«Stiamo anche pensando a strumenti fiscali per aiutare le famiglie ad affrontare i costi della casa». Lo scrive il presidente del Consiglio, Romano Prodi, in un messaggio alla Conferenza nazionale sulle politiche abitative in corso alla Luiss.
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«Il Governo vuole lavorare in questo senso con le Regioni, gli Enti
locali, le associazioni di categoria e degli inquilini per una nuova
stagione di lotta alla poverta' abitativa e per realizzare il diritto ad
abitare». |
Il pacchetto di interventi sulle politiche abitative sara' discusso domani
durante il Consiglio dei ministri. Lo ha annunciato il vice ministro
all'Economia Roberto Pinza, che ha anche assicurato che in Finanziaria ci
saranno misure ad hoc. «Sulle modalitá inizieremo a parlarne domani nella
discussione in Consiglio dei ministri». Mentre a Palazzo Chigi si valuta un
piano di edilizia residenziale pubblica, per dare alloggi a prezzi contenuti a
chi ha bassi redditi, il ministro per le Infrastrutture Antonio Di Pietro
presenta un piano casa in 12 punti che secondo lo staff tecnico del ministro e'
quantificabile per il 2008 in 1,5/1,7 miliardi di euro, ai quali andrebbero
aggiunti altri 300 milioni di euro circa, per portare a oltre 500 milioni di
euro il gia' esistente fondo per gli affitti (che gia' dispone di 200/220
milioni di euro).
Il piano Di Pietro.
Il piano in dodici punti e' stato illustrato dal ministro per le Infrastrutture
Antonio Di Pietro: un programma straordinario triennale di edilizia residenziale
pubblica per il recupero di alloggi Erp, l'acquisto e la locazione di alloggi da
destinare preferibilmente alle categorie disagiate; risorse da destinare ai
Comuni per 530 milioni di euro per il 2008. E, ancora, un diritto di prelazione
per i Comuni per l'acquisto di alloggi messi in vendita dagli enti
previdenziali, utilizzare almeno il 20% degli stanziamenti per le zone franche
urbane per la realizzazione o il recupero di alloggi Erp. Prevedere l'utilizzo
di aree e immobili militari dismessi. Rifinanziare i contratti di quartiere II,
punto per il quale sono gia' disponibili fondi pari a 250 milioni di euro.
Indicare indirizzi per la programmazione regionale in materia di edilizia
residenziale pubblica. Tra le misure fiscali, l'esenzione dal pagamento Ici
degli alloggi di proprieta' degli enti locali e Iacp; la possibilita' di rendere
permanenti i rimborsi del 36% delle spese di ristrutturazione, portandoli in
alcuni casi al 50%; riduzione del reddito del canone imponibile del proprietario
che affitta a canone concordato. Istituire un fondo nazionale per il sostegno
degli affitti che preveda un cofinanziamento delle Regioni e un maggiore
coinvolgimento delle Province. Prevedere delle disposizioni per le cooperative
edilizie a proprieta' indivisa con un limite a un impegno trentacinquennale per
50 milioni di euro l'anno. Prevedere, infine, il rilancio dell'edilizia
residenziale pubblica, di un osservatorio nazionale sull'abusivismo edilizio e
dell'operato dell'osservatorio sulla condizione abitativa.
Le proposte Ferrero. Quattro
i punti fondamentali, invece, per il ministro per la Solidarieta' sociale Paolo
Ferrero, da affrontare per una politica abitativa che tenga conto della realta'
italiana, da finanziare con parte dell'extragettito 2007: il programma
pluriennale per l'edilizia sociale, la risoluzione dell'emergenza sfratti, un
contributo pubblico-privato per le fasce medie e un fondo specifico per le
famiglie che subiscono il pignoramento della casa. Il ministro e' categorico
anche sull'emergenza sfratti. «La prima tranche di contratti d'affitto scade il
14 ottobre - spiega Ferrero - penso che visto che l'extragettito prosegue
abbiamo fatto male a non risolvere definitivamente questo problema gia' a luglio».
Il ministro si e' anche detto contrario a un taglio all'Ici generalizzato, ma
ritiene necessaria una revisione «agganciata ai redditi a partire dai piu'
bassi, con carattere redistributivo».
Abitazioni low cost per
Melandri. Per il ministro per le Politiche giovanili Giovanna Melandri,
servono abitazioni low cost per quattro milioni e mezzo di giovani. «In questo
settore - spiega il ministro Melandri - sono necessari strumenti nuovi come il
social housing, che svecchino un sistema bloccato dagli anni '80». Il ministro
ha poi ricordato l'iniziativa «limitata e segmentata» di incentivi fiscali per
gli studenti fuori sede, che avranno la possibilita' di scaricare l'affitto
dalla prossima dichiarazione del redditi, un primo passo, sottolinea il ministro
Melandri per poi estendere a tutti i giovani questo tipo di agevolazioni per un
percorso di autonomia e di emancipazione.
La scaletta di priorita'
di Rosy Bindi. Per il ministro delle Politiche per la famiglia Rosy Bindi,
ci sono, pero', delle priorita' per «chi e' senza casa, poi a chi e' in
affitto, partendo da quelli che hanno meno reddito e poi a chi e' proprietario».
Per la politica degli affitti, soprattutto quelli che incidono per piu' del 50%
sul reddito delle famiglie «una seria regolamentazione del mercato, norme
fiscali che consentano di detrarre il costo dell'affitto e fondi di sostegno,
anche se da soli non sono sufficienti».
Per Minelli (Anci) grave
la situazione delle famiglie italiane. Per Claudio Minelli, responsabile
della Consulta Casa dell'Associazione nazionale dei Comuni italiani (Anci) i
dati che emergono dalla Conferenza nazionale sulle Politiche abitative «confermano
la gravita' della situazione in cui versa un numero sempre crescente di famiglie
italiane», una situazione che l'Anci rivendica di aver denunciato da tempo
denuncia e che torna «a sottoporre con forza all'attenzione del Governo e di
tutte le forze politiche».
di Nicoletta Cottone
FONTE: il sole 24 ore
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