IMPRESE SEMPRE PIÙ IN BALIA DEI BUROCRATI. Protesta di un imprenditore sulle
modalita' e tempi delle stazioni appaltanti
Chi fa appalto pubblico lo fa anche perche' c'e' la certezza del finanziamento e di conseguenza del pagamento.
Ma cio' e' ancora vero? Certo e' che la norma e' sempre piu' stringente in materia di adempimenti:
DURC, quietanza delle fatture dei subappaltatori, pagamento delle giuste spettanze dei lavoratori, pagamento dei fornitori
(a volte e sempre piu' spesso in anticipo o con notevole acconto all'ordine),
Equitalia, sicurezza, SOA, ISO, ecc.ecc..
Tutto giusto, tutto perfetto e che ben venga tutto quello che “costringe le imprese ad osservare e rispettare le regole”.
Di contro?
1) Comuni?.....difficolta' ad erogare i pagamenti dovute ai Patti di Stabilita';
2) Comune in provincia di Napoli: - FONDI P.O.R. - lavori iniziati a giugno del 2007 - eseguiti per un terzo dell'importo d'appalto -
la Regione Campania, ad oggi (20/05/2008) ancora non ha erogato la quota parte del finanziamento per cui il Comune non paga
- Contattata la Ragioneria della Regione - risposta: "abbiamo da fare non possiamo perdere tempo al telefono";
3) Altro comune - Finanziamento Regionale - richiesta di erogazione fondi fatta dal comune di miglionico in data 27/03/2008 -
ad oggi (20/05/2008) nulla ci e' dato sapere circa i tempi di pagamento - Contattato il dirigente della Regione - risposta
"non siamo tenuti a dare informazioni". Si d'accordo ci facciamo pagare gli interessi, ma quando si fallisce con gli interessi che ci fai? e poi il denaro a noi costa il 13/15%. Nella migliore delle ipotesi quando maturano gli interessi moratori ci viene riconosciuto il 5,30%.
E' una battaglia persa. La delusione e' che da questa parte c'e' gente che suda e lavora tutti i giorni
ONESTAMENTE, l'impressione e' che siamo visti come dei nemici, come dei truffatori, come gente che la mattina si sveglia non per lavorare, ma per vedere come rubare o imbrogliare il prossimo.
Non dimentichino i signori burocrati che le imprese sono fatte da operai e impiegati e che dietro ci sono le famiglie.
Guido Vecchione