FINANZIAMENTI E ENERGIA PULITA: tutte le "istruzioni per l'uso"
Data: 11/02/2008
Argomento: Agevolazioni


Roma - Risponde un esperto di Banca di Palermo-Gruppo Banca Sella

D1 – Mi spiegate cosa si intende per “Conto Energia” e come funziona? E' possibile utilizzarlo come garanzia o anticipo per un eventuale finanziamento?

R1 – Il “Conto Energia” nasce con lo scopo di diffondere l'utilizzo di impianti fotovoltaici per la produzione di energia elettrica nell'ambito degli impegni sottoscritti dal nostro paese – protocollo di Kyoto - finalizzati alla riduzione delle emissioni di CO2 nell'ambiente.
La normativa di riferimento e' del 28 luglio del 2005 successivamente rivista il 19 febbraio 2007.
Il “Nuovo Conto Energia” ha semplificato e ulteriormente agevolato la possibilita' di installazione degli impianti.
Il “Nuovo Conto Energia” prevede un meccanismo attraverso il quale il Gestore dei Servizi Elettrici (il cui unico azionista e' il Ministero dell'Economia e delle Finanze) remunera l'energia prodotta da un impianto fotovoltaico ad una tariffa incentivata. Le tariffe incentivate variano in relazione alla potenza dell'impianto e al livello di integrazione architettonica: da un minimo di 0,36 Euro un massimo di 0,46 Euro per kW prodotto. 
La concessione dell'incentivo ha una durata ventennale e, per agevolare i titolari di impianti fotovoltaici che ritenessero opportuno usufruire di un finanziamento per la realizzazione dell'impianto, il GSE ha sottoscritto con numerosi Istituti di Credito un accordo quadro che disciplina la procedura di cessione del credito nascente dalla tariffa incentivante.


D2 – Abito in una casa di proprieta' in campagna, ho convenienza a realizzare un impianto fotovoltaico ?

R2 – Con le tariffe incentivate previste dal Conto Energia, oggi e' indubbiamente conveniente realizzare un impianto fotovoltaico ad uso famigliare. Al fine di ottenere il riconoscimento delle tariffe incentivate e' necessario comunque porre attenzione ad alcuni aspetti sia di natura tecnica (quali ad esempio la verifica che la ditta installatrice rispetti i parametri tecnici di omologazione e realizzazione richiesti dalla normativa o il rispetto dei tempi e delle modalita' di richiesta al GSE per l'ottenimento delle tariffe incentivate), sia di natura economica (come il dimensionamento dell'impianto in relazione al consumo medio annuo al fine di massimizzare il beneficio economico costituito dal ricavo “incentivato” derivante dalla immissione in rete dell'energia prodotta dedotta dal risparmio del costo dell'energia consumata).


D3 – L'amministratore del condominio in cui vivo ha proposto l'installazione di pannelli fotovoltaici sul tetto per consentirci l'abbattimento delle spese energetiche nei locali comuni. Non e' possibile estendere tale possibilita' ai singoli appartamenti? 

R3 – La produzione di energia da impiegarsi nei locali comuni di un condomino attraverso l'installazione di pannelli fotovoltaici e' sicuramente una buona iniziativa. La possibilita' di estendere tale produzione anche ai singoli appartamenti dipende dalla superficie a disposizione sulla quale installare i pannelli, considerando che, per i moduli di silicio cristallino, un valore indicativo di occupazione di superficie e' di circa 8-16 metri quadrati per KW di potenza nominale installata. Naturalmente per poter procedere e' poi indispensabile l'autorizzazione dell'assemblea condominiale.


D4 – La banca alla quale ho chiesto informazioni sul finanziamento di pannelli fotovoltaici mi richiede una polizza di assicurazione. E' corretto? Che motivazioni ha la richiesta?

R4a – In genere e' richiesta, dagli Istituti di Credito, una polizza di assicurazione “alla risk” a garanzia dei finanziamenti sugli impianti fotovoltaici che garantisce il funzionamento e quindi anche la mancata produzione di energia da fermo impianto in modo da compensare gli eventuali mancati introiti derivanti dai contributi in “conto energia” qualora si manifesti un sinistro. In genere il premio e' proporzionale alla potenza dell'impianto (espressa in kWp) e ha durata uguale a quella del finanziamento. 

D5 – Se vendo la mia abitazione, sulla quale ho installato i pannelli fotovoltaici, continuo a ricevere l'incentivo in “conto energia” o resta in capo al nuovo proprietario dell'immobile?

R5 - Il soggetto beneficiario del Conto Energia e' colui il quale usufruisce delle tariffe incentivanti a seguito della costruzione di un impianto fotovoltaico. Egli puo' richiedere il trasferimento della titolarita' della convenzione stipulata con il GSE in modo da cedere il beneficio derivante dalla produzione di energia al nuovo proprietario dell'immobile. Il passaggio di proprieta' non determina quindi, in automatico una variazione del soggetto responsabile ma deve essere comunicato all'Ente e da lui accettato. 

D6 – Ho sentito parlare di incentivi alla produzione di energia da fonti alternative, quali sono e come si richiedono?

