APPALTI E CRIMINALITÀ: TRIFUOGGI, «OCCHI APERTI SULLA RICOSTRUZIONE DELL'AQUILA». Intervento del procuratore capo a Pescara
Data: 21/07/2009
Argomento: Infrastrutture


PESCARA. La fase della ricostruzione dell'Aquila e della provincia abruzzese distrutta dal terremoto del 6 aprile scorso «non sara' affatto facile» e la citta' «rischia di perdere le sue istituzioni e la sua universita'».


La pensa cosi' Nicola Trifuoggi, procuratore capo a Pescara che sabato scorso, nel corso di un incontro organizzato dall'Ugl, ha parlato di quello che sta avvenendo nel capoluogo di regione. 


«In mancanza di un piano complessivo di intervento», ha spiegato il magistrato, «L'Aquila corre il rischio di diventare, fra qualche anno, un sito archeologico circondato da tante casette nuove piu' o meno efficienti e rispondenti alle necessita' della popolazione». 


L'Aquila, ha proseguito Trifuoggi, «una citta' bella, cara», ma «corre il rischio di perdere le sue istituzioni, la sua universita'».


E sulla ricostruzione, come si dice ormai da tre mesi, c'e' la pesante ombra delle infiltrazioni criminali che potrebbero partecipare alle gare d'appalto. 


«Il problema - ha detto Trifuoggi - e' che ogni volta che ci sono movimenti di grandi masse di denaro chi ne ha la disponibilita' ed e' insaziabile cerca di infiltrarsi sia per ripulire il denaro acquisito in maniera illecita sia per aumentare ulteriormente il proprio potere. 


Il controllo sara' tutt'altro che facile perche' non si presentera' alle gare d'appalto nessuna societa' dal nome 'Mafia spa', non ci sara' nessuno dei soci di queste societa', salvo errori clamorosi e dilettanteschi, ma allora di questa gente bisogna preoccuparsi poco se commettono questi errori sono dei paraventi. 


Ci sara' tutta gente immacolata, e allora e' necessario che vi sia una memoria storica importante perche' certi nomi che in Abruzzo non dicono assolutamente nulla, ad altri, in altre parti d'Italia, possono dire assolutamente tanto. Bene fa Piero Grasso - ha detto ancora il procuratore - a pretendere di avere un ruolo nel controllo sulla ricostruzione creando quel pool di magistrati. Bene fara', e sono convinto che lo fara', la Procura della Repubblica de L'Aquila a tenersi in continuo contatto e a chiedere umilmente aiuto a tutti perche' non e' il momento dell'orgoglio ma quello in cui bisogna chiedere l'aiuto di tutti. Qualsiasi magistrato, poliziotto, carabiniere, finanziere d'Italia, puo' dare quella informazione giusta per evitare che questo denaro si disperda». 



Per Trifuoggi, che nel corso della manifestazione ha ricevuto una targa dall'Ugl, l'unica cosa positiva nella vicenda del terremoto e' che gli aquilani hanno scoperto che «l'odio dei pescaresi nei loro confronti era una favola raccontata da qualche politico di bassa lega che non aveva alcun altro modo di mettersi in mostra».

 

Fonte: PRIMADANOI








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