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ISPEZIONI SUL LAVORO - Piano straordinario di 80mila ispezioni contro il sommerso
18/03/2011

Contro il sommerso un piano straordinario, per quest`anno, di 80mila controlli sui luoghi di lavoro. La lettera circolare prot. 3472, diramata ieri agli uffici, traduce quanto anticipato dal ministro del Lavoro Maurizio Sacconi durante l`incontro del 16 febbraio dedicato al contrasto al lavoro nero.

Con la nota si ribadisce l`opportunita` di orientare la vigilanza al contrasto delle irregolarita` di natura ``sostanziale``, che costituiscono una lesione dei livelli di tutela delle condizioni di lavoro. L`obiettivo e` conseguire risultati qualitativi piuttosto che sul piano quantitativo.
 



La vigilanza dovra` essere indirizzata ``esclusivamente`` su specifici obiettivi meritevoli di particolare attenzione, individuando tra questi quelli relativi al lavoro nero, alla sicurezza nei luoghi di lavoro, alla corretta qualificazione dei rapporti di lavoro, alle false prestazioni nel settore agricolo, agli appalti illeciti, agli stranieri irregolari, all`elusione contributiva, al lavoro minorile.

La nota ministeriale affronta in termini piu` incisivi il problema del contrasto al lavoro insicuro e irregolare realizzando un sistema che, avvalendosi anche della cooperazione dei diversi soggetti pubblici interessati, consenta di realizzare un processo volto al passaggio dall` ``ispezione`` al ``controllo``. Cosi` per la prima volta ne vengono individuate le differenze: l`ispezione punta a far emergere le irregolarita`, a individuare i responsabili e sanzionare i comportamenti illeciti (attivita` di polizia); il ``controllo`` presuppone una attivita` piu` generale finalizzata a monitorare il complesso dei fenomeni piu` significativi, nonche` a individuare le situazioni di patologia predisponendo le azioni di contrasto. La vigilanza amministrativa sara` indirizzata a interventi ispettivi per debellare, o quanto meno contenere il lavoro ``sommerso totale``, caratterizzato dalla completa evasione degli obblighi contrattuali e contributivi nonche` dalla connessa violazione delle misure di sicurezza sul lavoro. I settori a rischio sono: l`edilizia, l`agricoltura e i pubblici esercizi. In tale ambito si inserisce l`impiego irregolare dei stranieri, ove operanti al di fuori di qualunque regolamentazione lavoristica, previdenziale e fiscale.

Una particolare attenzione deve essere dedicata al controllo degli appalti sia privati che pubblici. In merito a quelli privati, questi di solito sono caratterizzati dal rilevante fenomeno di subappalti ovvero di somministrazione irregolare, finalizzati a un irregolare decentramento per eludere i vari obblighi di legge e contrattuali. Negli appalti pubblici viene posta particolare attenzione alla responsabilita` solidale, nonche` all`individuazione di eventuali ``pseudo`` lavoratori autonomi, per garantire il rispetto del costo del lavoro e l`osservanza delle disposizioni minime in materia di sicurezza e di salute nei luoghi di lavoro.

L`attivita` di verifica annuale nel settore cooperativo sara` orientata per il 70% nei confronti delle coop non iscritte ad alcuna associazione di categoria e comunque non note; il restante 30% riguardera` le imprese associate, privilegiando quelle mai verificate, ovvero non verificate negli ultimi 3 anni.

Nella vigilanza tecnica il settore preso di particolare mira e` quello dell`edilizia, visto che gli infortuni sul lavoro in tale settore rappresentano, per gravita`, una componente numericamente rilevante rispetto alla globalita`. La vigilanza tecnica nei cantieri edili dovra` essere condotta in modo completo, sia sotto l`aspetto della prevenzione infortuni che contributiva e con particolare attenzione alla ``filiera`` degli appalti e subappalti, ove esistenti.

Le vigilanza tecnica dovra` comunque raggiungere almeno 70 accertamenti per ciascun ispettore, escluse le rivisite che, in base alla normativa vigente, sono da ritenersi la prassi. La programmazione dovra` tener conto dei seguenti criteri: 5% cantieri grandi (importo lavori superiore a 10 milioni di euro); 35% cantieri medi (importo lavori da 1 a 10 milioni di euro); 65% cantieri piccoli.

http://www.ance.it

 


 
 
 
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