TRIENNALE LAVORI PUBBLICI PESCARA : Il piano e' da 86 milioni.
Data: 09/04/2010 Argomento: Lavori Pubblici
“Un Piano di interventi concreto che mira da un lato alla
realizzazione di opere strategiche per il territorio, soprattutto nel settore
della mobilita', e, dall'altro, a incrementare i lavori cosiddetti ‘ordinari',
relativi alla manutenzione delle nostre aree urbane.
Sono queste le caratteristiche del nuovo Piano Triennale dei Lavori
pubblici del Comune di Pescara approvato dalla relativa Commissione con
i 21 voti a favore del Popolo della Liberta', Pescara Futura e Lista Teodoro, e i
4 contrari di Sinistra e Liberta' e Pd, un documento che ora approdera' all'esame
del Consiglio comunale per dare avvio a quegli 86milioni di euro di investimenti
che contribuiranno a rilanciare l'immagine giovane e dinamica di Pescara”.
Lo hanno annunciato l'assessore ai Lavori pubblici Alfredo D'Ercole e il
Presidente della relativa Commissione consiliare Armando Foschi.
“Dopo settimane di esami e di riunioni – hanno spiegato
l'assessore D'Ercole e il Presidente Foschi – la Commissione ha licenziato con
voto favorevole il documento nel quale e' ben disegnata la nuova idea di citta'
ritratta dall'amministrazione comunale di centro-destra, ossia una citta'
giovane, dotata innanzitutto di servizi e infrastrutture, ossia ‘opere
strategiche' per il territorio, soprattutto nella mobilita'.
E infatti nel Piano ritroviamo la costruzione del Ponte Nuovo carrabile
a ridosso dell'ex Camuzzi, un'opera nata durante la seconda
consiliatura dell'ex sindaco Pace con una mozione del consigliere Angelo Faieta”,
inserita nel Piano della Mobilita' del centro-destra, quando l'assessore era lo
stesso Foschi, e il cui primo atto ufficiale riporta addirittura la
firma dello stesso D'Ercole, quando era dirigente dell'area tecnica.
“E ancora vi troviamo le sette schede relative alla realizzazione di altrettanti
maxi-parcheggi in punti nodali del territorio, a partire da
piazza Primo Maggio e aree di risulta – hanno proseguito l'assessore D'Ercole e
il Presidente Foschi -, o ancora nuove arterie vitali per il territorio, come il
completamento dell'asse via Caravaggio-via Ferrari o dell'asse Strada pendolo,
altra opera nata con il centro-destra a fine anni ‘90 e che sempre il
centro-destra ora portera' a compimento.
Ma non solo: nel Piano triennale troviamo anche decine di interventi
‘ordinari' tesi alla manutenzione del territorio, forse le opere piu'
immediatamente ‘visibili' per gli utenti e che rendono piu' tangibile la
vicinanza dell'amministrazione al territorio, con il rifacimento di decine di
strade, marciapiedi, impianti di pubblica illuminazione in aree cittadine
che da anni sono state lasciate all'abbandono.
Complessivamente parliamo di investimenti per circa 86milioni 700 mila
euro, con una netta riduzione dei prelievi dalle casse comunali e una
maggiore capacita' dell'Ente di intercettare fondi esterni: infatti circa 14milioni
270mila euro provengono da fondi vincolati, ossia fondi Fas o Por,
ottenuti per finanziare opere ben specifiche, gia' individuate a monte, e che non
possono essere utilizzati per altri fini; 21milioni 139mila provengono da mutui;
44milioni 321mila euro da capitale privato, soprattutto da Project Financing;
850mila euro appena da fondi del bilancio comunale; e 6 milioni 119 mila
euro dai proventi degli accordi di programma.
In altre parole il nuovo Piano triennale pesera' per appena 21milioni 989mila
euro, dunque appena per il 20 per cento, sulle entrate del Comune, facendo
invece fortemente leva sull'aumentata capacita' delle nostre professionalita'
interne di intercettare finanziamenti vincolati, che ci permetteranno di
realizzare opere specifiche, sintomo di un percorso virtuoso che segna
un netto giro di vite rispetto agli anni passati, quando il ricorso ai
mutui per la realizzazione di opere pubbliche incideva per il 50-60 per cento
sulle spese complessive, incrementando la quota di indebitamento
dell'Ente pubblico”.
Dopo l'approvazione della Commissione, “il Piano – hanno ricordato l'assessore
D'Ercole e il Presidente Foschi – potra' ora approdare all'esame del Consiglio
comunale che dovra' esprimersi su un documento che non e' il classico ‘libro dei
sogni', ma piuttosto rappresenta uno strumento concreto con opere
immediatamente realizzabili”.
Fonte:
leggimi.eu
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