R6 - Per fonti alternative si intendono «le fonti energetiche rinnovabili non fossili (eolica, solare, geotermica, del moto ondoso, maremotrice, idraulica, biomasse, gas di discarica, gas residuati dai processi di depurazione e biogas). 
In particolare, per biomasse si intende la parte biodegradabile dei prodotti, rifiuti e residui provenienti dall'agricoltura (comprendente sostanze vegetali e animali) e dalla silvicoltura e dalle industrie connesse, nonche' la parte biodegradabile dei rifiuti industriali e urbani». Per queste fonti il GSE gestisce in Italia il sistema di promozione dell'energia rinnovabile basato sul meccanismo di mercato dei Certificati Verdi. Per ottenere i certificati verdi gli impianti di produzione devono essere preventivamente qualificati come Alimentati da Fonti Rinnovabili.
Se ci si riferisce all'energia prodotta da fonti fotovoltaiche invece, la forma di incentivo e'il Conto Energia attraverso cui viene remunerata l'energia prodotta ad una tariffa incentivata per la durata di 20 anni.

D7 – Ho richiesto alla mia banca un finanziamento per poter abbattere il costo dell'energia elettrica della mia azienda. Incidera' sulle future mie necessita' finanziarie?

R7 - La scelta di costruire impianti che utilizzano fonti energetiche alternative per ridurre o abbattere i costi energetici dell'azienda e' uno degli obbiettivi dell'attuale normativa.
E' pero' da valutarsi con attenzione il costo dell'investimento qualora, per la realizzazione di tali impianti, fosse necessario ricorrere a finanziamenti di varia natura che impattano sugli asset aziendali. La scelta quindi di ricorrere a finanziamenti per la costruzione di impianti va valutata in funzione anche delle prospettive e degli impegni aziendali a medio/lungo termine per non compromettere la solidita' dell'azienda.


D8 – Ho un terreno sul quale vorrei installare un impianto fotovoltaico per produrre energia, ho delle limitazioni paesaggistiche o formali da rispettare? 

R8 - Gli attuali incentivi in Conto Energia, previsti per gli impianti fotovoltaici, consentono di sfruttare spazi altrimenti poco o per niente utilizzabili in maniera produttiva, con la costruzione di impianti fissi o mobili direttamente al suolo. Come si puo' facilmente dedurre pero', minore e' il grado di integrazione architettonica minore e' la tariffa riconosciuta come Conto Energia. Le suddette tariffe sono compensate pero' dall'incremento del 5% nei casi in cui almeno il 70% dell'energia prodotta sia dedicata all'autoconsumo.
A parte le consuete formalita' da espletare nei confronti del Gestore dei Servizi Elettrici per ottenere le incentivazioni, se si risiede in aree soggette a vincoli ambientali/paesaggistici occorre informarsi presso il Comune di residenza per accertarsi della documentazione necessaria all'ottenimento delle relative autorizzazioni.


D9 – Ho un'azienda agricola e vorrei produrre energia utilizzando la biomassa che produco. E' possibile? Ci sono incentivi?

R9 - Nel decreto collegato alla Finanziaria e' stato inserito un emendamento, che introduce un sistema di incentivazione per la produzione di energia elettrica, a partire dagli scarti dell'attivita' di agricoltura, di zootecnia e di forestazione. I destinatari sono le aziende agricole, di allevamento e di forestazione, che si trovano entro i 70 Km dal sito di localizzazione dell'impianto a biomasse, alimentato con gli scarti dell'attivita', la cosiddetta "filiera corta".
L'incentivo per impianti di potenza elettrica non superiore a 1MW consiste nella definizione di una tariffa fissa pari ad 0,30 €/kWh per la vendita della quota di energia elettrica in eccesso rispetto al fabbisogno energetico. Per impianti di potenza oltre 1MW la forma del beneficio economico viene calcolata per ciascun impianto attraverso il riconoscimento di certificati verdi (1 per ogni KWh) in numero pari all'energia elettrica prodotta nell'anno precedente, moltiplicata per il coefficiente 1.8.


D10 – La mia azienda ha un parcheggio scoperto sul quale vorrei costruire pensiline con pannelli fotovoltaici. L'energia prodotta puo' essere utilizzata dall'azienda o deve essere venduta?

R10 - Con la costruzione di un impianto fotovoltaico con potenza nominale fino a 20 kW installati presso il luogo di consumo dell'energia elettrica, e' possibile accedere allo “scambio sul posto”.
Il servizio di scambio sul posto e' la modalita' che consente di operare un saldo tra le immissioni in rete dell'energia elettrica prodotta dagli impianti alimentati da fonti rinnovabili e i prelievi di energia elettrica dalla rete nei casi in cui il punto di immissione e di prelievo dell'energia elettrica scambiata coincidano.
I clienti che si avvalgono del servizio di scambio sul posto prelevano, su base annua, un quantitativo di energia elettrica uguale o superiore rispetto alle immissioni. Qualora risultasse prevalente la quantita' di energia elettrica immessa rispetto a quella prelevata, le immissioni in eccesso rispetto ai consumi vengono riportate a credito per la compensazione negli anni successivi e non vengono remunerate. 
Per gli impianti con produzione di energia superiore a 20KWp e' possibile, al contrario, vendere in tutto o in parte l'energia prodotto al gestore della rete.


