CAMBIARE LE REGOLE DEGLI APPALTI per garantire la sicurezza.
Data: 20/12/2007
Argomento: Sicurezza


Il Sindaco di Venezia, dopo l'ennesima morte Bianca rilascia un intervista al Corriere della Sera in cui afferma che " gli amministratori ormai sono dei sorvegliati speciali e che vengono considerati sempre in procinto di diventare ladri potenziali».>br>
Per la sicurezza in cantiere propone di eliminare gli appalti ai massimi ribassi.

MILANO — «Le norme sui lavori pubblici ci costringono a scegliere sempre quello che costa meno». Da poche ore a Venezia e' morto Maurizio Michielon, operaio di una societa' di costruzioni. 

Il sindaco Massimo Cacciari scrive: «Partecipo al dolore dei familiari e del mondo del lavoro». Poi attacca: «Nel campo dell'edilizia saremmo piu' tranquilli se potessimo operare con regole che non costringano, di fatto, ad assegnare appalti con il solo criterio del massimo ribasso».

È questo che accade? 
«Si', noi amministratori ormai siamo dei sorvegliati speciali. Ci considerano sempre in procinto di diventare ladri potenziali».

Chi vi considera cosi'?
«La legge e' di questo genere, la legge Merloni».

Cosa significa in concreto? 
«Che non possiamo guardare in modo approfondito alla qualita' delle imprese, alla loro professionalita'. Le varie leggi Merloni, stabilendo che i lavori vanno assegnati a chi costa meno, mettono lacci e lacciuoli che impediscono di chiamare imprese di cui potersi davvero fidare. Ma sono regole controproducenti. Una volta su due chi si aggiudica l'appalto fallisce, oppure chiede revisioni dei prezzi, e in nessun caso conclude nei tempi previsti. Cosi', oltretutto, si spende di piu'».

E se si scegliesse in modo diverso? 
«La ditta che non ha preso il lavoro fa ricorso al Tar».

Tornando alla sicurezza? 
«Di certo sarebbe utile poter indire bandi costruiti attorno a criteri molto rigidi e rigorosi in materia di subappalti. Si creerebbe un contesto di maggiore sicurezza».

In Italia, purtroppo, non si muore solo nei cantieri edili... 
«Allora pensi a un'impresa: il direttore di un impianto industriale spesso e' condizionato dai vertici perche' risparmi il piu' possibile. Lo so perche' io, a mia volta, sono assillato dalle imprese di Marghera, gente che lavora bene, che vengono superate nei bandi da concorrenti arrivati da chissa' dove che costano meno. Ma nei lavori delicati bisogna poter scegliere anche in base ad altro: esperienza, conoscenza ».

Secondo lei come si e' arrivati a questo punto? 
«In Italia sugli appalti qualcuno rubava. E siccome in questo Paese, invece di tenere l'aurea mediocritas, 
si va giu' come bob impazziti, e' capitato che norme troppo lasche su furti e corruzione sono state sostituite da altre, che non impediscono di rubare, ma impediscono di fare i lavori in fretta e bene».

Mario Porqueddu
19 dicembre 2007

Fonte: Corriere della Sera

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