ENERGIA SOLARE: TAGLIO DEGLI INCENTIVI DAL 2011. Nonostante la protesta degli operatori la nuova bozza del decreto prevede riduzioni superiori al 20%
Data: 04/02/2010 Argomento: Risparmio Energetico
Una sforbiciata superiore al 20% da fine anno. Un ulteriore
taglio del 6% per il 2012 e cosi` via, a calare per gli anni successivi.
Il Governo non arretra. Gli operatori delle energie rinnovabili
si rassegnino: sta per scomparire il curioso scenario dell`Italia Paese piu`
generoso di tutti negli incentivi all`energia solare, distribuiti anche (e
secondo alcuni soprattutto) per compensare gli extracosti imposti agli stessi
operatori dalle lungaggini e dai trabocchetti amministrativi.
Due fattori che si eludono, almeno parzialmente. E cosi` il Governo intanto
corre ai ripari. Sicuramente sul primo versante: quello degli incentivi, se
verra` confermata l`ultima bozza del nuovo meccanismo del ``conto
energia`` che dovra` entrare in vigore a fine anno per sostituire
quello in scadenza.
La bozza di decreto, che sara` discussa nei prossimi giorni
della Conferenza Stato-Regioni, ribadisce l`obiettivo ``verde``
piu` volte tracciato dal Governo, che del resto non fa altro che recepire i
target imposti dall`Unione europea: al 2020 la capacita` di energia solare
italiana dovra` salire dagli attuali 900-1.000 megawatt ad almeno 8mila megawatt
nominali.
Obiettivo assolutamente alla portata, dicono gli scienziati scandagliando le
potenzialita` del ``Paese del sole``. Obiettivo che
rischia di fallire, ribattono le associazioni degli operatori delle
rinnovabili nei loro altola` ai tagli annunciati in nome del progresso
tecnologico che effettivamente rende sempre piu` efficiente questa tecnologia.
Un «buon punto di equilibrio» era stato annunciato
dal sottosegretario allo Sviluppo Stefano Saglia solo pochi giorni fa.
Ma l`ultimo schema governativo sembra confermare in pieno il taglio.
Si parte prevedendo incentivi ventennali per 3mila megawatt
complessivi dedicati agli impianti in esercizio dall`inizio del 2011 con potenza
nominale superiore a un Kw. L`incentivo previsto in questo caso va da 0,401 euro
per kilowattora per gli impianti su edifici a 0,358 per gli altri
impianti.
Ma poi la tariffa incentivata scende progressivamente per raggiungere
nell`ultimo quadrimestre rispettivamente 0,380 e 0,333. Ecco poi una
decurtazione del sei per cento l`anno per gli impianti che entrano in
esercizio nel 2012 e nel 2013, mentre i tagli successivi saranno definiti con un
decreto del ministero dello Sviluppo economico di concerto con l`Ambiente e
d`intesa con la Conferenza unificata.
Ai pannelli solari integrati architettonicamente con potenza tra 1 e 5
Mw spetteranno, sempre per 20 anni, 0,44 euro a Kwh prodotto, ma
l`incentivo verra` distribuito fino a una potenza complessiva, per questa
tipologia, di 200 Mw. Una fetta di torta e` riservata a una tecnologia
praticamente al debutto: gli impianti a concentrazione (gli
specchi che preriscaldano un liquido) fino ad un totale di 150 Mw godranno di
una tariffa incentivante che all`inizio sara` di 0,32 euro a Kwh ma che poi
andra` anche qui a ridursi.
Gli incentivi andranno richiesti - prevede la bozza -
entro 90 giorni dalla messa in funzione dell`impianto. E il ``soggetto
attuatore`` (cioe` il Gse, gestore dei servizi energetici) dovra` erogare la
tariffa entro 120 giorni attraverso procedure telematiche da avviare a inizio
2011.
Tutti gli incentivi sul kilowattora prodotto sono in ogni caso
cumulabili con i tassi agevolati previsti dalla Finanziaria 2007 per i
finanziamenti degli impianti ``verdi`` oltre che con i contributi in conto
capitale gia` previsti. Si va dal 30% del costo degli impianti
realizzati su edifici con potenza non superiore a 3 Kw al 10% della
spesa per gli impianti piazzati sui tetti degli istituti scolastici,
mentre anche per tutti gli altri edifici pubblici o di proprieta` di enti
riconosciuti senza scopo di lucro il cumulo non puo` comunque superare il 30 per
cento. E sempre del 30% e` il contribuito previsto per gli impianti a
concentrazione.
Fonte:
Ance.it
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