Un emendamento al DL 97 rinvia dal 29 luglio al l ° gennaio l`obbligo per i datori di lavoro di rielaborare il documento Sicurezza.,
Da "IL SOLE 24 ORE" di venerdi' 27 giugno 2008
Ci sara' piu' tempo per valutare i rischi aziendali. L`obbligo per le imprese - imposto dal Testo unico sulla sicurezza nei luoghi di lavoro - di identificare i pericoli derivanti dal tipo di attivita'
e' in scadenza il 29 luglio, ma slittera' al 1° gennaio 2009 (in linea con il rinvio gia' disposto della comunicazione all`Inail degli infortuni di un giorno).
La proroga e' stata inserita, un po` inattesa, nel disegno di legge di conversione del Dl
97/08. Si tratta del provvedimento d`urgenza varato dal Consiglio dei ministri del 3 giugno che contiene una stretta sui crediti d`imposta per i bonus investimenti, la proroga dei termini per la presentazione delle dichiarazioni dei reddi-ti, la cancellazione della responsabilita' solidale negli appalti e la nomina di un advisor per la cessione di Alitalia. Un ventaglio di disposizioni non del tutto omogenee, tra le quali e' stato ora inserito - con un emendamento appróvato
marted`scorso ( 24 giugno 2008) in commissione Finanze al Senato anche il dîfferi'mento di quello che' e'
cónsiderato l'adempimento-cardine, della nuova «626».
L`emendamento e' stato presentato dal relatore Giorgio Costa (Pdl), «ma ha
l'appoggio del Governo» Per cui nel`prosieguo dell`iter a Palazzo Madama non
dovrebbero esserci ripensamenti Il Dl 97/08 dovra' essere poi trasformato in legge con il via libera della Camera entro il 2 agosto.
Il congelamento delle norme sulla valutazione dei rischi, del resto, risponde a un preciso intento dell`Esecutivo.
Il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, non ha mai fatto mistero di non condividere l`impianto del decreto legislativo 81/08 (in molte parti gia' entrato in vigore il 15 maggio 2008) e di volerlo sottoporre a una
verifica generale. Per Sacconi va superata la spaccatura che si e' verificata durante la precedente legislatura tra organizzazioni imprenditoriali e sindacati nella predisposizione delle nuove regole a tutela della salute dei lavoratori. E una pausa di riflessione puo' rivelarsi utile per tutti.
Il dicastero del Welfare si proporra' come un interlocutore "terzo" tra le parti sociali che sono state esortate a esprimere avvisi comuni sugli aspetti piu' controversi del Testo unico.
Ad esempio, in materia di organismi bilaterali e di rappresentanza dei lavoratori all`interno delle realta' produttive.
Contemporaneamente, pero', Sacconi ha dato mandato agli uffici tecnici del ministero di potenziare alcune misure delineate nel Dlgs 81 e di accelerarne
l`attuazione a partire dalla formazione e dalla vigilanza.
Si stanno gia' tenendo da qualche settimana incontri con le parti sociali, le Regioni, le Asl e gli altri soggetti interessati per dare vita a piani straordinari di controlli nei cantieri e nelle fabbriche e ad iniziative di prevenzione e formazione da avviare subito dopo l`estate (o, se possibile, anche prima).
Infine, potrebbero essere apportate modifiche all`attuale quadro delle regole sulla valutazione dei rischi e
all`apparato sanzionatorio per riequilibrare quello che Sacconi ha piu' volte definito come un testo troppo sbilanciato sugli elementi repressivi.
fonte: il Sole 24 ore