9 METRI QUADRI. Racconto autobiografico di un dipendente regionale, che da geometra finisce in un ufficio di proporzioni microscopiche.
Data: 03/01/2008
Argomento: Varie


Un pregnante racconto autobiografico di un dipendente regionale, che da geometra e' costretto a riciclarsi nell'area informatica, fino al suo trasferimento coatto in una nuova agenzia; l'agenzia per le attivita' di informazione della Giunta Regionale. Il racconto tocca importanti aspetti sociali, quali l'impoverimento delle famiglie e la drammatica deriva delle pubbliche ammnistrazioni verso l'esternalizzazione dei propri compiti e servizi, fino alla sconvolgente constatazione della totale mancanza di rispetto umano e professionale nei confronti della base. L'autore, coordinatore aziendale Cobas Regione Toscana, e' impattato dai riproposti provvedimenti di mobilita' coatta in Regione Toscana.

In memoria di Marco Fornaciari, 
e Roberto Rossi 

Fonte: http://www.pane-rose.it/files/index.php?c3:o10702 

9 metri quadri: un bagno d'autogrill, un “moderno” ripostiglio. 

L'ho misurato in questi giorni il mio ufficio, e, per l'esattezza ho ricavato: 9,90 metri quadri; una scrivania, un mobiletto, un attaccapanni. 

Avevo anche una sedia per gli ospiti, ma a qualcuno ha fatto comodo e tutto sommato e' meglio cosi'. 

Il termostato e' in comune con l'ufficio accanto. Io sono un tipo caloroso e piuttosto rompicoglioni. 

Per fortuna Lauro e' un uomo colto, intelligente e mite e non mi ha mai detto se e' caloroso o freddoloso. 

Fino ad un anno addietro n'avevo una ventina di metri quadri, ma non mi sentivo per niente tranquillo. 

Mi chiamo Riccardo, ho 42 anni, sposato, due figli e un diploma di geometra; lavoro in Regione Toscana dal 1986 (di ruolo dal 1990). 

Ho “schedato” interi paesi dell'Appennino per la prevenzione antisismica, spingendomi fino alla Sicilia in aiuto dei paesi terremotati nel 1990, sono intervenuto poi in alta Versilia nel ‘96 dopo una disastrosa alluvione. 

Non posso non pensare a Marco, un tecnico della mia squadra, che in quei giorni fini' la sua giovane vita in un burrone. 

Quando, per fortuna, non ci sono le emergenze, la Regione fa “alta programmazione” e dei geometri non sa che farsene, tanto da aver tentato negli ultimi anni addirittura la chiusura degli uffici del Genio Civile. 

Sono e saranno anni di frustrazioni, staticita' di carriere, depauperamento delle professioni e di riconversioni. 

A me venne in aiuto internet; fu vera folgorazione. 

Era il 1997, anche i dipendenti comuni, dopo gli informatici, furono connessi con la grande ragnatela. Avevo tempo, non mi vergogno a dirlo, e cominciai ad esplorare, o meglio a navigare; scoprii che li, chi gia' c'era, non se la menava e si poteva imparare…semplicemente chiedendo. 

Per me era straordinario vedere che il sapere era in condivisione e che anche il software era spesso a disposizione in modo libero. 

Cominciai a fare delle paginette grazie a quei programmi chiamati “shareware” o “freeware” (guai se non ci fossero stati quelli…perche' di software specifico con licenza non sarebbe arrivato quasi niente nel mio ufficio). 

Beh, le prime pagine web non erano niente di che', forse anche quelle dopo, ma funzionavano. 

Si sparse la voce, proprio cosi', ed alcuni colleghi “illuminati” venivano da me chiedendo di “mettere su internet” i loro lavori: studi, relazioni, convegni. 

Ci presi gusto e, nel 1998 realizzai la prima versione web dello “stato dell'ambiente in Toscana“. 

Un intero volume di 300 pagine, zeppo di dati e valutazioni molto rilevanti sull'ambiente era stato trasferito su internet, facendo raggiungere all'amministrazione anche gli utenti che non erano negli indirizzari tradizionali dei suoi uffici (di solito i Comuni, gli amici e i conoscenti). 

Mi resi conto poi che la Regione Toscana forse era stata una delle prime in Italia a fare una cosa del genere. 

