Il ministro dell'Ambiente, Corrado Clini, ha annunciato ieri a margine della sua audizione in Senato, la presentazione alla prossima riunione del Consiglio dei ministri di uno schema di decreto legge per la sicurezza del territorio, da inserire nel pacchetto di misure sullo sviluppo.
Tra le opzioni, lo stop ai condoni e l'incentivazione degli investimenti privati attraverso l'ampliamento dello sgravio Irpef del 55% applicato all'edilizia.
''Chi investe con opere o con azioni che hanno effetti positivi sulla sicurezza del territorio - ha spiegato Clini - va incentivato come credito di imposta''. Le stime, ha riferito, ''parlano di una necessita' di investimenti sul territorio per 40 miliardi di euro, una dimensione che richiede necessariamente la partecipazione dei privati. E poiche' il nostro territorio ha bisogno di una grande opera di manutenzione, allora perche' - ha detto Clini - non incardinarla nella misura che favorisca investimenti?''. Il ministro ha poi precisato che questa e' la sua opinione tecnica e di non aver ancora parlato con il ministro dell'Economia e primo ministro, Mario Monti. Ma, ha aggiunto ''non si puo' sfuggire da questo altrimenti ci leghiamo a una politica recessiva''.
Il ministro ha poi dovuto precisare con una nota che le sue parole sul possibile allentamento dei vincoli paesaggistici - in risposta a un commissario - non erano da intendere in senso generale. In pratica, ha esemplificato, ''laddove gli enti competenti decidessero l'abbattimento di un edificio fatiscente che gravasse sul letto di un corso d'acqua in una zona ad alto rischio di dissesto idrogeologico o ove fossero necessarie opere urgenti di messa in sicurezza del territorio quali rafforzamento degli argini di un fiume si potrebbe valutare l'ipotesi, di buon senso, di esentare dalla autorizzazione paesaggistica interventi che avrebbero la chiara finalita' di difendere e rafforzare la tutela del paesaggio, non certo di affievolirla''.
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