SICUREZZA LAVORO: CAMERA, OK A RIFORMA MA VIA SALVA-MANAGER
Data: 25/06/2009
Argomento: Sicurezza


(AGI) - Roma, 24 giu. - Le commissioni Lavoro e Affari sociali della Camera hanno dato parere favorevole allo schema del nuovo decreto legislativo per la sicurezza sul lavoro. Il testo contiene pero' alcune osservazioni e tra l'altro si chiede di “riconsiderare nel suo complesso” la norma cosiddetta 'salva-manager'.

fonte: AGI - Stato Oggi

Il parere ha ottenuto 38 voti a favore, quelli della maggioranza, e 22 contro, di Pd e Idv, mentre l'Udc si e' astenuta. Nel parere viene chiesto di “riconsiderare nel suo complesso” anche l'articolo 2bis sulla presunzione di conformita', che insieme al 10bis era stato criticato da opposizione e sindacati. “Abbiamo accolto molti dei rilievi giunti dai rappresentanti dei lavoratori e dallo stesso Capo dello Stato” spiega il relatore di maggioranza Giuliano Cazzola. “Avevamo chiesto la cancellazione del comma d dell'articolo 10bis, non una sua riformulazione e inoltre a nostro avviso il parere doveva essere condizionato a questi cambiamenti, che invece appaiono solo come suggerimenti nel parere” spiega Antonio Boccuzzi, deputato Pd e vittima del rogo Thyssen, per motivare il no del suo partito al parere.

La richiesta principale riguarda la 'salva-manager'. I deputati hanno ricordato nel loro parere la direttiva Cee 391 del 1989 in base alla quale anche se un lavoratore non adempie agli obblighi per la sicurezza sul lavoro resta intatto il principio di responsabilita' del datore di lavoro. Dunque, se il muratore non indossa il casco e subisce un trauma cranico comunque e' responsabile il titolare dell'impresa. La stessa direttiva, citata sempre nel parere, ammette deroghe solo per eventi eccezionali per i quali comunque i danni sarebbero stati inevitabili anche osservando diligentemente le norme.

Soddisfatto Giuliano Cazzola, redattore e relatore del parere per la commissione Lavoro. “Abbiamo fatto osservazioni sui punti piu' delicati”, ha sottolineato, “e con un dibattito acceso, ma non da sprovveduti” e “molto importante e' stato il contributo degli esperti”. Quanto all'opposizione, “abbiamo affrontato le cose che stavano loro a cuore e il no e' stato un voto politico, piu' sull'impostazione dello schema che sul contenuto del parere”.

Costante, ha spiegato Cazzola, “e' stato il dialogo con il governo che ora certo avra' capacita' di ascolto”. Alla fine, sara' “il decreto correttivo quello che esprimera' la volonta' della maggioranza”, ha sottolineato.

omissis

(AGI)







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