MERCATO IMMOBILIARE IN STALLO: meglio il Sud e le citta' minori.
Data: 15/11/2007
Argomento: Immobiliare


L'onda lunga del boom del mercato immobiliare sta ormai infrangendosi sugli scogli della contrazione dei redditi familiari, dei prezzi giunti a picchi storici, dall'aumento dei tassi di interesse sui mutui. Si tratta di un ridimensionamento atteso, dopo la piu' lunga crescita mai registrata in Italia. 


Il trend dei prezzi nel primo semestre del 2007 e' restato leggermente positivo, secondo i rilevamenti di Tecnocasa, il piu' vasto franchising immobiliare del Paese. Ma il dato generale nasconde variazioni in negativo in diverse citta', per esempio Genova (-2.1%), Bologna (-1%), Napoli (-0.9%), Firenze (-0.6%) e infine Bari (-0.4%). Dinamiche positive si sono riscontrate ancora a Palermo (+3,1%), Milano (+2,9%), Torino (+2,7%), Verona (+1,1%) e Roma (+0,7%).

Per la prima volta, da quando e' iniziato il rialzo delle quotazioni si registra una performance dei capoluoghi di provincia migliore di quella delle grandi citta'. I comuni dell'hinterland delle metropoli hanno inoltre messo a segno una crescita delle quotazioni dell'1,4%, seguiti dai capoluoghi di provincia. con un aumento medio dell'1% ed infine dalle grandi citta' con un rialzo dei prezzi dello 0,6%. 

Sempre secondo Tecnocasa, l'analisi in base alle aree geografiche rileva che le variazioni piu' interessanti sono emerse nel Sud Italia con una crescita dell'1,6%, seguite da quelle dell'Italia centrale con l'1,3% e dell'Italia del Nord con una crescita media dei prezzi dello 0,3%. Un andamento tutto sommato scontato, se si guarda agli anni passati: da sempre le metropoli rispetto agli altri capoluoghi, o il Nord rispetto al Sud hanno dato i primi segnali di boom immobiliare nonche' i primi di congelamento e successivo calo delle quotazioni. Tutto fa pensare quindi all'inizio di nuovo ciclo di depressione del mercato, simile a quello registrato tra il 1991 e il 1996. 

Tra le realta' piu' dinamiche dell'Italia meridionale nel 2007 si segnalano Caltanissetta (+12,9%), Isernia e Oristano (+7,1%), Agrigento (+5,1%) ed infine Taranto (+4,6%). Nell'Italia Centrale si distinguono Viterbo (+9,5%), Frosinone (7,7%) e Terni (+7,3%). Al Nord si vedono performance positive a Lecco (+7,1%), Treviso (+6,3%) ed Alessandria (+3,7%).

Nelle grandi citta' la maggiore richiesta resta orientata verso i trilocali che raccolgono il 38.5% delle preferenze, seguiti dai bilocali con il 29.2 %. Nelle metropoli come Milano, Roma e Napoli, pero', il taglio piu' apprezzato e' il bilocale. A Milano la somma delle richieste di monolocali e bilocali raccoglie il 55.1% delle preferenze, confermando quindi una maggiore domanda sulle piccole superfici.

Anche la tipologia piu' offerta in vendita sul mercato e' il trilocale, con il 33.4%, seguito dal bilocale con il 25.3% e dal quattro locali con il 21.3%.

Diminuisce la richiesta di abitazioni per investimento mentre la domanda di acquisto opera una selezione naturale a favore di immobili con certe caratteristiche: presenza del box o del posto auto, vicinanza ai trasporti, piani alti, luminosita', presenza di balconi o terrazzi e di riscaldamento autonomo, inserimento dell'immobile in palazzi medio-piccoli e in strade poco trafficate.

 

 

Anno

Compravendite Immobili Residenziali

Var % annua

2000

690.478

 

2001

681.264

-1,33%

2002

761.522

11,78%

2003

762.086

0,07%

2004

804.126

5,52%

2005

833.350

3,63%

2006

845.051

1,40%

 

Fonte: Agenzia del Territorio

Fonte: Confappi ( Confederazione Piccola Proprieta' Immobiliare )








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