CENTRO NAZIONALE PER L'INFORMATICA NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
PROVVEDIMENTO 19 gennaio 2007
Avviso per la realizzazione dei progetti di riuso.
IL PRESIDENTE
Premesso che:
1) per «soluzione di e-Government» si intende l'insieme delle
componenti tecnologiche, organizzative e procedurali finalizzate al
supporto della gestione di procedimenti amministrativi, ivi inclusa
l'erogazione dei servizi a cittadini e imprese;
2) per «progetto di riuso» si intende un progetto di sviluppo di
servizi di e-Government realizzato mediante il riuso di una o piu'
soluzioni di e-Government;
3) per «amministrazione riusante» si intende l'amministrazione
che intende riusare una soluzione di e-Government;
4) per «amministrazione cedente» si intende l'amministrazione che
cede in riuso una soluzione di e-Government di cui detiene la
proprieta';
5) per «Centri di servizi territoriali» (CST) si intendono i
soggetti selezionati ai sensi dell'«Avviso per la selezione dei
soggetti ammessi a presentare progetti finalizzati all'erogazione di
servizi in forma associata per i piccoli comuni» (Gazzetta Ufficiale
n. 213 del 13 settembre 2005) e i soggetti individuati dalle regioni
del Mezzogiorno quali beneficiari dei fondi relativi agli interventi
CST (delibera CIPE n. 17/2003 - Programma «Sud e non solo») e
validamente costituiti;
Considerato che:
1) in data 27 ottobre 2004 e' stato pubblicato in Gazzetta
Ufficiale della Repubblica italiana n. 253, l'«Avviso per la
presentazione delle offerte di riuso e la realizzazione del catalogo
delle soluzioni di e-Government», in forza del quale le
amministrazioni partecipanti ai 134 progetti cofinanziati con il
primo avviso, hanno presentato le soluzioni di e-Government che
intendono offrire in riuso alle altre amministrazioni;
2) in data 11 marzo 2006 e' stato pubblicato in Gazzetta
Ufficiale della Repubblica italiana n. 59, l'«Avviso per la
realizzazione dei progetti di riuso» con il quale e' stato richiesto
a regioni ed enti locali di proporre progetti di trasferimento e
riuso delle soluzioni disponibili sul catalogo;
3) in data 8 luglio 2006, e' stata pubblicata in Gazzetta
Ufficiale della Repubblica italiana n. 157, la deliberazione del
presidente del CNIPA n. 17 del 28 giugno 2006, con la quale, con
l'obiettivo di integrare le politiche sul riuso e lo sviluppo dei
Centri di servizio territoriale, e' stato rinviato il termine di
scadenza dell'avviso dell'11 marzo 2006;
4) appare necessario sostituire l'avviso dell'11 marzo 2006 con
il presente avviso;
E m a n a
il seguente avviso:
Art. 1.
Finalita' e risorse finanziarie
1. Il presente avviso ha le finalita' di:
a) favorire la diffusione di soluzioni innovative riguardanti i
processi amministrativi e le modalita' di erogazione di servizi di
e-Government a cittadini e imprese, con l'obiettivo di:
i. migliorare la qualita' dell'interazione tra la pubblica
amministrazione e i suoi utenti;
ii. aumentare l'efficienza della pubblica amministrazione nel
suo complesso;
b) promuovere la condivisione di pratiche ed esperienze tra le
pubbliche amministrazioni nell'utilizzo delle tecnologie ICT per
l'erogazione dei servizi di e-Government;
c) ottenere risparmi nel processo di adozione di soluzioni
innovative per l'erogazione dei servizi ed economie nella gestione a
regime degli stessi.
2. Per raggiungere le finalita' di cui al comma precedente, in
forza del presente avviso sono selezionati e cofinanziati progetti di
riuso che prevedano il trasferimento di soluzioni di e-Government tra
le pubbliche amministrazioni regionali e locali.
3. Le risorse finanziarie destinate al finanziamento dei progetti
di riuso ammontano a 60 milioni di euro, il cui 5% verra' destinato
al CNIPA per attivita' di valutazione, assistenza e monitoraggio dei
progetti presentati e cofinanziati.
