Artigiani, piccole e medie imprese da un lato. Equitalia sul lato
opposto.
Un rapporto difficile, spesso conflittuale. Ieri Equitalia ha
invitato ad un incontro le grandi associazioni della rappresentanza, Rete
Imprese Italia, Confindustria e diverse altre. “Un incontro certamente utile
- ha commentato Sergio Silvestrini, Segretario Generale Cna - che e' servito a
chiarire le rispettive posizioni”. Silvestrini nel corso della riunione ha
avanzato alcune richieste che nei prossimi giorni saranno raccolte in un
documento di Rete Imprese Italia e inviate a Equitalia.
Ieri Equitalia ha invitato ad un incontro le grandi associazioni della
rappresentanza, Rete Imprese Italia, Confindustria e diverse altre. “Un incontro
certamente utile - ha commentato Sergio Silvestrini, Segretario Generale Cna -
che e' servito a chiarire le rispettive posizioni”.
“Ci siamo guardati negli occhi. Le imprese - tutte - debbono assolutamente
poter trovare nel fisco un alleato e mai un avversario. Se un impresa sbaglia
non puo' essere, in nessun caso, costretta a mettere in forse il suo futuro per
riparare l'errore”.
Silvestrini, nel corso della riunione ha avanzato alcune richieste che nei
prossimi giorni saranno raccolte in un documento di Rete Imprese Italia e
inviate a Equitalia.
Ecco, in sintesi, le richieste.
- Bisogna prevedere un tetto massimo di incremento delle somme dovute a
Equitalia. Oggi gli interessi, gli aggi di riscossione, i rimborsi a pie'di
lista per la riscossione e le sanzioni, sommate insieme, fanno incrementare il
debito a livelli insostenibili. “Se e' insostenibile l'impresa puo' soccombere –
sottolinea Silvestrini - e il risultato e' una doppia perdita: perde l'Erario che
non recupera l'intero debito, perde il Paese perche' muore un'attivita' economica,
piccola o grande che sia”.
- Servono maggiori cautele per tutto quello che riguarda la riscossione
dell'imposte e delle sanzioni quando c'e' una pendenza di giudizio. “Dobbiamo
stabilire una regola generale – spiega Silvestrini – e' cioe' che sempre, in caso
di ricorso in giudizio, la riscossione delle imposte e delle sanzioni e' sospesa
fino alla emissione della sentenza di primo grado. Dobbiamo evitare in ogni modo
che l'impresa sia obbligata a versare contributi che poi si scoprono a
posteriori non essere dovuti”.
- L'aggio di riscossione e' troppo alto e deve essere progressivamente
ridotto. Oggi l'aggio e' stabilito nella misura del 9% e pesa sul
contribuente nella misura del 4,65% se il pagamento avviene entro 60 giorni
dalla notifica della cartella esattoriale. Arriva al 9% se il contribuente non
paga entro 60 giorni. “L'aggio e' troppo alto – dice Silvestrini – e deve essere
ridotto progressivamente e contemporaneamente al miglioramento dell'attivita' di
riscossione. Inoltre dal 1° luglio Equitalia non sara' piu' chiamata a emettere la
cartella esattoriale. E quindi dal 1° luglio anche l'aggio del 4,65% dovrebbe
scomparire”.
- Occorre dare piu' tempo ai contribuenti per versare le imposte dovute.
(Adesso e' possibile versare in 72 rate mensili). “Aumentare il numero delle rate
certamente rappresenterebbe un aiuto per tante imprese che combattono per
restare sul mercato – conclude Silvestrini -. Un aiuto anche per l'Erario dal
momento che farebbe aumentare, in questa fase di crisi, il numero dei soggetti
in grado di effettuare il completo pagamento dei tributi”.
http://www.cna.it
|