Da geometra mi ritrovai informatico senza neanche accorgermene e piu' che altro senza uno straccio di formazione professionale, salvo quell'autodidattica ( W internet ). 

Nel frattempo ero stato fagocitato dal DottorD, il nuovo dirigente dell'ufficio cartografico, insieme alla materia di cui ormai mi occupavo in modo totale ma atipico. 

Internet, oggetto ancora ai piu' sconosciuto nel mio dipartimento, trovo' un padrone perche' suonava bene con DottorD, oppure no… forse con cartografia :-) . 

Non ebbi soddisfazioni “istituzionali”, ma non le cercavo e poi c'ero abituato. Vivevo un momento positivo: finalmente potevo iniziare un lavoro e vederne la fine; sembra poco, ma, per quelli come me, non era affatto cosi' e poi il tutto andava a favore dell'ambiente. 

Ero di nuovo scoglionato quando nei primi del 2000 Angiolo, che aveva partecipato ai fantomatici corsi Qualinsieme, venne da me con un progetto in testa. 

Feci fatica a credere che quei corsi avevano motivato un mio pari (basso) livello e che questi mi proponesse di riprendere in mano un mio utopistico progetto ormai gia' arenato da almeno 1 anno. 

Si voleva rimettere in piedi, dal basso, le vecchie e scarne pagine dell'Ambiente sul sito regionale. 

Dopo feci ancora piu' fatica a credere che un altro dirigente avesse accolto il progetto e costituito un gruppo di lavoro. 

I gruppi di lavoro erano una forma storica e democratica di responsabilizzazione e partecipazione al lavoro, indipendente dal livello d'inquadramento dei singoli (ognuno mette quello che puo' dare) ed usati per la maggiore in Regione Toscana fino al nefasto avvento della dirigenza. 

Mi raccontava pochi anni fa un collega danese che le loro istituzioni li avevano invece appena rispolverati, ovviamente con ottimi risultati. 

Il promotore del progetto blocco' un precocissimo colpo di mano di chi nel gruppo non era evidentemente entrato con lo spirito giusto e voleva fare del progetto un proprio trofeo. 

Quando, una volta tanto, i “fannulloni” cercano buoni motivi di riscatto, l'arrembantismo dirigenziale entra subdolamente in azione, subodorando €€€€€. 

Il gruppo era pero' una specie di esercito di Pirro e, per qualcuno, un'area di sosta. 

Le defaillances non tardarono ad arrivare, oppure erano gia' sulla carta. 

Dei 7 incaricati, un paio erano come quei numeri che quando li aggiungi o li sottrai “il risultato non cambia”, un altro parti' dopo poco per opere di volontariato in paesi tropicali, il promotore, gia' scoglionato dopo il golpe, si ritiro' alle prime avversita'. Io mi sentivo il piu' coglione di tutti perche' c'ero cascato per la seconda volta. 

Per fortuna furono gettate buone basi e si ando' lo stesso avanti. 

Mancavano totalmente ordini e direttive, salvo un primordiale input dell'allora assessore all'ambiente, e quindi l'avvio fu regolato secondo le coscienze individuali ( di lavoratori pubblici s' intende :-) ) e alimentato dagli entusiasmi residui. 

Esistevano allora dei singolari standard (o vincoli progettuali) per il web in Regione Toscana: le ditte esterne operavano indisturbate in zone franche (domini internet), producendo, per quei tempi,veri e propri fuochi d'artificio; i pionieri web interni invece erano sottoposti a rigidi controlli sulle sfumature di colore e le rotondita' dei caratteri. 

La Pirro Internet Regional Limited Agency (PIRLA) non ebbe modo di montarsi la testa e…questo forse determino' la riuscita del nostro progetto. 

Ad un certo punto tutto si blocco'. 

L'architettura del sito era pronta, le velleita' narcisistiche d'alcuni dirigenti erano state annientate, rimaneva da riempire il contenitore. 

Intanto l'internauta tedesco poteva avere il suo flashante Wilkommen in Toskana. 

Un'altra ammenda sul grigio di sfondo e questa volta avrei mandato tutto affanculo. 

L'ambiente aveva li' schierati i suoi elementi naturali. L'acqua, l'aria, la terra..aspettavano di essere raccontati. 