Art. 2.
Soggetti ammessi
1. I soggetti ammessi a presentare progetti di riuso sono
aggregazioni di amministrazioni delle seguenti tipologie:
a) aggregazioni omogenee di enti locali o regioni, ivi inclusi i
CST, da ora in avanti definite «aggregazioni orizzontali»;
b) aggregazioni territoriali su base regionale, ivi inclusi i
CST, cui partecipino la regione e gli enti locali, da ora in avanti
definite «aggregazioni verticali».
2. In relazione alle aggregazioni orizzontali sono stabilite le
seguenti dimensioni minime, pena l'inammissibilita' dei progetti da
esse presentati:
a) nel caso di piccoli comuni (con popolazione inferiore a 5.000
abitanti), sono ammesse forme associative formalizzate alla data di
scadenza dell'avviso, cui possono aggiungersi singoli comuni con
popolazione superiore a 5.000 abitanti su base regionale: la
dimensione minima per ciascuna aggregazione partecipante al progetto
e' 100.000 abitanti di cui almeno 30.000 residenti in piccoli comuni;
b) nel caso di comuni con popolazione da 5.001 a 30.000 abitanti,
la dimensione minima per ciascuna aggregazione partecipante al
progetto e' di almeno 200.000 abitanti;
c) nel caso di comuni con popolazione da 30.001 a 100.000
abitanti, la dimensione minima per ciascuna aggregazione partecipante
al progetto e' di almeno 700.000 abitanti. Nel caso di comuni
capoluogo di provincia la dimensione minima per ciascuna aggregazione
partecipante al progetto e' di almeno 10 comuni capoluogo o di tutti
i comuni capoluogo di una regione (se la regione ha almeno 3
province);
d) nel caso di comuni con popolazione oltre i 100.000 abitanti,
la dimensione minima per ciascuna aggregazione partecipante al
progetto e' di almeno 2.000.000 abitanti;
e) nel caso di province la dimensione minima per ciascuna
aggregazione partecipante al progetto e' di almeno 10 province o di
tutte le province di una regione (se la regione ha almeno 3
province).
3. Ciascuna aggregazione proponente il progetto di riuso deve
indicare, tra le amministrazioni partecipanti, quella che ricoprira'
il ruolo di coordinatore dell'aggregazione.
4. Alle aggregazioni proponenti i progetti di riuso deve
partecipare l'amministrazione cedente la soluzione proposta al riuso.
L'amministrazione cedente puo' anche non appartenere alla classe
(tipologia e dimensione) delle altre amministrazioni costituenti
l'aggregazione, e in ogni caso non concorre alla determinazione delle
dimensioni minime di popolazione stabilite al comma 2.
5. Una amministrazione non puo' partecipare, in veste di
amministrazione riusante, a piu' di una aggregazione.
6. Ciascuna amministrazione partecipante all'aggregazione deve
dichiarare, in fase di presentazione della proposta, la propria
volonta' di aderire al progetto di riuso, attraverso una lettera di
adesione sottoscritta dal legale rappresentante dell'ente o da un suo
delegato, fatto salvo comunque quanto disposto dall'art. 9, comma 2,
lettera a).
Art. 3.
Caratteristiche dei progetti
1. I progetti devono essere finalizzati all'introduzione di
innovazioni di sistema in uno o piu' ambiti amministrativi e
applicativi rilevanti dal punto di vista del risparmio dei costi di
funzionamento, della semplificazione amministrativa e dei servizi
all'utenza.
2. Gli ambiti amministrativi e applicativi sui quali vanno
orientate le proposte progettuali sono, a titolo indicativo, quelli
indicati nell'allegato 1.
Art. 4.
