Il decreto correttivo 106/09 ha difatti modificato l'art. 28 introducendo un nuovo comma 1.bis atto a stabilire che “la valutazione dello stress lavoro-correlato….e' effettuata nel rispetto delle indicazioni di cui all'art. 6, comma 8, lettera m.quater, ed il relativo obbligo decorre dalla elaborazione delle predette indicazioni e comunque, anche in difetto di tale elaborazione, a far data dal 1 agosto 2010”.
Il decreto correttivo 106/09 ha difatti modificato l'art. 28
introducendo un nuovo comma 1.bis atto a stabilire che “la
valutazione dello stress lavoro-correlato….e' effettuata nel
rispetto delle indicazioni di cui all'art. 6, comma 8, lettera m.quater, ed il
relativo obbligo decorre dalla elaborazione delle predette indicazioni e
comunque, anche in difetto di tale elaborazione, a far data dal
1 agosto 2010”.
La legge pertanto entrera' in vigore il primo agosto. Una
data singolare. Da quel giorno, infatti, tutte le aziende, pubbliche e private,
saranno obbligate a monitorare e rilevare “lo stress da lavoro
correlato” dei dipendenti.
Lo stress lavoro-correlato e' una malattia complessa, che
provoca non soltanto disturbi psicologici (ansia, depressione, irritabilita',
turbe dell'emotivita'...) ma anche fisici (problemi cardiovascolari, muscolari,
disturbi del sonno, cefalee....). Da qui la necesita' di correre ai
ripari, per tutelare i lavoratori da una parte, ed evitare conseguenze
sulla produttivita' per le aziende dall'altra.
Considerare il problema dello stress da lavoro puo' voler dire una
maggiore efficienza e un deciso miglioramento delle condizioni di salute
e sicurezza sul lavoro, con conseguenti benefici economici e sociali per le
aziende e i lavoratori.
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