LIBRO UNICO DEL LAVORO. Nuove regole sulle ispezioni per il lavoro nero. Emessa circolare del Ministero del Lavoro con le nuovi istruzioni operative per gli ispettori.
Data: 25/08/2008
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LIBRO UNICO DEL LAVORO. Nuove regole sulle ispezioni per il lavoro nero. Emessa circolare del Ministero del Lavoro con le nuovi istruzioni operative per gli ispettori.

Il libro unico del lavoro rivoluziona le ispezioni. Cambia infatti il ruolo dei documenti del lavoro nell'attivita' d'impresa e, quindi, in quella ispettiva. Lo evidenzia la circolare 20 diffusa ieri dal ministero del Lavoro che dedica proprio agli ispettori le istruzioni operative sulle semplificazioni decise dalla manovra d'estate (decreto 112/08, convertito dalla legge 133/08 in vigore da oggi).

Da lunedi' 18 agosto, con la pubblicazione in «Gazzetta Ufficiale» del decreto ministeriale del 9 luglio, il libro unico del lavoro ha sostituito i libri paga e matricola, il registro di impresa e alcuni altri libri obbligatori, che sono stati eliminati. La sostituzione avviene con modalita' e tempi diversi: sono abrogati da lunedi' il libro matricola e il registro d'impresa, che dovranno essere conservati per cinque anni dall'ultima registrazione; sempre da lunedi' e in via transitoria fino al periodo di paga relativo a dicembre 2008, si puo' continuare a utilizzare il libro paga, nelle sezioni «paga» e «presenze», in luogo del libro unico ma seguendo le nuove regole stabilite per quest'ultimo. Cosi', le presenze non dovranno piu' essere indicate entro il giorno successivo, ma bastera' compilare il libro entro il 16 del mese dopo quello di riferimento, con i dati dei soggetti previsti dalla manovra d'estate (si veda il servizio a fianco).

Cosi', il passaggio al libro unico cambia l'approccio dell'ispezione. Infatti, con l'abrogazione del libro matricola e dell'aggiornamento delle presenze al giorno precedente l'accesso ispettivo, l'ispettore avra' a disposizione solo le comunicazioni di instaurazione del rapporto di lavoro o eventuali documenti che dimostrino la volonta' del datore di lavoro di non occultare i rapporti di lavoro, anche se diversamente qualificati. E se dall'ispezione emerge la mancanza della comunicazione preventiva e non e' possibile rilevare l'intento di non nascondere i rapporti di lavoro da altri documenti, si applica la maxisanzione contro il sommerso e, se un quinto dei lavoratori presenti al lavoro e' "in nero", la sospensione dell'impresa.

Il libro unico del lavoro e, nel periodo transitorio, il libro paga e presenza, possono essere conservati presso la sede legale dell'impresa oppure presso il consulente del lavoro o un altro professionista autorizzato, o presso l'associazione datoriale, senza necessita' di rilasciare copie conformi e autenticate da conservare presso le eventuali, diverse, sedi di lavoro. Se il libro unico (o quello di paga, nel periodo transitorio) e' tenuto presso la sede legale, in caso di ispezione in una sede stabile operativa diversa da quella legale, dovra' essere esibito tempestivamente, anche via fax o e-mail, prima che l'ispettore rediga il documento fondante dell'ispezione, ossia il «verbale di primo accesso ispettivo». Se, invece, il libro e' tenuto presso il professionista o l'associazione datoriale, l'esibizione dovra' avvenire entro 15 giorni e sara' lo stesso «verbale» a indicare l'obbligo. Se l'ispezione avviene in un cantiere mobile, la richiesta di esibire il libro dovra' in ogni caso risultare dal verbale di primo accesso ed essere ottemperata nei termini indicati.

Il libro unico del lavoro puo' essere controllato dagli ispettori del lavoro, da quelli degli istituti ed enti previdenziali e assicurativi e dai servizi ispettivi delle province autonome di Trento e Bolzano. Ma, se il trasgressore non aderisce al verbale pagando le sanzioni in misura ridotta, e' competente a ricevere il rapporto la Direzione provinciale del lavoro.
Oggetto di sanzione potranno essere solo le omesse e le errate registrazioni che incidono sui trattamenti retributivi, previdenziali e fiscali. Non sono, invece, punibili gli errori formali che non hanno questi effetti.

Fonte: Il Sole 24 Ore.







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