Su internet avevo visto persone appassionarsi vivamente e discutere in lunghe catene su argomenti ben piu' leggeri. 

Aprimmo anche noi il nostro forum e invitammo tutti i colleghi, ma proprio tutti, dal coordinatore (ora megaDirettore) ai dattilografi. 

C'e' poco da fare, ambiente o non ambiente, internet e' ancora oggi considerato lavoro extra per certi uffici e se non te lo mettono nel mansionario, pochi ci si appassionano; ci sono poi le diffidenze, alcuni cassetti con le serrature difficili e altre cose per me ancora oggi poco comprensibili. 

Barbara, una giovane consulente esterna, aveva evidentemente un mandato speciale e riusci' finalmente a sbloccare la situazione ( e le serrature :-) ). 

Alla fine del 2002 arrivo' la VII Conferenza sullo Stato dell'Ambiente e si fece una gran corsa per arrivarci col sito finito; non c'era migliore occasione per presentare il nuovo sito Ambiente e Territorio della Amministrazione Regionale Toscana . 

Tutti se n'erano pero' dimenticati e il poster home-made preparato all'ultimo tuffo fu affisso nel guardaroba; nemmeno avessimo realizzato un sito di moda :-) . 

Rimasi molto sorpreso quando nel 2003 una commissione che esaminava le mie velleita' di carriera mi fece i complimenti per quel sito. 

La sorpresa svani' il giorno dopo, quando constatai che mi avevano riservato l'ultimo posto in una graduatoria d'idonei per la categoria D (distante poche palanche dalla mia ancora attualissima C). 

In questi giorni un giudice del lavoro ha sancito che tutti gli altri idonei come me, vadano a cercare qualche altro modo per rimanere agganciati al costo della vita. 

E' gia' da qualche anno che ci hanno sganciati; tutti gli anni se ne perde un pezzetto (di vita). 

Quest'anno per la mia famiglia e' toccato alle ferie, poco male, tanto il sole non fa per niente bene alla pelle. 

Ai miei figli, che non hanno capito questo strano cambio d'abitudini, ho saputo solo farfugliare qualcosa perche' loro sapevano che le cose andavano male quando c'era Berlusconi. 

In questo periodo ho scoperto per caso che il mio datore di lavoro si preoccupa del tenore di vita dei propri dipendenti; una bella cosa davvero ..da estendere subito a tutti i datori di lavoro, dico io. 

Mi chiedo: se chi lavora in un ente pubblico ha “un grave deterioramento delle condizioni economiche familiari” e quindi “difficolta' a continuare a far fronte alle ordinarie esigenze di vita e di relazione“ chi non lavora che cosa ha ? 

I datori di lavoro dovrebbero in ogni caso aggiornare i requisiti per accedere ai contributi straordinari. Oggi purtroppo serve molto di meno della morte del coniuge o di una grave malattia per trovarsi in certe condizioni, anche se si e' dipendenti pubblici. 

Basta uno stipendio da poco piu' di mille euro, un affitto e un part-time come quello di Lucia e ti ritrovi di diritto nella “fascia grigia”; quella fetta di popolazione troppo “ricca” per gli alloggi popolari e troppo povera per comprarsi una casa (oltre il periodo bamboccionico intendo); e io devo pure ringraziare il comune di Firenze che, per le famiglie grigie come la mia, ha previsto un bando per un'abitazione a canone “calmierato”. In definitiva devo tutto a due simpatiche cugine ereditiere, che, con il loro sfratto, portato subito in esecuzione da un giudice giusto, mi hanno permesso di ottenerla. 

Il mio nuovo padron di casa sara' una S.p.A., a cui per 70 metri quadri, basteranno 600 euro al mese (di partenza). 

“Un terno al lotto di questi tempi” mi hanno detto tutti. 

Se le simpatiche signore riscuotevano per intero lo stipendio di mia moglie, la Firenze Affitto S.p.A almeno ci lascera' 150 Euro per la mensa scolastica dei nostri figli. 

Nel 2004 Barbara e' stata candidata “donna web dell'anno“. 

Nel 2006 Ambiente e Territorio online ha avuto quasi 10 milioni di pagine visitate; solo gli internauti tedeschi hanno cliccato di piu' la Toskana. 

