Statuto delle imprese e dell'imprenditore, liberta' di iniziativa
economica e di associazione, riduzione e trasparenza degli adempimenti,
disciplina degli appalti pubblici, competitivita' delle piccole e medie imprese
e, ultima novita', l'istituzione presso il ministero dello sviluppo economico di
'mister pmi', il garante delle piccole e medie imprese.
Sono le misure contenute nel testo unificato sulla liberta' d'impresa che
e' stato approvato all'unanimita' in Aula alla Camera e che ora passa al Senato.
Un provvedimento assolutamente bipartisan che, di fatto, anticipa la riforma
dell'articolo 41 della Costituzione che richiede un iter molto piu' complesso.
Il testo definisce ''lo statuto delle imprese e dell'imprenditore''
per garantire ''la liberta' di iniziativa economica privata in conformita' con
gli articoli 35 e 41 della Costituzione''.
Molto spazio viene riservato alle norme per la riduzione e trasparenza degli
adempimenti amministrativi a carico di cittadini e imprese e per la
semplificazione dei rapporti con la pubblica amministrazione.
In tema di politiche per la competitivita', e' stato accolto un
emendamento della Lega che aumenta dal 50% al 60% la riserva minima degli
incentivi automatici da attribuire alle pmi.
Un articolo e' dedicato alla disciplina degli appalti.
Per favorire l'accesso delle micro e piccole imprese la pubblica
amministrazione provvede a ripartire gli appalti in lotti e a evidenziare la
possibilita' di subappalto.
Prevista anche la semplificazione per favorire l'accesso negli appalti
alle aggregazioni fra micro, piccole e medie imprese.
Sempre a tutela delle pmi viene istituita la Commissione parlamentare con
compiti di indirizzo e controllo sull'attuazione degli accordi e della
legislazione relativi alle imprese di piccole dimensioni.
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