccessivi ribassi, viene richiamata l'esigenza di tenere
conto, oltre che del criterio del prezzo piu' basso, anche dell'offerta
economicamente piu' vantaggiosa.
3) previsione di misure che possano favorire le aggregazioni fra micro e
piccole e medie imprese privilegiando associazioni temporanee di impresa,
associazioni in partecipazione e forme consortili e ogni altra forma di
aggregazione quali i contratti di rete;
4) per gli appalti banditi da comuni che hanno meno di 5 mila
abitanti, previste condizioni di favore per le micro e piccole imprese
per l'accesso agli appalti pubblici di fornitura di servizi pubblici locali, per
importi inferiori alle soglie stabilite dalla Ue.
5) favorire, nelle gare o nelle societa' miste, anche con
meccanismi premiali, consorzi e forme di aggregazione di micro e piccole e
medie imprese locali;
6) definire «lotti adeguati alla dimensione ottimale del servizio
pubblico locale, nonche' alle caratteristiche delle imprese presenti sul
territorio potenzialmente interessate agli affidamenti». In quest'ottica
appare anche necessario, per la norma, individuare ambiti di servizio
compatibili con le caratteristiche della comunita' locale.
7) nelle grandi opere infrastrutturali qualora sia e' prevista l'esecuzione
da parte delle amministrazioni comunali delle cosiddette «opere
compensative», si stabilisce che si favorisca la partecipazione ai lavori
delle micro e piccole imprese.
8) divieto di carattere generale (gia' richiamato dalla
giurisprudenza consolidata) di non richiedere alle imprese concorrenti
requisiti finanziari sproporzionati al valore dei beni e dei servizi oggetto di
gara.
9) le stazioni appaltanti debbono vigilare «sulla corretta
corresponsione, da parte degli appaltatori, dei pagamenti ai subappaltatori nei
vari stati di avanzamento dei lavori», anche in questo caso a tutela
indiretta delle piccole e medie imprese che intervengono a valle della commessa
principale.
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