APPALTI - Le nuove norme sul contenzioso in Gazzetta
Data: 14/04/2010
Argomento: Procedure di gara


Sulla Gazzetta Ufficiale n. 84 del 12 aprile u.s. e' stato pubblicato il Decreto Legislativo 20 marzo 2010, n. 53 contenente l' attuazione della direttiva europea (2007/66/CE) che modifica le procedure di ricorso in materia d'aggiudicazione degli appalti pubblici.



 Le nuove disposizioni, che entreranno in vigore il 27 aprile p.v., prevedono lo spazio di 30 giorni come termine massimo per impugnare l'aggiudicazione; l'annuncio della lite, peraltro, sara' sufficiente a bloccare l'ente appaltante che non puo' piu' firmare il contratto sino alla decisione del giudice sulla richiesta di sospensiva.

La firma del contratto potra' avvenire 35 giorni dopo l'aggiudicazione per consentire la presentazione di eventuali ricorsi.

Come gia' anticipato, resta possibile il ricorso all'arbitrato, la cui disciplina viene comunque significativamente modificata.

 Il lodo potra' essere impugnato (nel periodo che va da 60 a 120 giorni dal deposito), oltre che per vizi formali, anche per violazione delle regole relative al merito della controversia, sono fissati criteri piu' rigorosi di incompatibilita' per l'arbitro presidente e vengono posti limiti ai costi del giudizio arbitrale. In particolare, i compensi per l'intero collegio arbitrale, composto da presidente e due arbitri, non potranno superare i 100.000 euro: tale importo potra' essere adeguato ogni tre anni sulla base degli indici Istat.

Nella fase di esecuzione, gli enti pubblici dovranno verificare la possibilita' di pervenire ad un "accordo bonario"; solo una volta esperito tale tentativo sara' possibile il ricorso giudiziario.



Fonte: Aniem.it







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