1 marzo 2011. Approvata la proposta di legge che riconferma il 7% di
assunzioni obbligatorie per le persone con handicap in tutte le aziende
pubbliche e private con piu' di 15 dipendenti.: la commissione Lavoro di
Palazzo Madama ha votato il testo in sede deliberante e non c'e' bisogno di
ulteriori passaggi in aula.
Via libera definitivo al disegno di legge che restituisce la quota di riserva
del 7% in materia di collocamento obbligatorio a favore delle persone con
disabilita' in tutte le aziende, pubbliche e private, con piu' di 15 dipendenti.:
la commissione Lavoro e previdenza sociale del Senato ha, infatti, approvato
la scorsa settimana in sede deliberante il testo che interpreta il senso della
norma che aveva previsto un diritto di priorita' per orfani e vedove di vittime
del terrorismo, precisando che non viene intaccata la quota stabilita per legge
a favore delle persone con disabilita'. Dopo il si' dell'aula della Camera,
quello arrivato dalla commissione Lavoro e previdenza sociale di Palazzo Madama
e' un ok definitivo: non c'e' bisogno di ulteriori passaggi in aula.
Il disegno di legge As 2545 (primo firmatario Amalia Schirru del Partito
Democratico) riguarda "l'interpretazione autentica del comma 2 dell'articolo 1
della legge 23 novembre 1998, n. 407, in materia di applicazione delle
disposizioni concernenti le assunzioni obbligatorie e le quote di riserva in
favore dei disabili".
Il risultato, atteso da familiari e associazioni, e' il frutto di un lungo e
laborioso lavoro portato avanti nelle Commissioni competenti e sorto
all'indomani dell'approvazione della legge 126/10 relativa alle missioni
internazionali, che all'art.5 andava a decurtare la percentuale di posti di
lavoro riservati alla disabilita' a favore di orfani e di superstiti delle
vittime del terrorismo e della criminalita' organizzata. Ovvero andava a
modificare, di fatto, il comma 2 dell'articolo 1 della legge n. 407 del 1998
relativo a quest'ultimo obbligo di assunzioni riservate, ampliandone la portata
e decretando una sorta di priorita' nell'assunzione rispetto ad altre categorie
di soggetti in difficolta'. La norma riguarda le aziende con piu' di 50
dipendenti. Il provvedimento ora approvato riconferma la garanzia del 7% di
aliquota di riserva ai disabili.
Manifestazioni di piazza gia' dallo scorso ottobre, il pericolo di vedere nel
2011 oltre 20mila posti riservati in Italia alla disabilita' occupati da "altre
categorie" di lavoratori e i dati sconfortanti della V relazione al Parlamento
che indicano una forte discrepanza tra gli iscritti al collocamento e gli
effetti avviamenti realizzati hanno di fatto accelerato l'iter e permesso alla
proposta di legge di diventare patrimonio comune di molti disabili, riuniti in
gruppi e associazioni. Gia' a fine gennaio, infatti, la Camera aveva licenziato
l'atto all'unanimita' nelle commissioni competenti e lo stesso ministro del
Lavoro Sacconi aveva rassicurato sui bandi in usciti, tutti relativi al
collocamento obbligatorio disabili 2011. Restava solo il voto della commissione
Lavoro al Senato. Soddisfazione e' stata espressa dalla Fish, la Federazione
italiana superamento handicap.
"Sono molto contenta e soddisfatta", dice Amalia Schirru, prima firmataria. "Il
percorso e' stato veloce, alla Camera c'e' stato il voto unanime e finalmente si e'
sanata la frattura creata inevitabilmente tra soggetti deboli. Torna il diritto
al lavoro per i disabili, ferma restando pero' la volonta' da parte nostra di
aprire nuove opportunita' anche ai familiari di vittime del lavoro e del
terrorismo. Magari ragionando su un ampliamento della quota loro riservata.
Speriamo da oggi in poi di poter procedere meglio".
(Fonte: Redattore Sociale)
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