Evitare i "luoghi comuni" nella lotta all'evasione, approfondire gli
effetti del "contrasto di interessi"; valutare il peso della burocrazia sulle
imprese nel confronto internazionale.Sono alcune delle proposte arrivate
stamane sul tavolo della riforma fiscale, riguardante l'economia sommersa
e guidato dal presidente dell'Istat Enrico Giovannini, dal mondo delle imprese.
Cna, Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti
e Casartigiani hanno consegnato all'attenzione del gruppo di lavoro, uno
dei quattro istituiti dal ministro dell'Economia Giulio Tremonti e impegnati in
queste settimane nella riforma fiscale, un documento nel quale si evidenzia
che "la riduzione dell'area dell'economia sommersa rappresenta un obiettivo da
perseguire con tenacia e perseveranza".
Per le pmi occorre innanzitutto una "valutazione della disaggregazione
della stima dell'economia non osservata per settori economici e per tipologia di
contribuenti (Grandi contribuenti, Imprese di medie dimensioni, Imprese di
piccole dimensioni/Lavoratori autonomi e Persone fisiche); questo tema serve a
dimensionare la concentrazione del sommerso e della correlata evasione, al di la'
dei luoghi comuni circolanti", si rileva nel documento.
Si chiede anche all'amministrazione fiscale "una selezione mirata delle
posizioni da sottoporre a controllo" e una focalizzazione sugli "evasori
totali, sconosciuti al sistema della fiscalita' e scevri dai piu' semplici
doveri connessi ad una civile convivenza, nei confronti dei quali vanno
intensificati i controlli sul campo".
Maggiore efficienza della pubblica amministrazione, anche sul piano locale,
un'analisi tra aliquota media legale complessiva e economia sommersa "per
predisporre nuove evidenze empiriche internazionali sul tema del rapporto tra
livello medio della pressione fiscale e incentivi all'evasione".
Per il redditometro che dovra' entrare prossimamente in vigore le imprese
chiedono infine "un periodo di sperimentazione", "una forte
responsabilizzazione, a tutti i livelli, dell'amministrazione finanziaria" e
l'incremento delle "possibilita' attualmente previste, nel fornire la prova
contraria, a fronte questo tipo di accertamento".
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