Ieri pomeriggio l'ASSEMBEA DELLA CAMERA ha approvato quasi all'unanimita' (437
voti a favore, 15 astenuti ed un solo contrario) la proposta di legge sulla
Disciplina dell'attivita' di costruttore edile e delle attivita' di completamento
e finitura edilizia che le associazioni artigiane del settore sollecitavano da 3
legislature.
Diverse le modifiche apportate al testo licenziato dalla VIII Commissione
(Ambiente, territorio e lavori pubblici), molte delle quali condivise da tutte
le parti politiche.
Il Presidente di CNA Costruzioni, Rinaldo Incerpi, ieri a Roma per la
riunione della presidenza nazionale dell'Unione Costruzioni, esprime, a nome di
tutta la presidenza, grande soddisfazione:
«La nostra associazione da anni chiedeva che anche il settore delle
costruzioni, cosi' importante economicamente, ma anche cosi' complesso e
delicato per i notevoli rischi a cui e' sottoposto -sul piano della sicurezza sul
lavoro, ma anche dell'aggressione da parte delle organizzazioni criminali,
soprattutto in certe aree del Paese-, fosse regolamentato, prevedendo
meccanismi di qualificazione in grado, da un lato, di scoraggiare iniziative
imprenditoriali estemporanee, ma, soprattutto, di garantire meccanismi di
qualificazione dei soggetti chiamati a dirigere le imprese, che sono stati
molto utili per il consolidamento di altri settori anche a noi vicini (vedi
l'installazione d'impianti).
Il testo approvato riteniamo sia piu' che soddisfacente (peccato solo che si sia
voluto inserire anche per attivita' le affini, un obbligo di documentazione di
investimenti minimi che riteniamo abbia poco senso per molte della attivita', e
che rischia di trasformarsi in diversi casi in un onere inutile).
Ci pare che sia le Commissioni -innanzitutto l'VIII e la X-, ma anche l'Aula,
abbiano svolto un lavoro egregio, che dovrebbe consentire al Senato un esame
rapido ed efficace, per arrivare ad un testo di legge importante per una
categoria colpita da una crisi pesante che, almeno nel nostro settore, non
presenta ancora grandi spiragli di luce.
Sarebbe bene concentrare l'attenzione ora anche su altri interventi, di
sostegno e di semplificazione, piu' volte annunciati, ma sin qui scarsamente
percepiti dalle imprese, soprattutto quelle piccole e piccolissime, senza i
quali un settore che rappresenta una parte non secondaria del PIL rischia di
uscire dalla crisi falcidiato ulteriormente rispetto alla situazione gia'
gravissima che abbiamo portato all'attenzione del Governo e delle forze
politiche da ultimo con la manifestazione degli Stati Generali delle Costruzioni
dei primi di dicembre.
Un ringraziamento, comunque va ai diversi parlamentari che, in questi due anni
di discussione parlamentare si sono impegnati per l'approvazione di un testo a
cui la categoria tiene molto: ad iniziare dalla relatrice e dalla presidenza
dell'VIII Commissione».
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