Il regolamento degli appalti prova a ripartire. L`ultimo testo del
corposo provvedimento da 358 articoli e svariati allegati e` stato inviato dal
ministero delle Infrastrutture alla presidenza del Consiglio per poter essere
poi inserito nel preconsiglio dei ministri di martedi` 15 giugno. Con
l`obiettivo - se non sorgeranno ulteriori ostacoli - di portarlo al Consiglio
dei ministri della prossima settimana per il via libera definitivo.
Ma per raggiungere questo risultato e sbloccare cosi`, dopo quattro anni di
attesa e stop and go, il regolamento appalti il ministro Matteoli dovra` con
tutta probabilita` buttare via una parte del testo, il discusso allegato A1
che, nonostante il contenuto meramente tecnico, avrebbe finito per cambiare
l`assetto delle costruzioni, premiando le imprese di lavori specialistici a
scapito di quelle generali.
L`ipotesi a cui lavora Matteoli e` quella di stralciare l`allegato, sul
quale non e` mai stato raggiunto un accordo, proprio per permettere al
regolamento di riprendere e completare il proprio percorso. Una soluzione
caldeggiata dai costruttori civili di Ance e Agi che hanno sempre dichiarato di
voler rinviare ogni scelta a una successiva trattativa.
Si blocca cosi` il tentativo di rivoluzionare, proprio a colpi di allegato,
l`assetto delle costruzioni, dando piu` peso alle lavorazioni specialistiche,
finora relegate nel ruolo subalterno di subappaltatori. L`allegato infatti
avrebbe messo una sorta di ``filtro`` per l`accesso a queste lavorazioni. In
pratica, per mantenere la qualificazione in un nutrito gruppo di categorie (16
su 34) per la prima volta sarebbe stato necessario dimostrare di possedere la
specifica attrezzatura per ogni singolo lavoro in misura fissa, dal 2 all`8% del
fatturato.
Sono tanti i lavori coinvolti: tutta l`impiantistica, i rilievi topografici,
l`armamento ferroviario, le barriere stradali e la prefabbricazione.
Oggi i costruttori civili, che sono in pratica i registi del cantiere,
possono ottenere l`appalto anche specialistico e poi girarlo in subappalto alle
imprese piu` tecniche. Con l`allegato non piu`: si sarebbero dovuti alleare in
posizione paritaria con lo specialista, lasciando a lui piu` liberta` anche nel
fissare i prezzi.
Secondo la Finco (la Federazione dell`industria delle costruzioni che
rappresenta molte delle categorie specialistiche coinvolte), primo sponsor del
cambiamento, la manovra altro non sarebbe che un riconoscimento della necessita`
di Ğriservare questi lavori a chi li sa veramente fareğ. Secondo Ance e Agi
(ma sulla stessa scia anche l`Autorita` di vigilanza sui contratti pubblici),
l`effetto sarebbe stato quello Ğdi restringere troppo la concorrenza a scapito
del mercatoğ.
Con lo stralcio tutto resta com`e`. Di fatto, una vittoria per Ance e Agi. Ma
la tensione tra i due schieramenti resta altissima e quindi non sono esclusi
colpi di scena dell`ultima ora.
Il regolamento contiene molte altre norme di dettaglio per gli appalti di
lavori, servizi e forniture: a cominciare dall`obbligo di validare i progetti,
fino alle sanzioni per i costruttori che impiegano certificati falsi.
Una volta varato, il ``testo unico`` degli appalti raggiungera` proporzioni
record: 615 articoli e 58 allegati tra codice e regolamento.
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