MULTE 2007 CHOC: Un miliardo e mezzo di euro. Diciamo una buona fetta di manovra finanziaria.
Data: 27/11/2007
Argomento: Varie


Un miliardo e mezzo di euro. Tremila miliardi delle vecchie lire.  Diciamo una buona fetta di manovra finanziaria. È quanto se ne andra' dalle tasche degli italiani a causa delle multe. Certo, se fossimo piu' attenti ai semafori rossi, ai limiti di velocita' e ai divieti di sosta, pagheremmo di meno. Ma non tanto. Infatti, le multe sono diventate parte della politica economica dei comuni. Che si trovano quasi costretti a fare cassa alle spalle degli sventurati automobilisti che passano per il loro paese.

Ammette “la colpa” Secondo Amalfitano, coordinatore nazionale dei piccoli comuni dell'Anci, che a Panorama.it spiega: “È vero. I comuni adottano la tecnica delle multe. Ma lo fanno per sopravvivere”. Amalfitano ne spiega le motivazioni: “Da alcuni anni ormai si sta manomettendo l'assetto secolare dei comuni con provvedimenti isolati e senza visione complessiva costringendo al taglio i bilanci. Questo stravolge gli enti locali. E per i piccoli comuni la cosa e' ancora piu' grave”.

Sta di fatto che la somma totale derivante dalle multe e' cresciuta di oltre il 50% negli ultimi cinque anni. E poi c'e' una delle questioni fondamentali. La legge sulla sicurezza stradale prevede che i soldi incassati dalle multe siano investiti in sicurezza stradale. Cosa che puntualmente non avviene, perche' ci sono da ripianare i bilanci locali. Ancora il coordinatore dei piccoli comuni dell'Anci cerca di capire le motivazioni: “Chiudere una buca per un comune diventa problematico e difficoltoso con i bilanci attuali”.

In numeri assoluti, ovviamente, Roma e Milano la fanno da padroni per numero di multe. Ma in termini relativi sono proprio i piccoli comuni ad essere le sanguisughe degli automobilisti. Il primato del rapporto tra gli introiti da contravvenzioni e il numero di abitanti spetta a Santa Luce: 1.600 anime in provincia di Pisa per un incasso di 1,7 milioni di euro grazie alle contravvenzioni nel 2005. Ovvero 1.100 euro ad abitante. Quando la media nazionale e' di 35 euro l'anno.

Amalfitano prova a spiegare: “Un taglio ad un piccolo comune e' gravissimo. Di qui la necessita' della fantasia italica di aggrapparsi a quello che c'e' in giro: le multe in primis“. Non e' la solita faccenda dei costi della politica, e' questione di sopravvivenza”.

Fonte: Panorama







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