Al sito del turismo gli abbiamo fatto pero' il culo con i kilobites :-) . 

Studenti e studiosi, avidi di sapere, avevano scaricato interi ipertesti con i loro grafici, dati e poi tante cartografie, sull'ambiente e il territorio della Toscana ovviamente. 

Magari anche qualche ipercrucco non ne ha disdegnato per una bella vacanza ed ha senz'altro scaricato qualche utile carta messa a disposizione online dalla Regione Toscana con anni di lavoro dei miei colleghi del Cartografico. 

Gli ipercrucchi pero' saranno forse i primi a perdere la strada, una volta tanto, quando il DottorD, che non ha mai rinunciato ai suoi trofei, impacchettando gli effetti personali, verso una meritata pensio-rottamazione dirigenziale, 150mila euro subito, il resto a rate, c'infilera' dentro qualche pezzetto di quel cartografico regionale e se lo portera' in una nuova agenzia esterna …ooops consorzio, dove lo attende, si dice in periodo natalizio o subito post, una poltrona da Amministratore Unico. 

Circa tre anni fa i miei colleghi chiesero anche la mia firma in fondo ad una specie di tumulto dei Ciompi; ma si sa, di firme se ne sprecano tante e anche le proteste c'e' modo di farle rientrare. 

Io mi ricordo veramente poco degli insegnamenti scolastici, ma i Ciompi mi sono sempre rimasti simpatici e, oggi che mi sono messo a scrivere queste pagine, sono ricorso appunto ad internet per rinfrescarmi la memoria. 

Adesso, dopo aver divagato tanto, come faccio a tornare alle statistiche d'accesso al sito e… a raccontare che anche il Presidente e' rimasto al palo, con il suo sitoimmagine ed il proprio giornale ? 

Andate a vedervele da soli…e' meglio :-) credo proprio di aver preso un abbaglio. 

Quelle del sito Ambiente e Territorio cercatele pero', li' dove le ho messe io, perche' sul nuovo progetto editoriale “Regione Toscana - Official Web Site” se le sono completamente dimenticate. 

Il progetto editoriale “di un sito ufficiale” della Regione Toscana nasce a fine 2006 e ovviamente prende completamente in contropiede quelli come me. 

Si scopri' che il Presidente aveva avocato a se tutta l'attivita' di comunicazione: una voce finalmente forte e chiara, un'immagine coerente della Toscana. Chi poteva dargli torto, quando tuonava che internet e' comunicazione e che la comunicazione e' importante e' oppure anche quando lanciava reprimende contro la frammentarieta' dell'attuale sito internet. Io certamente No. 

Bisognerebbe chiedersi perche' si era arrivati a questo e' Perche' si era permesso d'esternalizzare tanti servizi internet e' Perche' invece non si era permesso al personale interno di lavorare con motivazione e crescere professionalmente, com'era normale ? 

Non importa il perche'; perche' nel progetto editoriale del nuovo sito non c'e' scritto e poi il presidente lo vuole pronto per il 31 dicembre e quindi chissenefrega dei perche' e dei percome. 

C'e' scritto invece che la comunicazione deve essere seguita da chi lo fa di professione. 

I Pirla certo, erano solo dipendenti pubblici raccattati e qualcuno con qualche attitudine alla comunicazione, ma tutto qui. 

I professionisti della comunicazione, prima di professare…cosa cazzo facevano e' Erano nati professionisti forse? 

Intanto la Toscana da comprare e vendere aveva gia' la sua bella porta d'accesso. 

Una fondazione, con tanto di presidente, vicepresidente, direttore, consiglio d'Amministrazione, revisori, sindaco, sindaco supplente, identificandosi con l'ingegno di Leonardo da Vinci, aveva creato il “Portale della Toscana; onestamente non so se il grande Leonardo avrebbe gradito l'accostamento. 

Un modello certamente da riproporre per il nuovo sito regionale. 

Mia mamma a pranzo faceva le bracioline alla milanese..uhmm buone, e a cena le rimetteva in salsa. Lei pero' sapeva gestire al meglio le magre economie della famiglia e ci faceva anche contenti. Non ci sono proprio piu' le mamme di una volta :-) . 

