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Molise: Appalti di Molise Acque, la Corte dei Conti apre un inchiesta
15/03/2007

La Corte dei Conti vuole vederci chiaro. Vuole capire se, nell'espletamento e nell'aggiudicazione delle gare d'appalto per la costruzione dell'acquedotto molisano destro e dell'acquedotto molisano centrale tutto è stato fatto secondo legge.

E soprattutto senza provocare danni alle casse pubbliche. La Procura avrebbe aperto un fascicolo. Il primo passo dei magistrati contabili sarebbe stato quello di convocare, come persone informate sui fatti, i due consiglieri di amministrazione di Molise Acque che per primi hanno segnalato pubblicamente una serie di presunte irregolarità nelle procedure.
 
 
I due consiglieri, Massimo Marchitelli e Salvatore Ciocca, già nei prossimi giorni dovrebbero presentarsi nei locali di via Ciggaglione a Campobasso che ospitano gli uffici della Corte dei Conti. La magistratura contabile si è dunque mossa.

La Corte dei Conti, nel caso rilevasse profili rilevanti dal punto di vista penale, sarebbe costretta ad inviare i documenti anche alla Procura della Repubblica presso il Tribunale. Perciò si segue con grande interesse l'azione della Procura della Corte dei Conti. Anche perche' c'è un aspetto che sicuramente interessa la Corte dei Conti: se nei due appalti si fosse tenuto conto, come principio fondamentale, quello della migliore offerta, le casse pubbliche avrebbero risparmiato non meno di dieci-dodici milioni di euro.

Una montagna di soldi. Anche la magistratura amministrativa si sta interessando del caso.

Il Tar MOlise ha accolto la richiesta di sospensiva presentata da una associazione di imprese che ha come capofila una società palermitana che era stata esclusa dal primo appalto, quello da 20 milioni di euro.

Il 21 marzo i giudici amministrativi entreranno nel merito di una vicenda che sta provocando polemiche enormi. Gli ispettori inviati a Campobasso dall'Autorità di Vigilanza sui lavori pubblici avrebbero già acquisito una voluminosa documentazione che dovrebbe servire ad una indagine amministrativa in corso e che avrebbe già chiari alcuni aspetti della vicenda. Nei prossimi giorni il Tribunale amministrativo dovrà pronunciarsi anche su un altro ricorso analogo presentato dalla associazione di imprese arrivata seconda nell'altro appalto, quello da 80 milioni di euro.

Il ricorso è patrocinato da un importante e prestigioso studio legale romano e mette in discussione alcuni punti che riguardano l'assegnazione dei punteggi per alcune "voci". Ma sembra anche che i due appalti stiano per essere sommersi da una montagna di ricorsi. E l'Azienda speciale "Molise Acque" è finita nell'occhio del ciclone. In consiglio regionale alcuni esponenti dell'opposizione si appresterebbero a proporre l'istituzione di una commissione d'indagine per capire cosa è accaduto. Una proposta che potrebbe essere sostenuta anche da parte della maggioranza, in particolare dall'Udc.

 


 
 
 
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