PIANO CASA. PER L'EDILIZIA CRESCITA DEL 27% ENTRO 2010. Nuove previsioni sull'impatto del piano lanciato da Silvio Berlusconi
Data: 18/05/2009
Argomento: Urbanistica


Di fronte alla caduta verticale del Pil italiano, il 5,9% certificato venerdi' dall'Istat, la risposta piu' certa e immediata resta il «piano casa».

È da li' che puo' partire un'inversione di rotta per il 2010. Lo dice il Cresme, istituto di ricerca economica per l'edilizia, che ha messo a punto nuove previsioni sull'impatto del piano lanciato da Silvio Berlusconi: investimenti aggiuntivi per 42 miliardi tra il 2009 e il 2012.

Cifra molto piu' prudente dei 75-150 miliardi "annunciati" a effetto e senza troppi dettagli dal premier giovedi' scorso parlando agli stati generali delle costruzioni. Eppure quei 42 miliardi - che equivalgono a 106 milioni di metri cubi di nuove stanze - cambierebbero il segno al prossimo anno: per l'edilizia abitativa si passerebbe dalla caduta stimata oggi (-12,4%), con 250mila posti di lavoro a rischio, a un vero boom trainato dalla manovra (+27%).

La tranche 2010 (pari al 40% dell'investimento complessivo) ammonterebbe a 16,8 miliardi: oltre il 10% di iniezione aggiuntiva all'intero mercato delle costruzioni.


Una valutazione che poggia su ipotesi prudenti, ancora piu' delle stime fatte a caldo due mesi fa: e' restrittiva l'ipotesi che aderiscano solo il 10% dei proprietari dei 4,9 milioni di villette uni-bifamiliari con meno di mille metri cubi e solo il 5% dei 3,7 milioni di proprietari di case a schiera.

Fonte: SOLE24ore





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