EDILIZIA RESIDENZIALE: IL MINISTERO RISPONDE AD INTERROGAZIONE SULLO STATO DI ATTUAZIONE DEL PIANO CASA. Attraverso il Sottosegretario Bartolomeo Giachino.
Data: 29/04/2010
Argomento: Urbanistica


Lo scorso 22 aprile il Ministero delle Infrastrutture, attraverso il Sottosegretario Bartolomeo Giachino, ha risposto ad un'interrogazione parlamentare presentata dall'On. Raffaella Mariani (PD) sullo stato di attuazione del piano casa (art. 11 del d.l. n. 112 del 2008 convertito con modificazioni dalla legge 6 agosto 2008, n. 133).


In particolare e' stato chiesto al Governo di fornire chiarimenti sulla carenza di risorse ad oltre un anno e mezzo dall'approvazione della normativa, sulle misure che intende intraprendere per garantire gli interessi delle categorie svantaggiate, sulle quali iniziative per realizzare le linee di intervento previste dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 16 luglio 2009, con il quale il Consiglio dei ministri ha approvato il Piano nazionale di edilizia abitativa.



Il sottosegretario Giachino ha ricordato come il Piano nazionale si articola sostanzialmente in tre aree che comprendono a loro volta una o piu' linee di intervento. Una prima area e' diretta ad incentivare l'intervento degli investitori istituzionali e privati attraverso una rete di fondi immobiliari. Per tali interventi e' previsto un «prestito» da parte dei fondi stessi a livello locale che potra' coprire fino al 40 per cento dell'investimento.



Una seconda area di intervento e' quella prevista all'articolo 1, comma 1, lettera f) che assorbe il precedente piano di 550 milioni di euro, a finanziare l'edilizia residenziale pubblica nella accezione piu' classica del termine e cioe' l'edilizia di proprieta' degli ex IACP comunque denominati.



La terza area degli interventi riguarda gli interventi ricompresi dal Piano nazionale che potranno essere attivati mediante sottoscrizione di appositi accordi di programma nel limite delle risorse annualmente disponibili al netto di quelle gia' utilizzate per le linee di intervento richiamate.



Per quanto riguarda lo stato di attuazione del Piano nazionale di edilizia abitativa, va ricordato che questo ha individuato, come linea di intervento da ammettere a finanziamento, quegli interventi di competenza degli ex IACP comunque denominati o dei Comuni, gia' ricompresi nel Programma straordinario di edilizia residenziale pubblica, regolarmente inoltrati al Ministero, caratterizzati da immediata fattibilita', ubicati nei comuni ove la domanda di alloggi sociali risultante dalle graduatorie e' piu' alta, destinando a tale finalita' l'importo di 200 milioni di euro a fronte della dotazione iniziale di 543,955 milioni.




La Direzione generale per le politiche abitative ha effettuato la prevista istruttoria al fine dell'accertamento dell'immediata fattibilita' degli stessi che ha portato all'ammissione al finanziamento per un importo complessivo di euro 59.299.199,65.Per quanto riguarda il Sistema integrato di fondi immobiliari, il Gruppo di lavoro, appositamente costituito per individuare i requisiti dei regolamenti dei fondi immobiliari chiusi, ha concluso i propri lavori il 21 gennaio 2010 predisponendo un apposito documento.




Con decreto direttoriale del 23 marzo 2010 sono stati fissati gli adempimenti necessari per la definizione e l'attuazione delle procedure relative alla procedura di partecipazione al Fondo nazionale.



In particolare, e' stata individuata la seguente procedura:


a) predisposizione di apposito bando di gara con allegato disciplinare tecnico e capitolato d'oneri;

b) pubblicazione avviso di gara;

c) nomina, successivamente alla scadenza del termine di presentazione delle offerte, di apposita commissione selezionatrice;

d) articolazione della gara in due lotti di pari importo per l'individuazione di due SGR (societa' di gestione del risparmio) con il compito di gestire due fondi immobiliari ai quali attribuire il capitale pubblico di 70 milioni ad SGR;e) aggiudicazione di entrambi i lotti in caso di unico partecipante;

f) possibilita' per la medesima SGR di concorrere a entrambi i lotti;

g) costituzione di un unico fondo nell'ipotesi di medesimo vincitore per i due lotti;

h) aggiudicazione definitiva ad avvenuta approvazione del regolamento di gestione da parte della Banca d'Italia;

i) formalizzazione di apposito contratto per il versamento in unica soluzione delle quote da sottoscrivere da parte del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e per la fissazione degli obblighi da parte della o delle SGR.




L'aggiudicazione avverra' mediante procedura aperta con il criterio dell'offerta economicamente piu' vantaggiosa.


Per quanto attiene, quindi, agli Accordi di programma, l'articolo 4 del Piano nazionale di edilizia abitativa prevede che per l'attuazione degli interventi di cui alle lettere b), c), d) ed e) del Piano nazionale (incremento del patrimonio di edilizia residenziale pubblica con risorse dello Stato, delle regioni, delle province autonome, degli enti locali e di altri enti pubblici, comprese quelle derivanti anche dall'alienazione; promozione finanziaria anche ad iniziativa di privati, di interventi ai sensi della parte II, titolo III, capo III, del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163; agevolazioni a cooperative edilizie costituite tra i soggetti destinatari degli interventi; realizzazione di programmi integrati di promozione di edilizia residenziale anche sociale) si proceda con la sottoscrizione di appositi accordi di programma promossi dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti con le regioni ed i comuni.



Le risorse disponibili per gli interventi di cui alle lettere b), c), d) ed e) dell'articolo 1, comma 1, del Piano nazionale ammontano complessivamente ad euro 377.885.270,00.Con decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti di concerto con il Ministero dell'economia e delle finanze in data 8 marzo 2010, e' stato effettuato il riparto tra le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano delle citate risorse.

 

Fonte: Aniem.it






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