Le continue sollecitazioni del settore hanno persuaso il Ministero delle Infrastrutture a predisporre uno schema di decreto legge per fronteggiare il problema del mancato indennizzo a seguito degli aumenti dei materiali da costruzione.
Come noto, il terzo decreto correttivo ha previsto una modifica all'attuale meccanismo previsto dall'art. 133 disponendo che "il bando di gara puo' individuare i materiali da costruzione per i quali i contratti, nei limiti delle risorse disponibili, prevedono le modalita' e i tempi di pagamento degli stessi ……. previa presentazione da parte dell'esecutore di fattura o altro documento comprovanti il loro acquisto……... Il pagamento dei materiali da costruzione e' subordinato alla costituzione di garanzia fideiussoria bancaria o assicurativa di importo pari al pagamento maggiorato del tasso di interesse legale applicato al periodo necessario al recupero del pagamento stesso secondo il cronoprogramma dei lavori."
Si tratta di un meccanismo ritenuto comunque inadeguato anche perche' costituisce una mera facolta' e non ha un'attivazione automatica.Il Governo sta quindi valutando l'approvazione di un decreto legge, considerati i presupposti di necessita' ed urgenza sollevati ripetutamente dalle Organizzazioni di Categoria in questi ultimi mesi. Le anticipazioni che emergono sul provvedimento prevedono un sistema di compensazione per tutti i lavori contabilizzati nell'anno in corso (dal 1° gennaio, compresi i contratti in corso) con un indennizzo che scatterebbe unicamente quando l'aumento dei prezzi raggiungerebbe il 10% e limitatamente alla quota eccedente tale percentuale.Il testo prevede un sistema di monitoraggio semestrale dei principali materiali ed il raggiungimento del 10% potra' essere comprovato e ritenuto rilevante ai fini della compensazione anche cumulando i due semestri monitorati.
In queste ore si stanno comunque valutando i problemi relativi alla copertura economica del provvedimento.
Fonte: ANIEM
