"SICUREZZA SUL LAVORO. LA PRETENDE CHI SI VUOLE BENE". Parte la campagna del Ministero
Data: 27/08/2010 Argomento: Sicurezza
Abbracciare un figlio dopo una giornata di lavoro nei campi, guardare la
partita con gli amici, tornare a casa e trovare la famiglia a tavola che ti
aspetta per la cena.
Piccole emozioni quotidiane che, pero', a causa di un incidente potrebbero
diventare solo un ricordo. È un invito alla responsabilita' il messaggio lanciato
dalla nuova campagna del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali dallo
slogan “Sicurezza sul lavoro. La pretende chi si vuole bene”.
“La tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori rappresenta una
assoluta priorita' per l'Italia che, secondo le indicazioni
dell'Ue, ha l'obiettivo di ridurre del 25% gli infortuni sul lavoro
entro il 2012 - spiega una nota del ministero -. Un traguardo piuttosto
ambizioso ma di grande importanza, non solo in relazione ai costi che il
fenomeno infortunistico produce (oltre 45 miliardi di euro all'anno nel 2005
secondo i dati Inail, pari al 3,21% del Pil), ma principalmente per l'attenzione
dedicata alla dimensione sociale e umana del problema”.
L'obiettivo della campagna, cosi' come previsto nel D.Lgs. 81/2008, anche noto
come Testo unico in materia di salute e sicurezza sul lavoro, e'
promuovere un vero e proprio cambiamento culturale, “un processo collettivo di
sensibilizzazione e responsabilizzazione, in cui ogni cittadino assume un ruolo
attivo”.
Dalle statistiche, infatti, emerge che la maggior parte degli incidenti sul
lavoro possono definirsi di natura “comportamentale”. Un dato
su cui riflettere non certo per imputare la responsabilita' del fenomeno al
lavoratore ma, al contrario, per evidenziare quanto sia importante
l'investimento delle imprese e delle istituzioni pubbliche nella formazione,
nell'informazione e in tutte quelle attivita' che consentono di prevenire il
determinarsi di una condizione di rischio.
“Sulla base di tali premesse - continua la nota - e' stata
realizzata una campagna di tipo emozionale che, abbandonati i toni gravi e le
mere raccomandazioni, mira a colpire e coinvolgere maggiormente
l'opinione pubblica grazie a un punto di vista inusuale e a cambiare
l'approccio comunemente adottato rispetto a un problema drammatico e purtroppo
ancora molto diffuso”.
L'iniziativa di comunicazione, pur rivolgendo l'attenzione all'intera
popolazione, ha come target specifici i lavoratori (con un
particolare focus per i settori economici individuati come a maggior rischio di
incidenti: edilizia, agricoltura e trasporti) e i datori di lavoro, nella
convinzione che la strategia di contrasto degli infortuni sul lavoro puo'
risultare massimamente efficace se messa a “sistema”, con un' effettiva
collaborazione delle parti coinvolte.
Conclude il messaggio il riferimento a una specifica area del sito
(http://www.lavoro.gov.it/Lavoro/SicurezzaLavoro/) del
ministero da cui e' possibile accedere alle informazioni relative ai temi chiave
della prevenzione e della sicurezza nei luoghi di lavoro, alle iniziative e alle
attivita' in corso, agli ambiti di intervento istituzionali, alla normativa di
riferimento e ai quesiti posti sulle sue modalita' di applicazione.
La campagna realizzata dall'agenzia Acciari Consulting, si
svolgera' da agosto 2010 a maggio 2011 e si sviluppera' in tre fasi. Il progetto
prevede non solo l'utilizzo dei mezzi classici della comunicazione
pubblicitaria, televisione, stampa, radio, internet, cinema e affissioni, ma
anche la programmazione di interventi sul territorio rivolti in particolare ai
giovani.
Fonte:
Affaritaliani.it
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