Elementi qualificanti un progetto di riuso
1. I progetti di riuso devono prevedere il riuso di soluzioni di
e-Government che abbiano le seguenti caratteristiche:
a) essere gia' in uso, verificabile, presso una o piu' pubbliche
amministrazioni;
b) essere di proprieta' e nella piena fruibilita' della pubblica
amministrazione cedente;
c) introdurre innovazioni di processo sostitutive di processi
tradizionali in uno o piu' ambiti amministrativi e applicativi
rilevanti per l'ente riusante, come specificato nell'art. 3;
d) garantire benefici economici e gestionali rilevabili e
misurabili;
e) prevedere, nel caso di soluzioni di cooperazione applicativa,
l'interoperabilita' attraverso il sistema pubblico di connettivita'
(SPC);
f) favorire la convergenza verso comportamenti organizzativi e,
quindi, soluzioni strumentali standardizzabili, tra le quali,
l'adozione di modalita' di erogazione di servizi agli enti locali in
ASP;
g) favorire la diminuzione della spesa per licenze d'uso.
2. Le caratteristiche elencate al comma precedente sono verificate
secondo quanto specificato al successivo art. 7.
3. Non sono ammessi al finanziamento progetti di riuso che
prevedano la diffusione dei servizi di e-Government verso
amministrazioni che sono gia' state finanziate con fondi pubblici per
l'implementazione/adozione dei medesimi servizi.
4. Il progetto di riuso puo' prevedere attivita' miranti al
miglioramento della soluzione riusata per un valore delle attivita'
stesse non superiore al 20% del costo totale di progetto.
5. Le soluzioni offerte a riuso devono essere descritte
dall'amministrazione cedente, mediante un'apposita scheda resa
disponibile dal CNIPA all'indirizzo
www.cnipa.gov.it/modulistica riuso.
6. Le informazioni sulle soluzioni offerte a riuso sono disponibili
all'indirizzo www.cnipa.gov.it/soluzioni riuso.
Art. 5.
Presentazione dei progetti
1. I progetti devono essere presentati al CNIPA esclusivamente in
formato elettronico secondo le seguenti modalita':
a) sottoscritti mediante firma digitale dal rappresentante legale
dell'ente coordinatore dell'aggregazione di cui all'art. 2, comma 3;
b) redatti utilizzando la modulistica predisposta dal CNIPA e
secondo le modalita' indicate nella «Guida alla presentazione del
progetto di riuso», entrambi disponibili all'indirizzo
www.cnipa.gov.it/modulistica riuso;
c) inviati entro e non oltre le ore 12 del 30 luglio 2007,
secondo le modalita' indicate nella «Guida alla presentazione del
progetto di riuso».
Art. 6.
Criteri di ammissibilita'
1. I progetti sono ritenuti ammissibili se:
a) proposti da uno dei soggetti indicati all'art. 2 secondo le
tipologie aggregative specificate al comma 1, dello stesso articolo;
b) relativi al riuso di soluzioni presentate secondo quanto
specificato all'art. 4, comma 5;
c) rispettino le modalita' di presentazione previste all'art. 5.
Art. 7.
Valutazione dei progetti di riuso
1. Le proposte progettuali vengono esaminate dalla commissione
definita all'art. 3, comma 4, del decreto del Presidente del
Consiglio dei Ministri 14 febbraio 2002, la cui composizione e'
stabilita con decreto del Ministro per le riforme e le innovazioni
nella pubblica amministrazione.
2. Il processo di esame si conclude con la graduatoria dei progetti
ritenuti cofinanziabili.
3. Nel caso di proposte da inserire in APQ, l'esame dei progetti si
conclude con la formalizzazione da parte della commissione delle
indicazioni necessarie per la stipula dell'APQ, ivi incluso
l'ammontare del cofinanziamento.
4. Le proposte progettuali sono esaminate dalla commissione di cui
al comma 1 sulla base dei seguenti criteri:
----> Vedere a pag. 53 in formato zip/pdf
5. I progetti che non ottengono almeno 20 punti su 30 nella
«Qualita' del processo di trasferimento», non sono ammessi al
cofinanziamento.
Art. 8.
Modalita' di finanziamento
1. I progetti proposti da aggregazioni orizzontali vengono
finanziati a seguito di stipula di apposita convenzione tra il CNIPA
e l'ente coordinatore dell'aggregazione.
