L`appalto integrato di progettazione ed esecuzione insieme si puo` continuare a svolgere con le regole della legge Merloni fino all`arrivo del regolamento di attuazione del Codice dei contratti.
Dalle Infrastrutture
L`appalto integrato resta con i paletti della «Merloni»
L`appalto integrato di progettazione ed esecuzione insieme si puo` continuare a svolgere con le regole della legge
Merloni fino all`arrivo del regolamento di attuazione del Codice dei contratti. Va in questo senso la rassicurazione che arriva da Palazzo Chigi e dal ministero delle Infrastrutture.
Il ministero, recependo i chiarimenti della presidenza del Consiglio, ha infatti risposto con una nota ai dubbi sollevati
dall`Anci (associazione nazionale dei Comuni) e ripresi poi dall`Igi (Istituto grandi infrastrutture).
Anche se la norma che regolamenta l`appalto integrato contenuta nella Merloni
(articolo 19 della legge
109/1994) e` venuta meno, con l`abrogazione di tutta la legge da parte del
Codice appalti, secondo il ministero si puo` «in via interpretativa considerare applicabili le previsioni della legge Merloni relative
all`appalto di progettazione ed esecuzione fino all`entrata in vigore del
regolamento attuativo del Codice».
Ma facciamo un passo indietro. Dal 1° agosto il secondo decreto correttivo del Codice appalti ha rinviato per la terza volta il «nuovo»
appalto integrato, quello liberalizzato, abbinandolo con il futuro regolamento, per il quale bisognera` attendere ancora sei mesi - un anno. Allo stesso tempo, pero`, non e` stata riproposta la norma transitoria utilizzata nelle due precedenti proroghe che riportava in vita il «vecchio» appalto integrato, con tutti i limiti imposti dalla Merloni.
L`Anci aveva evidenziato il vuoto normativo, con un quesito al ministero delle Infrastrutture. Ora arriva la risposta della direzione per la regolazione di lavori pubblici (nota del 28 settembre). «Da una lettura sistematica del quadro di riferimento - scrive il ministero -
si evince la volonta` del legislatore di garantire la continuita`, la certezza e la conseguente funzionalita` dell`applicazione della normativa sugli appalti di progettazione ed esecuzione». Una tesi, dunque, che non poggia su una singola norma, in effetti ormai cancellata, ma su una lettura «sistematica» e «interpretativa».
Resta da vedere se le amministrazioni riterranno quest`appiglio sufficiente e si convinceranno a bandire
appalti integrati oppure se continueranno a temere ricorsi e, dunque, a evitare questo strumento.
Valeria Uva
Il Sole 24 Ore - 02/10/2007
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