Il Presidente di tutti noi toscani ci dice da un po' di tempo che sta tagliando gli sprechi nella nostra bellissima regione; ci devo credere al nostro Presidente, che a volte si fa chiamare anche governatore, sia perche' sono un suo dipendente, sia perche' sono un toscocittadino. 

Il comico Beppe Grillo affermerebbe che il nostro Presidente e' invece un mio dipendente; ma io sono ancora alla vecchia maniera e questi ribaltoni ancora non mi convincono molto. 

L'agenzia per le attivita' d'informazione della Giunta toscana, nata ad aprile scorso, deve essere proprio l'ultima (col nome agenzia) prima della mannaia; ne sono davvero convinto. 

Ce ne sarebbe una anche per il Consiglio, ma, proprio perche' mi avete sopportato fin qui, ho deciso di risparmiarvela. In ogni caso le due sono interdipendenti: non si poteva fare l'una senza fare l'altra. 

Sarebbe come se ad un ministro fosse assegnato un portavoce o anche un portaborse e ad un parlamentare No. 

Un direttore non tardo' molto ad arrivare, anzi era gia li', e un gruppetto di colleghi regionali diventarono giornalisti a tutti gli effetti con un loro contratto specifico a se stante, che ben li separa, anche sotto l'aspetto economico dal personale regionale. 

Li' sorprendentemente anche uno dei Pirla fu chiamato in causa. 

Intorno a febbraio di quest'anno il megaDirettore aveva segnalato il mio nome all'ufficio personale, che stava cercando “redattori web” per l'Agenzia. 

Lauro, che oltre a dividere il termostato con me, si era sempre occupato di cartografia, si ritrovo' di schianto redattore web. 

Seguirono ricerche, telefonate, consultazioni sindacali, interpretazioni di tutti i tipi. Scoprimmo che ufficialmente cercavano 12 redattori esperti fra i dipendenti regionali per la redazione web del nuovo sito presso l'Agenzia e che i nostri nomi erano stati passati dai relativi dirigenti ai megaDirettori Generali; nel mio caso dal DottorD. 

Dopo l'esame di maturita', soltanto in questi giorni ho ripreso la penna in mano seriamente per scrivere queste pagine. 

Alla redazione dei testi per il sito ci pensava Barbara, io, da buon geometra, progettavo i contenitori per metterceli dentro e facevo altre cosette. 

Come potevano sapere che io nel luglio del 1984 scazzai completamente il compito di topografia e salvai la mia maturita' grazie al tema d'italiano. 

Mi pare che il titolo fosse “La necessita' di essere giudicati… il candidato descriva…” e altre menate varie. 

Non riuscivo bene a capacitarmi e allora incominciai a pensare che per quelli dell'agenzia i redattori web dovessero essere qualche altra cosa, oppure che servisse davvero quello che avevo fatto fino ad oggi e quindi non si badava tanto alle etichette.Bene, quasi quasi l'orgoglio mi stava montando dentro. 

Agli inizi di marzo uscii stordito e inebetito da una riunione con il direttore dell'Agenzia ed autorevoli esponenti dell'ufficio personale. 

Ero li' per sapere come avrebbero sfruttato e riconosciuto la mia professionalita'. Il direttore dell'agenzia mi disse soltanto che c'era da fare tutto di corsa anche attraverso i turni. 

I pochi soldi previsti per questi turni non erano nemmeno roba scontata, in quanto da contrattare con i sindacati. 

Rimboccarsi le maniche senza chiedere; pareva una mission perfetta per dei lavoratori co.co.co; ma la mia Regione evidentemente aveva superato il budget o forse il piu' semplice buon senso. 

Un paio di settimane fa i sindacati sono riusciti temporaneamente a bloccare la mobilita' coatta verso l'agenzia per il sottoscritto e altri 4. 

I trasferimenti forzati del personale non erano mai avvenuti prima in Regione Toscana. 

Ancora una volta mi sfuggiva il senso di questo morboso interesse nei miei confronti. 

Non avevo messo in conto i miei 9 metri quadri. 

Fonte: http://www.pane-rose.it/files/index.php?c3:o10702 

Il racconto e' pubblicato e commentato anche su: 
http://cobasreto.wordpress.com/2007/11/15/9-metri-quadri/







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