Ance
15/04/2010 n.630
Il 30 marzo scorso l`Ance e` stata audita presso il III Comitato
sull`inquinamento delle mafie nel settore degli appalti e delle opere pubbliche,
coordinato dal senatore Achille Serra nell`ambito della Commissione
parlamentare antimafia.
Al centro dell`audizione le proposte dell`Associazione per rafforzare la
sicurezza del territorio e la tutela delle imprese, tra le quali
particolarmente significativa e` quella delle white list, ovvero un elenco,
presso ogni Prefettura, di fornitori e prestatori di servizi non soggetti a
rischio di inquinamento mafioso, ai quali possono rivolgersi gli esecutori dei
lavori, servizi e forniture.
L`esperienza sul mercato dimostra, infatti, che l`infiltrazione
malavitosa, piu` che i contratti principali, sui quali comunque devono
rimanere i controlli e le certificazioni attualmente in essere, riguarda i
sub-contratti, soprattutto quelli relativi a specifiche attivita`
economiche che sono espressione del controllo del territorio esercitato dalle
organizzazioni criminali.
Cosi`, le aree economiche maggiormente vulnerabili rispetto alla criminalita`
organizzata risultano essere:
- l`esercizio di attivita` di cava;
- i noli a caldo;
- le forniture di calcestruzzo;
- la fornitura di bitume;
- lo smaltimento di rifiuti;
- i movimenti di terra verso terzi;
- le discariche.
Molto spesso i soggetti che operano nelle citate attivita` si trovano ad
agire sul territorio in regime di monopolio naturale, oppure tramite
``cartelli``, rendendo inevitabile il rapporto tra loro e le imprese che operano
in quei territori.
Il Governo sembra aver accolto la proposta dell`Ance, con la previsione delle
white list per la ricostruzione post-terremoto in Abruzzo, per i lavori
relativi all`Expo 2015 e per il Piano straordinario carceri. Tuttavia per
rendere effettivamente operativa l`istituzione delle liste dei fornitori e`
necessario provvedere, in tempi rapidi, all`emanazione dei relativi decreti
attuativi del Presidente del Consiglio dei Ministri.
Nei provvedimenti ricordati, inoltre, il Governo ha previsto l`istituzione di un
generico elenco di tutti i fornitori e prestatori di servizi. Tale scelta
rischia di contenere fortemente l`efficacia della norma e tradursi in uno
dei tanti adempimenti burocratici a cui le imprese sono sottoposte.
Appare quindi necessario, indirizzare l`applicazione della norma a quegli
operatori economici individuati nell`ambito delle attivita` ``a rischio``,
come quelle prima elencate, che sono le piu` radicate sul territorio e, quindi,
le piu` vulnerabili alle interferenze della criminalita` organizzata.
A questo proposito, appare opportuno che sia il decreto del Presidente del
Consiglio dei Ministri, previsto in attuazione dell`istituzione degli elenchi
dei fornitori, a prevedere l`individuazione delle attivita` cosiddette
``sensibili``.
L`Ance ha chiesto inoltre di avviare un programma di razionalizzazione delle
informazioni su subappaltatori e fornitori, prevedendo l`istituzione di una
banca dati presso l`Autorita` per la Vigilanza sui contratti pubblici, in
cui inserire le informazioni piu` rilevanti relative ai contratti.
L`Associazione dei costruttori si e` detta inoltre favorevole alla
tracciabilita` dei pagamenti e a standardizzare il cartellino identificativo
degli addetti presenti nei cantieri.
Ulteriore elemento di trasparenza e` la registrazione dei numeri di targa
degli automezzi in transito nei cantieri. A questo proposito l`Ance e` impegnata
in un progetto di ricerca, con Ispredil e Atecap, per mettere a punto un sistema
in grado di rilevare le targhe degli automezzi, accertarne la proprieta` e
trasferire le informazioni alle autorita` competenti.
Fonte: Ance.it