LA CORTE DEI CONTI E LE PATOLOGIE DELL'APPALTO - Commento di un ingegnere ad un articolo del Sole24Ore.
Data: 18/03/2010
Argomento: Lavori Pubblici


Certamente apprezzabile l'articolo de Il sole 24 Ore sulle patologie degli appalti, ma a mio parere la stessa Corte dei Conti dimostra di non saper valutare appieno la forza della normativa vigente, come del resto accade in tutte le amministrazioni pubbliche e nella stessa magistratura ordinaria.
Chiarisco il concetto:

E' pur vero che la vigente normativa sulle opere pubbliche (DPR 554/99, Dlgs 106/06, DM 145/00), nonche' i singoli bandi di gara e i singoli capitolati speciali d'appalto non prevedono direttamente sanzioni particolari, ma e' pur sempre assolutamente assodato che:

- i RUP, i progettisti, i DDL, sono dipendenti pubblici o ad essi temporaneamente assimilati, ed in forza di cio' hanno l'obblico contrattuale-sindacale di agire con onesta', correttezza, trasparenza, rispetto delle leggi, cooperando con gli organi amministrativi della stazione appaltante a far si che l'opera pubblica sia progettata, diretta e collaudata in modo coerente con il rispetto di tutte le norme tecniche, amministrative e legislative, e cooperando con l'impresa esecutrice onde evitare il piu' possibile ostacoli dannosi allla buona, corretta e puntuale esecuzione dell'opera;

- - i RUP, i progettisti, i DDL, sono PUBBLICI UFFICIALI come da art. 357 del CODICE PENALE, e quindi gli stessi obblighi di cui sopra sono confermati e pesantemente sanzionati in caso di inadempienza (art. 361 - omessa denuncia; artt. 476 e segg. - falsita' in atti pubblici).

Se quindi i sindacati e gli amministratori potrebbero essere soliti chiudere un occhio sulle inadempienze dei tecnici, l'obbligatorieta' della denuncia (di un amministratore che scopre che un RUP ha dichiarato di avere validato scrupolosamente un progetto mentre invece il progetto stesso e' pieno di somaraggini, di un RUP che vede un DDL stilare un verbale di sospensione dei lavori indicando un motivo non rigidamente compreso fra quelli previsti, di un DDL che vede un subappaltatore abusivo) che ogni PUBBLICO UFFICIALE deve rispettare a pena di denuncia penale personale dovrebbe essere piu' che sufficiente a ritenere ASSOLUTAMENTE NON NECESSARIO quello "sforzo in piu'" che le amministrazioni dovrebbero porre in atto per il contrasto preventivo di anomalie e degenerazioni dannose.

Vista l'abissale ignoranza esistente a tutti i livelli, LO SFORZO IN PIU' DOVREBBE ESSERE TESO AD IMPARARE E A METTERE IN PRATICA LE NORME ESISTENTI, TUTTE.

Dott. Ing. Benigno Bianchini







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