Ponteggi killer a Modena, Reggio Emilia, Parma e Piacenza
Irregolare piu' di un cantiere edile su tre (34%), con il 20% dei
ponteggi insicuri e scarsa sicurezza sui tetti. E', in sintesi, il dato che
emerge dai controlli effettuati dal 25 al 30 maggio dai servizi di prevenzione
e sicurezza degli ambienti di lavoro e dalle unita' operative impiantistiche
antinfortunistiche delle Ausl di Modena, Reggio Emilia, Parma e Piacenza.
Sono 253 i controlli eseguiti in area vasta nord, piu' di un terzo (85)
sono risultati irregolari, anche se la situazione sembra migliorata dalle
ispezioni effettuate nell'autunno scorso, quando la percentuale di irregolarita'
era al 36%. Per la violazione delle norme sulla sicurezza sul lavoro sono
state elevate 140 sanzioni per complessivi 805mila euro.
I controlli hanno riguardato in particolare i rischi di caduta dall'alto, di
sprofondamento e seppellimento negli scavi, la sicurezza degli impianti
elettrici e delle macchine da cantiere, che notoriamente sono le principali
cause di infortuni gravi e mortali. Nella regione sono previsti controlli in
5mila cantieri l'anno, secondo quanto disposto dal piano nazionale. Nei
cantieri ispezionati dalle Ausl operano 441 imprese e 1.327 addetti
complessivi di cui ben 409 lavoratori autonomi (31% degli addetti).
Quasi il 20% dei ponteggi presentava irregolarita' di diversa natura e
analoga percentuale di irregolarita' e' stata riscontrata nelle lavorazioni
sui tetti. Le carenze erano tali da comportare pericolo per i lavoratori nel
34% dei cantieri. Sono stati rilasciati 113 verbali di contravvenzione,
l'82 % nei confronti delle imprese e il 18 % nei confronti delle altre figure
responsabili, soprattutto coordinatori per la sicurezza e in alcuni casi anche
i committenti dei lavori. In un cantiere le violazioni riscontrate erano tali
da indurre l'effettuazione di un sequestro preventivo.
Su 82 gru controllate solo una e' risultata irregolare. Nessuna
presentava pericolo di ribaltamento e rischio per le aree esterne ai cantieri.
"Il dato al 34% sembra indicativo di una lievissima tendenza al
miglioramento delle condizioni di sicurezza nei cantieri - si sottolinea - pur
nella persistenza di gravi violazioni". Le irregolarita' prevalenti
riguardano l'inosservanza delle norme connesse con il rischio di caduta
dall'alto.
In particolare ben 88 irregolarita' sulle 140 complessivamente
riscontrate riguardano questo rischio. E le carenze riscontrate sono coerenti
con i dati statistici che individuano la caduta dall'alto come prima causa di
infortunio grave e mortale. Anche in Emilia, si conferma quindi l'esigenza di
quanto indicato dai piani nazionale e regionale per la prevenzione degli
infortuni in edilizia che pongono come priorita' il controllo
dell'applicazione delle misure di sicurezza contro il rischio di caduta
dall'alto.
Il numero medio di dipendenti delle 441 imprese controllate e' di soli 2
lavoratori a conferma dell'elevato processo di "destrutturazione delle
imprese, fattore che influenza negativamente le capacita' organizzative e
tecniche delle stesse ad attuare le misure di sicurezza".
"Sistematico" il ricorso alla catena dei subappalti verso imprese
sempre piu' piccole, "rilevante" il fenomeno delle imprese
individuali senza dipendenti (31% nei cantieri controllati).
Progettazione, organizzazione e gestione della sicurezza "restano
marginali e attuate in modo puramente formale", sottolineano le Ausl.
Oltre il 30% (43 su 140) delle contravvenzioni riscontrate riguardano
sostanziali irregolarita' organizzative.
Fonte : Apcom