CANTIERI SUBITO AL VIA PER EVITARE DISOCCUPAZIONE E CHIUSURA DELLE IMPRESE. Appello del Presidente Nazionale dei costruttori.
Data: 11/09/2009
Argomento: Mercato e Impresa


Appello del presidente nazionale dei costruttori perche` partano subito i lavori anti-crisi 


Costruzioni, l`anno della caduta 

Istat: produzione a -11,5%. Buzzetti: a rischio 250 mila posti 


Un mercato che arranca e che rischia di perdere 250 mila posti di lavoro entro fine anno. Nel secondo trimestre 2009 l`indice della produzione nel settore delle costruzioni e` sceso dello 0,7% sul trimestre precedente e dell`11,5% su base annua, secondo i dati Istat. 


Disegna uno scenario nero il presidente dell`Ance, Paolo Buzzetti, ieri al workshop «Tipologie immobiliari innovative insediabili nel mercato italiano non residenziale». Per Buzzetti «a luglio e` stato stimato un calo del 10% della quantita` di investimenti nell`edilizia. I lavori pubblici languono e a cominciare dalle imprese piu` piccole comincia un fenomeno di deindustrializzazione». 


Secondo il presidente dei costruttori edili per invertire lo stato di crisi del settore (che ora conta 2 milioni di occupati) bisogna che partano subito i lavori previsti dai provvedimenti anticrisi, le infrastrutture per cui sono stati stimati complessivamente 3 miliardi di investimenti e circa 60mila posti di lavoro. «Occorre far partire cio` che e` possibile», ha proseguito, «ci sono le urgenze sociali su cui intervenire». 


Alle imprese Buzzetti ha chiesto di fare «un salto di qualita` produttiva per stare sul mercato, costruire in sicurezza». Promosso il piano casa cui «manca il dl semplificazione. In Italia, ci vogliono 12 anni per fare un piano urbanistico, in Europa quattro anni, e tre negli Usa». Secondo l`Ance si puo` ripartire anche dal mercato immobiliare non residenziale che, secondo la ricerca presentata ieri con Real Estate Advisory Group, in Italia sara` interessato da investimenti per oltre 105 miliardi di euro. 


Progetti che nella maggior parte dei casi sono ecocompatibili: nel 2008 ne sono stati censiti 423, di cui il 65% al nord, il 19% al centro e il 16% al sud.



Fonte: Ance








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