SFIDA EXPO : QUATTRO PUNTI PER RILANCIARE TUTTA L'ITALIA. Credibilita', anzitutto
Data: 01/07/2010
Argomento: Infrastrutture


Riparte l'Expo e siamo certi sia la volta buona. In palio c'e' la credibilita' non solo di Milano e della Lombardia, come e' stato sottolineato, ma – in una sorta di federalismo alla rovescia – dell'Italia intera in una logica che nel mondo e' vincente e da noi stenta ad affermarsi: fare squadra.


Ora non si puo' piu' sbagliare, pena la revoca a novembre del progetto. È bene che tutti lo sappiano, mettendo da parte polemiche e divisioni come hanno chiesto le imprese e la presidente Diana Bracco ancora nelle settimane scorse.


La nomina rapida di Giuseppe Sala a direttore generale della societa' e' di buon auspicio: sta a lui ora reingegnerizzare il progetto, agli altri soggetti in campo (regione, comune, imprenditori, governo) fare la propria parte nel rispetto dei ruoli. Bisogna dimostrare che grandi eventi e grandi opere si possono fare. Il fallimento dell'iniziativa suonerebbe come condanna definitiva dell'Italia, paese dove infrastrutture e servizi sono una maledizione.



Per vincere questa maledizione sono necessarie subito quattro cose. Credibilita', anzitutto. Il compito principale di Sala e' questo: decidere sulla base di un programma chiaro e nel rispetto dei tempi. Aggregare le eccellenze della citta' e dell'Italia. Insieme alla credibilita' ci vuole capacita' realizzativa: la governance della societa' si adegui e non c'e' bisogno di un dcereto legge per dire come.


Poi due problemi concreti da risolvere subito: la disponibilita' dei terreni. Acquistarli, prenderli in comodato d'uso? Anche qui scuole di pensiero diverse tra regione e comune e un problema concreto di risorse. Si decida subito, mettendo il realismo del possibile al primo posto.




Infine le grandi infrastrutture, metro', autostrade. Sono finanziate per il 95% per legge, ma sulla cassa disponibile i dubbi sono molti. Un programma serio e credibile avrebbe bisogno di sapere su quali risorse contare e quando. Cronoprogramma, si chiama nei paesi civili. Anche il governo dia una mano a uscire dalla vaghezza e dalle liti. Ci si rendera' conto presto che quelli che sembrano costi iniziali dell'operazione sono investimenti per il paese.

 

Fonte: Sole24ore.com







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