Dall’acquisto, alla ristrutturazione, agli affitti, fino alla riqualificazione energetica degli immobili.
Di Sara Capraro, fonte: previewonline
Roma - Casa dolce casa, amore e pena degli italiani. Un bene essenziale, ai nostri giorni ancora difficile da conquistare, ma molto meno da mantenere. È possibile difatti approfittare di tutta una serie di agevolazioni introdotte dalla recente Finanziaria 2007, inerenti l’acquisto, le ristrutturazioni e l’affitto.
Acquisto prima casa
Le agevolazioni per l’acquisto della prima casa riguardano l’imposta di registro, ridotta al 3% se si acquista da un privato, e l’aliquota agevolata dell’Iva, al 4%, se si acquista da una ditta costruttrice. Per usufruire di questo tipo d’incentivo sono richiesti alcuni requisiti: la residenza o lo svolgimento di attività lavorative nel comune in cui è sito l’immobile; non possedere altro immobile da adibire ad abitazione principale nel medesimo comune; l’immobile non deve essere considerato bene di lusso; non possedere altro immobile in tutto il territorio nazionale acquistato con i benefici prima casa. L’immobile non può inoltre essere venduto prima di 5 anni, pena la perdita delle agevolazioni, a meno che il proprietario non acquisti un’altra casa da adibire ad abitazione principale.
Ristrutturazione e manutenzione immobili uso abitativo
Dal 1° ottobre 2006 sono entrate in vigore nuove agevolazioni fiscali per le spese di manutenzione e ristrutturazione degli immobili ad uso abitativo. Il d.lgs 223/06 recentemente convertito in legge, contiene tutta una serie di incentivi statali studiati per coloro che decidono di ristrutturare la propria abitazione entro il 31 dicembre 2007. Per i proprietari d’immobili è infatti prevista un’agevolazione sull’Irpef, cioè una detrazione pari al 36% su una spesa fino a 48 mila euro, a cui corrisponde l’iva agevolata al 10%. Il limite di spesa è indipendente dal numero dei comproprietari. Nel caso essi siano due e la spesa sia stata divisa a metà, la detrazione viene calcolata per ciascuno su un importo massimo di 24 mila euro. È però importante specificare che la nuova normativa prevede la decadenza dall’agevolazione qualora l’impresa che esegue i lavori non evidenzi in fattura, distintamente, il costo della manodopera utilizzata.
Detrazione d’imposta per sugli affitti
Per usufruire delle detrazioni d’imposta sugli affitti previste dalla Finanziaria, il beneficiario deve necessariamente abitare in una casa in affitto con un contratto di locazione concordato. I lavoratori dipendenti, devono aver trasferito la propria residenza nei 3 anni antecedenti la richiesta di detrazione nel Comune limitrofo per motivi di lavoro ed essere titolari di qualsiasi contratto di locazione di unità immobiliare adibita ad abitazione principale, situato nel nuovo Comune di residenza a non meno di 100 Km di distanza dal precedente. In particolare, gli sgravi per affitti concordati relativi a redditi fino a 15.493 euro sono pari a 495,80 euro, le detrazioni per gli inquilini lavoratori pari a 991,60 euro. Per i redditi che invece variano dai 15.493 ai 30.987 euro, gli sgravi per affitti concordati sono pari a 247,90, quelli per gli inquilini lavoratori pari a 495,80.
Riqualificazione energetica degli edifici
La Finanziaria 2007 ha previsto l’innalzamento, dal 36% al 55%, delle detrazione fiscali per alcuni tipi di interventi in linea con le nuove bioedilizie. In particolare, la normativa prevede incentivi da destinare agli interventi di riduzione dei consumi energetici per la climatizzazione invernale, almeno del 20% rispetto ai valori di legge per i nuovi edifici (fino a un ammontare di 100.000 euro in tre anni); interventi specifici su pareti e finestre (fino ad un ammontare di 60.000 euro in tre anni); interventi per installare pannelli solari (fino ad un ammontare di 60.000 euro in tre anni); sostituzione di vecchie caldaie con altre ad alta efficienza energetica (fino ad un ammontare di 30.000 euro in tre anni).
La Finanziaria concede poi una detrazione fiscale in un’unica rata – per una quota pari al 20% degli importi a carico del contribuente (e un ammontare complessivo non superiore a 200 euro per ciascun apparecchio) – per la sostituzione di frigoriferi, congelatori e loro combinazioni acquistati nel corso del 2007.
La normativa agevola dunque in sostanza l’uso delle fonti rinnovabili, permettendo al tempo stesso una riduzione dei costi relativi alle bollette energetiche delle famiglie, nonche' un contenimento della stessa spesa energetica dell’intero Paese. Un punto da cui partire per raggiungere, oltre al risparmio della famiglia media, la diffusione di una cultura dell’uso razionale dell’energia.
Di Sara Capraro, fonte: previewonline.it
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