TESTO UNICO SICUREZZA: Stop delle Regioni alle modifiche.
Data: 04/05/2009
Argomento: Sicurezza


Ance - 30/04/2009 n.508 
Lavoro. La conferenza tra Stato e Autonomie ha esaminato ieri ( il 29/04/) il correttivo del decreto 81/08
Sicurezza, il «no» delle Regioni
A favore del testo Lombardia, Veneto, Abruzzo e Molise

Parere negativo della Conferenza Stato-Regioni sul correttivo al testo unico della sicurezza sul lavoro, il decreto legislativo 81/08. La bocciatura e` arrivata ieri, ma a maggioranza, perche` la Lombardia ha dato ufficialmente l`ok al provvedimento e analoghe valutazioni positive hanno espresso anche altre realta` governate dal Pdl (Veneto, Abruzzo e Molise). 

Divisioni che hanno avvalorato agli occhi del ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, una lettura ``politica`` del voto: «I pareri rispecchiano le posizioni delle Regioni di centro-sinistra contrapposte a quelle di centro-destra. Quello che conta e` che il parere della Conferenza delle Regioni e` un atto liberatorio per l`iter della norma, perche` consente la trasmissione degli atti alle Camere e ci permette di rispettare i tempi della delega». 

Le contestazioni delle Autonomie si sono concentrate sugli articoli 2-bis e 10-bis (quello che introduce la cosiddetta norma «salva-manager») dello schema di decreto licenziato da Palazzo Chigi a fine marzo. «Il primo - ha spiegato il presidente della Conferenza, Vasco Errani - mette in discussione le competenze delle Regioni e propone un sistema di controlli non credibile. Con il secondo, con un eccesso di interpretazione della delega, si costruisce un sistema che di fatto mette in discussione responsabilita` anche precedenti come nel caso del processo Thyssen, che si troverebbe in una situazione difficile. Su questi punti le Regioni hanno nei giorni scorsi proposto all`Esecutivo delle modifiche che non sono state accolte». 

A queste obiezioni Sacconi ha risposto che la definizione del ruolo degli enti bilaterali «e` uno dei punti di maggior condivisione con le parti sociali», mentre l`articolo 10-bis «verra` riscritto perche` ne sia certo il contenuto e sia chiaro rispetto alle finalita`, che e` quella di una corretta definizione del concorso di colpa del datore di lavoro quando la responsabilita` prevalente dovesse essere dei sottoposti». Sul decreto correttivo, dunque, il Governo «andra` avanti» e lo trasmettera` in Parlamento per il parere di conformita` delle commissioni. Il decreto dovra` essere approvato in via definitiva entro la meta` di agosto. L`assessore al Bilancio della Lombardia, Romano Colozzi, ha illustrato la sua scelta sottolineando che «pur essendoci alcune criticita` che si potevano precisare meglio, ci sembra che il provvedimento complessivamente non meritasse una bocciatura». Opinione condivisa dall`assessore alla Sanita` del Veneto, Sandro Sandri: «Riteniamo che vadano ancora meglio valutati e approfonditi alcuni aspetti abrogativi rispetto a quanto previsto dal vigente decreto, consci peraltro che le questioni da noi sollevate potranno essere positivamente approfondite nel corso dell`iter parlamentare del provvedimento». 

Per Cesare Damiano, responsabile lavoro del Pd, infine, «non ci troviamo di fronte a una correzione formale o a miglioramenti del testo ma a una vera e propria riscrittura che ne mette in discussione l`impianto e va oltre la stessa delega. Confermiamo le nostre critiche sull`abbassamento delle sanzioni

Marco Bellinazzo 
Il Sole 24 Ore - 30/04/2009

Fonte: ANCE (Associazione Nazionale Costruttori Edili)







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