D11 – Ci sono vantaggi fiscali nell'utilizzo delle energie alternative?

R11 - ll trattato di Kyoto prevede l'obbligo in capo ai paesi industrializzati di operare una riduzione delle emissioni di elementi inquinanti in una misura non inferiore al 5,2% nel periodo 2008-2012. L'Italia ha ratificato il Protocollo di Kyoto nel giugno del 2002, attraverso una legge nella quale viene illustrato il relativo Piano nazionale per la riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra. Vengono quindi favorite le fonti energetiche differenti da quelle ottenute con l'utilizzo dei combustibili fossili, che costituiscono le fonti "non rinnovabili".
Per favorire e stimolare quindi l'impiego di fonti alternative di produzione di energia sono state ideate diverse forme di incentivo a seconda della fonte alternativa sfruttata. Sostanzialmente si tratta di incentivi che si concretizzano o con veri contributi o con detrazioni sulle imposte.


D12 – Avendo a disposizione la somma necessaria per la costruzione di un impianto fotovoltaico per uso privato, mi e' conveniente da un punto di vista finanziario, accedere ad un mutuo o lo posso considerare una forma di investimento? Che rendimenti posso prevedere?

R12 - Avendo la possibilita' economica di installare un impianto fotovoltaico utilizzando mezzi finanziari propri, si puo' stimare un tempo di ritorno del capitale investito tra 8 e 12 anni. Tuttavia bisogna tener conto che esso dipende da diverse variabili, quali ad esempio: la quantita' di radiazione solare disponibile (dipendente dalla latitudine del sito d'installazione e dall'orientamento), il costo per kW dell'investimento (dipendente dalla taglia dell'impianto), la valorizzazione dell'energia prodotta (valore delle tariffe incentivanti e valore dell'energia utilizzata), la tipologia di integrazione architettonica e l'eventuale riconoscimento del premio legato ad un uso efficiente. In linea di massima e con valutazioni generali che tengono conto di questi aspetti, il rendimento prevedibile dell'investimento puo' variare dal 6 al 9% annuo.


D13 – Le agevolazioni sono uguali per la produzione di energia elettrica da fonti fotovoltaiche e per il riscaldamento dell'acqua tramite solare?

R13 –Sono due forme di agevolazione diverse: nel primo caso possono venire corrisposti dei contributi tramite il “Conto Energia” che paga l'energia prodotta dall'impianto e immessa in rete a tariffe particolarmente vantaggiose. Nel secondo caso invece e' possibile usufruire della detrazione dall'imposta del 55% delle spese sostenute per interventi tesi al “risparmio energetico”.


D14 – Se l'energia che produco con un impianto fotovoltaico non basta alle mie necessita' posso comunque acquistarne dal gestore o sono limitato nei miei consumi?

R14 – Negli impianti fino a 20 KWp e' possibile richiedere lo scambio sul posto che consiste nel compensare la produzione di energia elettrica prodotta dall'impianto fotovoltaico con quella consumata. In generale, i clienti che si avvalgono del servizio di scambio sul posto prelevano, su base annua, un quantitativo di energia elettrica superiore rispetto alle immissioni pagando quindi solo la quantita' acquistata in eccesso rispetto all'autoproduzione. Con il servizio di scambio sul posto la remunerazione dell'investimento relativo all'impianto alimentato da fonti rinnovabili avviene quindi attraverso l'acquisto “evitato” di energia elettrica, per la quota connessa alla produzione dell'impianto, nell'ambito del normale contratto di fornitura.


D15 – Vorrei accedere a un finanziamento per costruire un impianto fotovoltaico ma mi sono stati richiesti parecchi documenti, posso appoggiarmi ad un professionista o a qualche struttura che mi aiuti?

R15 - E' consigliabile in questi casi affidarsi ad installatori che offrono il servizio “chiavi in mano “ seguendo per lei tutti i passaggi che vanno dal sopralluogo tecnico, alla richiesta di allaccio alla rete di distribuzione, alla fornitura, installazione e montaggio dei pannelli fino alla richiesta di ammissione alle tariffe incentivanti al GSE. 
La Banca finanziatrice di un impianto di pannelli fotovoltaici, oltre alla documentazione ordinaria richiesta per la valutazione del richiedente il finanziamento (persona fisica e/o giuridica), in genere richiede una serie di documenti specifici per avere la garanzia che l'impianto in questione sia conforme alla normativa specifica; generalmente l'erogazione avviene a stato avanzamento lavori con il saldo finale solo all'approvazione dell'impianto da parte del Gestore dei Servizi Elettrici (GSE) con il perfezionamento del contratto relativo al “Conto Energia”. La “garanzia” per la Banca e' di solito rappresentata dalla cessione del credito derivante dal conto energia

di Banca Sella

fonte: .riviera24.it







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