ROMANIA. Procede boom edilizia.
Data: 25/08/2008
Argomento: Mercato e Impresa


Il mercato edile in Romania sta vivendo un vero e proprio boom, le cui cause sono da attribuirsi ad una generale crescita economica del Paese, ai piani di investimento nazionale nel settore, allŽafflusso di capitali esteri, ai finanziamenti concessi in tale settore dallŽUE e dalle organizzazioni internazionali, scrive lŽICE.

Questo trend positivo ha determinato un importante aumento delle importazioni di materiali da costruzione, confermando la posizione di leadership dellŽItalia tra i principali fornitori del mercato romeno. La tipologia dei prodotti importati e' costituita principalmente da materiali per rivestimenti e rifinitura edile e da rubinetteria domestica termo-idro sanitaria. Il settore edile rappresenta circa il 12 per cento del totale del PIL. Gli investimenti in immobili per uffici, centri dŽaffari, abitazioni di lusso e lavori stradali, costituiscono lŽattivita' piu' redditizia in Romania nel settore delle costruzioni, con la realizzazione di utili a volte superiori al 40-50 per cento del valore 
dellŽinvestimento. 

Una situazione opposta si verifica invece nei lavori di infrastruttura ottenuti mediante appalti pubblici, in cui le imprese godono di utili spesso inferiori al 5 per cento, ma consistenti in volume. Secondo le statistiche locali, il mercato edile ha registrato nel 2007 un volume di affari di 15 miliardi di Euro, con una crescita del 130 per cento rispetto al 2002. 

In realta' si presume che il volume di affari complessivo sia stato pari a circa 18 miliardi, considerando anche il mercato "nero" dellŽedilizia e le costruzioni in regime privato non contabilizzate. Secondo i dati dellŽIstituto Nazionale di Statistica, nel 2007 il mercato edile ha conosciuto una crescita del 33,6 per cento rispetto al 2006. Nel settore immobiliare lŽincremento e' stato di circa il 35 per cento nel settore non-residenziale e altrettanto nel settore residenziale; nel settore dei lavori di ingegneria la crescita e' stata del 30 per cento. 

Per quanto riguarda i progetti di sviluppo delle infrastrutture, si e' registrata una crescita del 32 per cento nel campo dei lavori di manutenzione e riparazioni correnti, del 31,5 p.c. nei lavori di ristrutturazione e del 31 p.c. nelle nuove costruzioni. 

Il settore soffre di una insufficienza di manodopera a causa del forte flusso migratorio verso Paesi piu' remunerativi come Italia, Spagna e Israele, anche in considerazione del recente ingresso nellŽUE e della conseguente eliminazione di ogni limitazione alla circolazione dei lavoratori. L'Associazione Romena delle Imprese di Costruzione (ARACO) considera che lo stipendio minimo per il settore edile nel 2009 dovra' raggiungere il livello di 300 Euro / dipendente, rispetto ai 150 Euro circa attuali. Secondo il Patronato Romeno delle Societa' Edili, il numero attuale di impiegati nel settore edile e' di circa 360.000 (rispetto ai 800.000 del 1990). La produttivita' media del lavoro nel settore ha registrato un livello di 21.000 Euro/dipendente, rispetto ai 110.000 Euro/dipendente dellŽItalia e ai 105.000 Euro/dipendente di media UE25. 

Fonte: Marcello Berlich - by ICE.GOV.IT





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