«Voglio venir via dalla legge 488». Il ministro per lo Sviluppo economico Pier Luigi Bersani ribadisce che per gli incentivi alle imprese il Governo vuole chiudere un'epoca. «Bisogna – ha aggiunto Bersani a margine di un convegno – introdurre un sistema con un credito di imposta stabile per gli investimenti.
Voglio fare un'operazione dove i fondi nazionali e comunitari siano
programmati per piu' anni». «È immaginabile – spiegano poi al ministero
– che per la 488 non ci saranno nuovi bandi a partire dal 2008».
Bersani, scettico fin dall'inizio sullo scambio tra taglio dell'Ires e
riduzione degli incentivi, continua a lavorare a una riorganizzazione del
sistema degli aiuti alle aziende che privilegi i meccanismi automatici come il
credito d'imposta o gli esoneri contributivi e fiscali previsti nelle zone
franche urbane che dovrebbero diventare operative nel 2008.
Un'operazione che include una rivisitazione dei contratti di programma (si
veda «Il Sole-24 Ore» del 29 agosto) e in cui e' impegnato anche il
viceministro con delega al Mezzogiorno Sergio D'Antoni: la 488 nel 2008
sparira', anche se mancano ancorano due tasselli determinante per la sua
sostituzione.
Innanzitutto non e' ancora arrivato il via libera dell'Unione europea alla
carta degli aiuti regionali 2007-2013, presentata dall'Italia solo nel giugno
scorso, con grande ritardo rispetto alla tabella di marcia. E senza
l'approvazione, tutti gli incentivi sono praticamente bloccati.
Ma c'e' un altro punto non risolto. Il piano Bersani-D'Antoni per il Sud
prevedeva di rimpiazzare la 488 anche con il credito d'imposta per l'occupazione
a tempo indeterminato, misura che pero' non e' riuscita a trovare spazio
nella Finanziaria varata dal governo.
Il ministero potrebbe tentare di ottenere la copertura necessaria, stimata in
800 milioni di euro, nell'iter parlamentare e completare cosi' la
riorganizzazione degli incentivi. A quel punto con il pacchetto-manovra si
chiuderebbe il cerchio e la 488 potrebbe essere definitivamente eliminata o al
massimo confinata allo start-up di imprese innovative. Bisognera' capire,
inoltre, come recuperare gli aiuti della 488 non ancora spesi negli anni
scorsi.
Gli incentivi della 488 erano stati riorganizzati con una riforma
approvata e attuata nel 2006. Con esiti giudicati deludenti dallo Sviluppo
economico, visto il calo delle domande determinato dall'esclusione dei progetti
di piccola dimensione e dall'istruttoria del merito di credito bancario.
Secondo i dati del ministero, alla meta' del 2002 erano stati erogati, a
partire dal 1996, oltre 9 miliardi di euro. Le erogazioni si sono
drasticamente ridotte nel periodo 2003-2006, con risorse totali pari a circa 3,1
miliardi di euro.
C.Fo.
FONTE: Il Sole 24 Ore
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