CAMPIDOGLIO: CASA, NUOVO PIANO MA È QUASI RISSA. Manifestanti interrompono il consiglio comunale.
Data: 02/03/2010
Argomento: Urbanistica


Poliziotti in borghese nell'aula del Consiglio comunale per interrompere la protesta non autorizzata di un gruppo di rappresentanti dei movimenti di lotta per la casa. Lunedi' pomeriggio c'e' stata tensione in Campidoglio. «Un'aggressione alla nostra democrazia, una pessima gazzarra»: cosi' il sindaco Alemanno ha definito l'interruzione del Consiglio «da parte di un pugno di manifestanti - ha aggiunto - a prescindere dai diritti che questi rivendicano».


È stato proprio il sindaco a chiedere l'intervento della polizia, ma e' bastato l'ingresso degli agenti in aula Giulio Cesare per calmare la situazione. Non ci sono stati tafferugli, ne' fermi, mentre all'esterno proseguiva la manifestazione dei senza casa, e al Colosseo altri attivisti continuavano l'occupazione del terzo anello, dove e' stata montata anche una tenda.



Ma in serata, nonostante il clima teso del pomeriggio, e' stato ugualmente raggiunto un accordo fra l'amministrazione comunale e i movimenti: si e' deciso di inserire nell'agenda dei lavori di giovedi' prossimo la votazione di un ordine del giorno che impegna la Giunta a realizzare un censimento sull'emergenza casa.




Inoltre e' stato approvato il Piano casa con il quale il Campidoglio si pone come obiettivo la realizzazione di 27.500 alloggi. La delibera 175/2009 e' stata approvata con 31 voti favorevoli, uno contrario e cinque astenuti. Previsto da un emendamento bipartisan anche un aumento da 3mila a 6mila di alloggi Erp (edilizia residenziale pubblica) da realizzare. Ma per una vicenda politica in discussione, ci sono altre due storie di disperazione legate al problema casa.




In via delle Vigne Nuove una coppia di anziani coniugi, Gabriele ed Ersilia, hanno occupato l'abitazione dalla quale erano stati sfrattati giorni fa. «Per me e' un triste compleanno - ha raccontato Gabriele, 80 anni - dal '72 curo la mia terra e gli animali. Se mi mandano via da qui, che ne sara' delle mie 20 pecore?.



Abbiamo sempre pagato l'affitto agrario per il fabbricato e la terra e' in usucapione, non capisco perche' ci debbano cacciare. Lotteremo con le unghie e con i denti». Sul lungotevere Testaccio, invece, oggi alle 9 sara' notificato lo sfratto a una ragazza madre che ha occupato un alloggio Ater con la sua bambina.



«Chiedo al sindaco - ha spiegato l'assessore ai Lavori pubblici del I Municipio, Yuri Trombetti - di intervenire con urgenza per trovare subito una soluzione che dia a questa famiglia legalita' e sicurezza, attivandosi come e' stato fatto per il caso Cintamani Puddu».

 

Fonte: Corriere.it






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