NAPOLI. EMERGENZA RIFIUTI, fuori in tre anni con il piano Berlusconi. ''Nel mezzo ci sono gare d'appalto, nuove discariche, impianti da costruire e piani marketing.... ''
Data: 21/04/2008
Argomento: Infrastrutture


"Il piano di recupero e' presto che definito: tre mesi per il ciclo dei rifiuti e tre anni per entrare in regime, nel mezzo ci sono gare d'appalto, nuove discariche, impianti da costruire e piani marketing per il rilancio della differenziata, una operazione di mille giorni volta a rimettere in piedi l'azienda rifiuti."

Lo spoglio delle politiche 2008 dello scorso 13 e 14 aprile non era ancora ultimato che i progetti per la “riabilitazione” del napoletano gia' prendevano piede. 

Il primo pensiero del nuovo Governo Berlusconi e' ripulire la Campania dai cinque milioni di tonnellate di immondizia riverse per le strade. E come per magia gli scontri, divieti e infiltrazioni cammorristiche che tingevano di nero la nostra informazione passano in secondo piano. 

“Non ci sara' contestazione sociale perche' la gente si fida di me, sanno che la salute di tutti sara' salvaguardata e che presto tutto il mondo tornera' a Napoli e in Campania”, con queste parole il Cavaliere sancisce l'incontro che lo scorso martedi' ha visto riuniti lo stesso neo-presidente del Consiglio, il commissario per l'emergenza rifiuti, De Gennaro, e l'equipe di consiglieri e studiosi di cui si circonda Berlusconi per risolvere definitivamente il problema rifiuti che ancora grava sull'immagine dell'Italia nel mondo. 

Il piano di recupero e' presto che definito: tre mesi per il ciclo dei rifiuti e tre anni per entrare in regime, nel mezzo ci sono gare d'appalto, nuove discariche, impianti da costruire e piani marketing per il rilancio della differenziata, una operazione di mille giorni volta a rimettere in piedi l'azienda rifiuti. Un programma che vede in prima linea un Presidente del Consiglio e che per questo deve essere puntuale, efficiente e soprattutto vincente, pena una caduta di quella immagine costruita anche grazie al possesso di piu' della meta' dei media nazionali. Una sfida che va affrontata su due direttive: la prima e' portare a Roma l'assegnazione delle gare d'appalto per la realizzazione dei termovalorizzatori coinvolgendo le aziende di livello nazionale e internazionale sotto l'egida del Consiglio dei ministri. 

La seconda mossa e' quella di seguire costantemente i lavori nominando un sottosegretario che riferisca passo dopo passo l'andamento dell'operazione. 
Un altro punto toccato da Berlusconi riguardo il tema rifiuti e' la gestione dei servizi: basta con le societa' miste e via libera coi privati, un mondo per snellire la procedura e di ridefinire l'assetto dell'organico dei consorzi. 

Da qui a tre mesi gli step che ci sono stati promessi sono la liquidazione della struttura commissariale, e la progettazione degli impianti di smaltimento dei rifiuti ad Acerra, Savignano Irpino e Sant'Arcangelo Trimonte. Ora non resta che attendere i risultati, credendo ancora che ad una politica “nuova” facciano eco nuovi risultati.

Barbara Falanga

FONTE: www.capitoloprimo.it

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