INTERVISTA AL NUOVO DIRETTORE GENERALE DELL'ANCE FONTANA: costi, tempi, sicurezza e qualita' gli obiettivi chiave del settore.
Data: 13/06/2008
Argomento: Mercato e Impresa


Dal ministero delle Infrastrutture all`Associazione nazionale dei costruttori: la nuova avventura di Gaetano Fontana si preannuncia interessante. Per tutto il settore

La partita si preannuncia interessante; Gaetano Fontana, grand commis dei lavori pubblici in Italia, ha cambiato maglia, accettando la direzione generale dell`Associazione nazionale dei costruttori. Dal pubblico al privato, dall`indirizzo all`esecuzione: un esperimento da seguire da vicino. Soprattutto perche` negli ultimi lustri Fontana si e` reso protagonista di una stagione di grande vivacita` al ministero delle Infrastrutture, promuovendo una serie di strumenti finalizzati a contribuire al rilancio dell`urbanistica in Italia, superando (talvolta con successo) gli impasse legati alla mai attuata riforma della legge in materia. Programmi complessi (dai pru ai prusst), che richiedevano il concorso delle diverse forze disponibili, imprese di costruzione comprese.

Definito il quadro, fissate le regole (``Senza modificare mai le norme esistenti, muovendoci nel campo dell`ordinarieta```, tiene a precisare), ora la sfida e` provare ad applicarle dall`altro lato della barricata. Le problematiche sul tappeto, in fondo, sono piu` o meno sempre le stesse: citta` da riqualificare, social housing, affidabilita` dei contraenti, efficienza della pubblica amministrazione, sicurezza. Piu` recente, eppure prioritaria la sostenibilita`. Fontana studia le nuove truppe - un`organizzazione composta da 20 associazioni regionali e 102 territoriali, in rappresentanza di 20mila imprese che contribuiscono per il 47,5 per cento agli investimenti fissi del Paese, per il 9,9 al pil e per il 27,9 all`occupazione industriale (fonte Ance) - e suona la propria musica nelle stanze di via Guattani, condividendo idee, coinvolgendo i collaboratori, stimolando le energie. Facendo squadra, insomma.

L`altra faccia della luna. Da dove si comincia?

Dalle quattro parole chiave del settore: costi, tempi, sicurezza e qualita`. Con la partecipazione di tutti, imprese e amministrazione pubblica. Prendiamo costi e tempi: e` necessaria la realizzazione delle opere nei tempi previsti ma e` altrettanto necessario uno scatto di efficienza da parte delle stazioni appaltanti. Qualche proposta: premi per le imprese che riducano i tempi inizialmente previsti, qualificazione sulla base della reputazione ottenuta in precedenti contratti di appalto, impegno o meccanismi per limitare la conflittualita` in sede di aggiudicazione ed esecuzione dei lavori.

Un tema drammatico: la sicurezza in cantiere.

Anche in questo caso, a ciascuno il proprio compito; come associazione ci impegnamo a favorire la qualificazione delle nuove imprese mediante corsi di formazione riconosciuti, a sottoscrivere un protocollo di intesa con i sindacati delle costruzioni per rafforzare i controlli ispettivi degli organismi bilaterali, a sperimentare modelli applicativi per l`adozione di sistemi di gestione della sicurezza sul lavoro, ad adottare un sistema di verifica e validazione preventiva dei piani di sicurezza sul territorio nazionale. All`amministrazione pubblica chiediamo meccanismi di premialita` per le imprese che utilizzino strumenti per migliorare le condizioni di sicurezza sul lavoro e una semplificazione delle procedure, con la riduzione del numero dei permessi necessari (un unico sportello).

Sempre in tema di sicurezza, e` sempre grave il problema criminalita` organizzata.

In questo campo, piu` che mai, e` necessaria l`unione delle forze. L`Ance si impegna a emarginare le imprese coinvolte con attivita` poste in essere dalla criminalita` organizzata e a collaborare con le forze dell`ordine preposte al controllo del territorio e alla tutela dei cittadini. E` altresi` necessario creare, presso ciascuna Prefettura, un elenco dei soggetti operanti nelle attivita` economiche piu` a rischio di inquinamento mafioso (attivita` di cava, noli a caldo, forniture di calcestruzzo, fornitura di bitume, smaltimento rifiuti), nell`ambito del quale le imprese potranno scegliere i propri fornitori. Inoltre, e` indispensabile proteggere gli imprenditori che decidessero di procedere con denunce.

Guardiamo oltre le emergenze. L`immagine delle imprese, dopo il duro colpo di Tangentopoli non e` stata mai veramente ricostruita.

E` necessario agire sui contenuti, promuovere un`etica di impresa in un quadro di vigilanza e regole certe. Bisogna innescare un meccanismo di fiducia. Non a caso accennavo alla reputazione. Come associazione intendiamo promuovere un sistema di formazione e verifica per le imprese aderenti, che ne attesti la qualita` e permetta di riconoscerne il valore. Va da se` che alla qualificazione ottenuta dovra` essere attribuita una valenza adeguata in sede di gara. Su questo fronte, va sottolineato come sia importante ridefinire anche il sistema gerarchico dell`amministrazione pubblica: il potere decisionale dev`essere legato alla responsabilita` derivante dagli atti compiuti. Non solo. L`amministrazione deve basare la propria azione su una logica del risultato, finalizzata al conseguimento di obiettivi piuttosto che al controllo formale delle procedure.

Un`efficace task force per affrontare i temi piu` pressanti. Abbiamo parlato di social housing, per esempio.

Oggi siamo nuovamente in presenza di un fenomeno di poverta` abitativa. Dopo il fabbisogno degli anni Settanta e Ottanta e la richiesta di qualita` delle citta` degli anni Novanta (che vedeva la casa come catalizzatore di risorse), la sfida odierna necessita di operazioni che abbiano un equilibrio da un punto di vista economico-finanziario. Ecco che come Ance mettiamo in agenda la promozione, realizzazione e gestione di programmi di trasformazione urbana, nonche` la realizzazione di progetti per l`housing sociale in favore delle fasce piu` deboli della popolazione. In quest`ottica sarebbe opportuna una legge nazionale che favorisca la ristrutturazione, la demolizione e ricostruzione, anche sulla base di nuovi meccanismi di compensazione e premialita` e della valorizzazione del partenariato pubblico-privato.

Chiudiamo con la sostenibilita`. Il presidente dell`Ance, Paolo Buzzetti, commentando gli incentivi per il risparmio energetico della Finanziaria 2001, lamentava l`introduzione di vincoli che limitavano le scelte degli operatori.

Le soluzioni costruttive e tecnologiche piu` valide devono essere infatti di competenza degli operatori del mercato. Le imprese sono pronte a impegnarsi nell`innovazione di prodotto e di processo e la loro associazione deve investire in ricerca. Il portale dell`Ance e` il luogo deputato a diffondere conoscenza in materia di risparmio energetico, contribuendo a creare un mercato consapevole e virtuoso, basato sulla condivisione dell`utente, che deve poter comprendere il valore delle migliori realizzazioni in termini di efficienza energetica. 

Chiara Maranzana

Costruire - 06/06/2008

fonte: Ance







Questo Articolo proviene da aedilweb.it - edilizia in rete
http://www.aedilweb.it

L'URL per questa storia è:
http://www.aedilweb.it/modules.php?name=News&file=article&sid=1469