I CANTIERI FANNO ACQUA SULLA SICUREZZA. Otto imprenditori denunciati, tredici violazioni e sanzioni per 41mila euro
Data: 26/02/2010 Argomento:
Resta alta la guardia sulla sicurezza sui luoghi di lavoro.
Nonostante i continui controlli da parte dei carabinieri, il penultimo dei quali
effettuato proprio la settimana scorsa a Montesilvano, i cantieri edili
continuano a rappresentare delle vere e proprie zone di rischio per quanti vi
prestano attivita' lavorativa.
Anche dalla Compagnia di Penne giungono dati rilevanti: ben
otto imprenditori sono stati denunciati a Rosciano, mentre tredici sono le
violazioni riscontrate per sanzioni che sfiorano i 41mila euro. Sotto accusa i
cantieri allestiti per la realizzazione di abitazioni private.
Nello specifico, in localita' Villa Oliveti, i militari, coordinati dal capitano
Massimiliano Di Pietro, hanno riscontrato carenze di misure di sicurezza
nonche' di informazione al personale sui rischi del lavoro.
Un operaio, inoltre, lavorava senza regolare contratto, e quindi "in
nero". Senza considerare la quasi totale assenza di idonei parapetti su
rampe e piani posti ad altezza superiore a due metri. Le quattro imprese
operanti in zona sono state multate per 31mila euro.
Nel mirino degli inquirenti e' finito anche un secondo cantiere, in cui i
carabinieri hanno constatato la mancanza di documento di revisione
annuale della gru a torre (ulteriori 1.800 euro comminati
all'imprenditore titolare dei lavori).
In un terzo cantiere edile, in localita' Aia comunale, le sanzioni superano gli
ottomila euro: sei le violazioni per inosservanza delle prescrizioni di
adeguamento alle misure di sicurezza imposte dal responsabile.
Per tutti e tre i cantieri edili passati al setaccio dei militari e' scattata
l'immediata sospensione delle attivita' con divieto di ripresa dei lavori prima
dell'integrale ripristino delle condizioni di sicurezza. Ma per ogni cantiere
sospeso per irregolarita' ce ne sono altri che continuano purtroppo l'attivita'
affidandosi piu' alla buona sorte che all'antinfortunistica.
Arma e Ispettorato del Lavoro operano da anni a braccetto per prevenire
incidenti e spezzare la catena delle cosiddette "morti bianche",
non di rado evitabili se solo si adoperassero tutte le accortezze contemplate
dalle leggi in materia.
Eppure puntualmente i controlli danno esito positivo secondo una casistica ben
nota: maestranze "in nero", carenze di ponteggi e impalcature, mancanza di casco
protettivo e tanto altro ancora. Al di la' delle multe salate, che negli ultimi
controlli sono state puntualmente comminate a imprenditori e a direttori dei
lavori, resta il dramma di incidenti provocati proprio da irregolarita' che e'
difficile considerare solo amministrative. Le multe si pagano e si volta pagina,
ma la storia resta purtroppo sempre la stessa.
Fonte:
Iltempo.it
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