2. I progetti proposti da aggregazioni verticali possono essere
finanziati attraverso inserimento dei relativi interventi negli
accordi di programma quadro che saranno stipulati tra il Ministero
dello sviluppo economico, il CNIPA e le singole regioni.
3. Il cofinanziamento assegnato a ciascuno dei progetti selezionati
in forza del presente avviso non puo' superare il 40% del costo
totale restando a carico dei soggetti proponenti la copertura della
quota residua, e comunque non puo' superare 1,5 Meuro. Per i progetti
da inserirsi in APQ, il cofinanziamento non puo' superare i 2 Meuro.
4. Il valore complessivo dei cofinanziamenti del CNIPA e di
eventuali altri soggetti non puo' comunque superare il costo totale
del progetto.
Art. 9.
Progetto esecutivo, erogazione dei finanziamenti e monitoraggio
1. Le aggregazioni proponenti i progetti ammessi a cofinanziamento,
devono predisporre e inviare al CNIPA il progetto esecutivo entro
novanta giorni dalla data di comunicazione dell'avvenuta ammissione
al cofinanziamento, in accordo alle linee guida disponibili
all'indirizzo www.cnipa.gov.it/modulistica riuso.
2. L'erogazione del finanziamento accordato avviene in tranche
cosi' articolate:
a) il 20% alla firma della convenzione, o dell'accordo di
programma quadro, previa formalizzazione dell'aggregazione di
progetto e validazione da parte del CNIPA del progetto esecutivo;
b) il 30% a seguito della positiva valutazione del primo stato di
avanzamento del progetto;
c) il 30% a seguito della positiva valutazione del secondo stato
di avanzamento del progetto;
d) il 20% al termine del periodo di esercizio pari ad almeno
dodici mesi.
3. La formalizzazione dell'aggregazione e il progetto esecutivo
devono recepire ed essere coerenti con il contenuto della proposta
progettuale, con particolare riguardo alle modalita' di
partecipazione e gestione del progetto da parte degli enti coinvolti.
4. Le fasi intermedie di progetto in corrispondenza delle quali
saranno effettuate le valutazioni di cui ai precedenti punti b, c e
d, saranno concordate tra il CNIPA e le aggregazioni proponenti,
sulla base del progetto esecutivo da allegare alla convenzione, o
all'accordo di programma.
Art. 10.
Informazioni e assistenza
1. La modulistica e qualunque altra informazione relativa al
presente avviso sono disponibili all'indirizzo
www.cnipa.gov.it/progetti riuso.
2. Il CNIPA rende disponibile un servizio di assistenza mediante un
help desk telematico all'indirizzo di posta elettronica
helpdeskriuso@cnipa.it
Roma, 19 gennaio 2007
Il presidente: Zoffoli
Allegato 1
Elencazione non esaustiva di ambiti amministrativi e applicativi
sui quali vanno orientate le proposte progettuali di riuso, cosi'
come previsto dall'avviso per la realizzazione dei progetti di riuso.
Nel caso di aggregazioni di comuni e/o di loro forme associate.
3. Servizi demografici.
4. Tributi.
5. Governo del territorio.
6. Mobilita'.
7. Servizi sociali.
8. Istruzione primaria.
9. Sviluppo economico.
10. Polizia locale.
Nel caso di aggregazioni di province.
1. Territorio e ambiente.
2. Istruzione superiore.
3. Lavoro.
4. Formazione professionale.
5. Viabilita'.
6. Trasporto pubblico locale.
7. Sviluppo economico.
8. Polizia locale.
Nel caso di aggregazioni tra regioni.
1. Pubblicazione in rete di norme, di avvisi, bandi e gare.
2. Gestione di flussi documentali a supporto della cooperazione
amministrativa tra enti locali e i vari uffici/funzioni delle
regioni.
3. Gestione dati per la pianificazione degli interventi
finanziari, monitoraggio e rendicontazione.
Per tutte le aggregazioni.
1. Contabilita' e patrimonio.
2. Personale.
3. Acquisti bandi e appalti.
4. Dematerializzazione.
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